Lost in transition: biblioteche e strategie di cooperazione tra stampa e digitale
Tommaso Giordano
[testo completo dell’intervento]
Abstract della lectio magistralis in programma durante l’Assemblea generale degli associati, 24 novembre 2017
L’attuale fase di transizione vede le biblioteche impegnate nella ricerca di nuovi punti di riferimento per rivitalizzare il loro ruolo nella società che cambia. Uno degli aspetti della crisi della biblioteca gutemberghiana è la lenta ma progressiva perdita di centralità delle collezioni e l’emergere di nuovi metodi per gestirle basati sui servizi di rete e l’analisi dei dati. Le nuove strategie di cooperazione volte alla formazione di ‘collezioni collettive’ (cartacee e digitali) – oltre a offrire l’accesso a un maggior numero di risorse – hanno anche il duplice scopo di provvedere alla conservazione a lungo termine nel quadro di programmi su larga scala e, allo stesso tempo, di ridurre i costi di gestione per favorire gli investimenti nei settori innovativi più promettenti come la digitalizzazione delle collezioni, l’open access, l’attrezzatura di nuovi spazi, i sevizi per l’utente finale. Ma sorge anche la domanda se questi obiettivi e strategie siano quelli giusti in una situazione ancora in piena evoluzione, caratterizzata da forti interessi in gioco, dove la direzione di marcia appare ancora poco chiara; se le biblioteche, ancorate alla mentalità del vecchio paradigma, non stiano spendendo risorse preziose in operazioni di retroguardia, o di scarso valore strategico per il futuro; se non sia necessario predisporre strategie più articolate che tengano più conto delle diverse specificità e contesti ma anche capaci di aprirsi alle esperienze altrui, nello spirito di collaborazione che è proprio della rete. La riflessione si dipana su questi temi non senza qualche considerazione finale sulla situazione italiana.
Tommaso Giordano (Morcone BN 14 ottobre 1947), laureato in lettere all’Università di Napoli, socio AIB dal 1972, anno in cui inizia a lavorare come aiuto-bibliotecario alla Biblioteca di Ingegneria dell’Università di Firenze, poi alla Biblioteca di Magistero con l’incarico di direttore. Dal 1983 al 2014 ha lavorato all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole dove è stato vice direttore e poi direttore della Biblioteca. Eletto nel Collegio sindacale AIB nel triennio 1975-1978 (il primo di Angela Vinay), eletto nel CER Toscana nei trienni 1976-1979 e 1979-1982 (presidente era Sandra Di Majo), è stato Presidente della Sezione Toscana nel triennio 1988-1990 e Presidente
nazionale nel triennio 1991-1993. Ha fatto parte del gruppo di esperti che progettarono e avviarono lo sviluppo del Servizio Biblioteca Nazionale (SBN).
Inoltre è stato co-fondatore di EBLIDA nel cui board è stato il primo rappresentante italiano , presidente di INFER (network nazionale di esperti in materia di risorse elettroniche) e, più recentemente (2013-2014) membro di OCLC Global Council e di EMEA Executive Committee. E’ stato docente di management delle biblioteche all’Università di Pisa e all’Università di Venezia Ca’ Foscari. Ha svolto attività professionali in Europa, Asia e America ed è autore di numerose pubblicazioni, in diverse lingue, molte delle quali anche in E-Lis. L’ultima riflette su “SBN ieri, oggi … e domani?”, http://eprints.rclis.org/31770/.