Il 21 settembre si è svolta a Udine la Tavola rotonda “Verso un piano regionale integrato per la promozione della lettura”. Di seguito pubblichiamo il verbale dell’incontro, il comunicato disponibile sul sito della Regione e l’intervento del Presidente regionale della Sezione AIB-FVG, dott.ssa Cristina Marsili.
Verbale della Tavola rotonda “Verso un piano regionale integrato per la promozione della lettura”:
Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni italiane in cui si legge di più. Questo non è certo un caso, ma il frutto di un lavoro di promozione che in questa regione viene svolto in maniera continuativa e coordinata secondo piani di intervento strutturati in rete tra i diversi presidi culturali che si riconoscono nel valore primario della lettura.
Leggere infatti non è una pratica innata, ma è il frutto di un percorso di apprendimento che solo attraverso un esercizio continuo che parta dalla giovane età può garantire la crescita di lettori entusiasti e consapevoli. Perdere generazioni di lettori significa causare un danno sociale ed economico per l’intera collettività.
Con questa forte convinzione, sabato mattina, presso la Sala Pasolini della Regione, alla presenza dell’Assessore regionale alla Cultura Torrenti e dei consiglieri Cremaschi, Martines e Shaurli, una folta delegazione di amministratori, bibliotecari, insegnanti, dirigenti scolastici, librai, operatori culturali (Centro per la Salute del Bambino, Cooperativa Damatrà, CSS, ERT, Associazione 0432, ARCI, e gli attori Aida Talliente e Michele Polo) provenienti da tutta la Regione, ha partecipato alla tavola rotonda “Verso un piano regionale integrato per la promozione alla lettura” , non solo per dar conto dei risultati ottenuti, ma anche per condividere la necessità di presidiarli e gettare le basi per i prossimi cinque anni di lavoro condiviso con l’amministrazione regionale.
“Da anni infatti – ha ricordato Cristina Marsili, presidente dell’AIB – sezione Fvg (Associazione italiana biblioteche) – le nostre biblioteche sono promotrici di attività di qualità per la cui realizzazione si è sempre cercata la partnership di soggetti che, pur appartenendo ad altre professionalità, potevano garantirne la miglior riuscita e diffusione capillare sul territorio. Oltre all’ultradecennale progetto Nati per Leggere, dedicato alla fascia d’età 0-6 e diffuso nella quasi totalità delle biblioteche della regione, da quattro anni è nato Crescere Leggendo, dedicato alla fascia d’età 6-11, e da sette anni Youngster, dedicato alla fascia d’età 13-18, progetti di promozione alla lettura che sono riusciti a mettere in rete biblioteche, scuole, teatri, mediateche, librerie, amministrazioni comunali e presidi culturali di tutta la Regione e non solo. Proprio dallo scorso anno infatti, nella progettazione sono entrate le biblioteche e le scuole di Capodistria e di Pola”.
“Un modello positivo, da valorizzare e da esportare – ha sottolineato in teleconferenza Antonella Agnoli, membro del Forum del libro”. Imparare a leggere non significa infatti diventare automaticamente lettori competenti. Anzi, numerose ricerche hanno evidenziato come il piacere della lettura venga meno proprio nel momento in cui i bambini iniziano ad intraprendere il percorso scolastico. Questo perchè i genitori tendono ad accantonare la buona pratica della lettura condivisa con i figli, “abbandonandoli” alla lettura solitaria e facendo venir meno il piacere dell’ascolto.
Così, dopo il successo di Nati per Leggere, punto di partenza imprescindibile, Crescere Leggendo e Youngster, nati dal basso, ovvero dalle biblioteche, dalle scuole e dalle amministrazioni comunali grazie al lavoro di coordinamento della Cooperativa Damatrà, hanno avuto il merito di invertire questo trend negativo ed è senza dubbio anche grazie a queste sperimentazioni che oggi il Friuli Venezia Giulia può essere annoverato tra le regioni italiane in cui si legge di più.
A sostegno, sono poi intervenuti numerosi amministratori di tutta la Regione (Federico Pirone, assessore alla cultura comune di Udine, Aurelia Bubisutti, assessore alla cultura comune di Tolmezzo e presidente della conferenza dei sindaci del sistema bibliotecario della Carnia, Marco Cogato, assessore alla cultura del Comune di Cervignano, Luca Picco, assessore alla cultura del Comune di Flaibano, Gianni Nocent, assessore alla cultura del comune di Martignacco e presidente del sistema bibliotecario dell’Hinterland udinese) sottolineando come, in un momento di difficoltà per tutte le amministrazioni, questi progetti abbiano dato la possibilità di entrare in circuiti culturali e di promuovere attività di promozione alla lettura di qualità che difficilmente sarebbero potute essere realizzate in maniera autonoma. “Nella sola Carnia – ha ricordato Aurelia Bubisutti – Crescere leggendo ha coinvolto 1000 persone tra bambini e adulti. E’ evidente che tutto ciò, soprattutto in zone periferiche come la montagna, non sarebbe stato possibile se non fosse esistita questa rete regionale”.
A conclusione della tavola rotonda è intervenuto l’assessore regionale Torrenti riconoscendo come il sistema della promozione della lettura in regione rappresenti un modello da seguire. “La rete educativa – ha rilevato l’assessore – attivata dalla sezione regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), che ritiene la lettura un valore primario nel contesto dello sviluppo culturale e sociale, per una cittadinanza consapevole dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, e mette in rete i Sistemi bibliotecari dell’intero Friuli Venezia Giulia, ai quali partecipano anche i Comuni, è esemplare, e tale modello va esportato in altri ambiti della cultura”.
Sempre secondo l’assessore Torrenti, “in accordo e sinergia con gli enti locali potranno essere individuate forme di sostegno allo sviluppo dei progetti di rete già in atto. Nella consapevolezza che la lettura è nel contempo un fine indispensabile ai nostri processi di acculturazione, e uno strumento di crescita culturale, sociale, anche economico della comunità”.
Comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia.
CULTURA: TORRENTI, LA RETE EDUCATIVA DELLE BIBLIOTECHE DEL FVG È UN MODELLO DA ESPORTARE
Udine, 21 set – La rete educativa attivata dalla sezione regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), che mette in rete i sistemi bibliotecari dell’intero Friuli Venezia Giulia e che ritiene la lettura un valore primario nel contesto dello sviluppo culturale e sociale (per una cittadinanza consapevole dei più giovani), è esemplare e tale modello va esportato in altri ambiti della cultura. Con queste parole l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha concluso oggi ad Udine la tavola rotonda “Verso un piano regionale integrato per la promozione della lettura”. Una rete, quella del Friuli Venezia Giulia, che si dimostra infatti molto avanzata, ha sostenuto Torrenti. Secondo l’assessore, in accordo e sinergia con gli Enti locali, potranno essere individuate forme di sostegno allo sviluppo dei progetti di rete già in atto, nella consapevolezza che le biblioteche sono nel contempo un fine, in quanto luogo di ricerca, e strumento di crescita culturale, sociale, anche economico della comunità. Com’è emerso dai vari interventi, tra i quali quello della presidente regionale dell’AIB Cristina Marsili e (in teleconferenza) di Antonella Agnoli, membro del Forum nazionale del Libro, il Friuli Venezia Giulia si conferma una delle regioni italiane nelle quali si legge di più, ed è questo anche il risultato di un metodo di promozione della lettura che viene svolto in maniera coordinata e continuativa, secondo piani di intervento strutturati in rete tra i diversi presidi culturali.