Lorenzo Baldacchini
Sono nato a Roma nel 1946. Ho cominciato a lavorare all’Estense di Modena. Sono stato poi bibliotecario all’ICCU e ho diretto la Malatestiana di Cesena e l’Istituzione Biblioteche di Roma. Ho insegnato discipline bibliografiche e biblioteconomiche presso vari atenei. Dal 2000 al 2016 sono stato docente all’Università di Bologna nel Campus di Ravenna, dove insegno tuttora come professore a contratto. Ho diretto Master e Corsi di Alta Formazione in Italia e sono stato docente in Master a Lyon e a Tours. Faccio parte del Consiglio d’amministrazione dell’Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna. Sono membro del comitato di direzione di “AIB studi” e del Consiglio scientifico di “Bibliothecae.it.” Faccio parte del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Studi Bibliografici e Biblioteconomici (SISBB). Sono da molti anni attivo nell’Associazione Italiana Biblioteche (socio d’oro dal 2006), nell’ambito della quale sono stato membro del CER del Lazio all’inizio degli anni Ottanta, mentre dal 1991 al 2000 ho avuto l’incarico di coordinare il gruppo di lavoro: Libro antico. Sono stato membro e Presidente della Commissione dell’AIB per l’albo professionale dei bibliotecari italiani. Per alcuni anni ho rappresentato l’Italia nello Standing Comittee Rare books & manuscripts dell’IFLA.
Per riconnettere le diverse anime dell’Aib. Credo che attualmente l’Aib soffra di una eccessiva separazione (spesso anche con situazioni più o meno apertamente conflittuali) tra le diverse anime della nostra professione, che poi riflettono le diverse concezioni della biblioteca attualmente presenti. Nella mia carriera ho avuto modo di attraversare alcune delle tipologie più significative della realtà bibliotecaria italiana contemporanea. Quella statale (Estense e Iccu), quella pubblica locale (Malatestiana e Istituzione Biblioteche di Roma) e infine l’Università, come docente di discipline bibliografico-biblioteconomiche, ma anche come responsabile scientifico di una Biblioteca di Facoltà. Forse la mia lunga esperienza può tornare utile in un momento come questo, nel quale c’è bisogno di riconnettere le diverse anime della biblioteca e della professione: ho quindi deciso di metterla a disposizione dell’Associazione.
Antonella Bernardi
Sono nata a Ferrara il 30 aprile 1956. Dopo la maturità classica mi sono laureata in Storia Medioevale a Bologna, con una tesi di Laurea in Storia e civiltà Precolombiane d’America. Ma anziché partire per l’America del Sud ho cominciato a lavorare con la Cooperativa CSR di Modena, svolgendo il riordino di alcuni archivi comunali. Da giugno a dicembre 1987 ho partecipato ad un ottimo corso di formazione di 900 ore organizzato dalla Provincia di Ferrara conseguendo la qualifica professionale di Bibliotecario, il corso da cui è nata anche la Cooperativa Le pagine. A dicembre 1987 sono stata assunta in ruolo presso il Comune di Argenta (FE) a seguito di concorso pubblico. Fino al 1993 ho gestito la Biblioteca di Argenta, nel restaurato ex-Convento dei Cappuccini, operando attivamente per il suo riordino, catalogazione e rilancio, nonché nel riordino e inventariazione dell’Archivio Storico, con sostegno dell’IBC. Ho poi ottenuto il trasferimento presso la Biblioteca Comunale di Portomaggiore, dove lavoro tuttora, come responsabile del Servizio Biblioteca, Cultura ed attività sportive. Come in tanti piccoli comuni, la biblioteca è solo una parte del mio lavoro, e certo non la più considerata, a livello politico e dirigenziale. In conseguenza di ciò, posso considerarmi una bibliotecaria part-time. Mi sono interessata a lungo di libri per ragazzi, collaborando, finchè è durata l’eseperienza, alla pubblicazione semestrale di letteratura per l’infanzia “Huck Finn e gli altri” patrocinata ed edita dalla Amministrazione provinciale di Ferrara. Ho svolto in prima persona e coordinato, successivamente, attività di animazione e laboratori per ragazzi. Nonostante ciò, dal 2014 faccio parte del CER AIB Emilia Romagna, e dal 2015 faccio parte anche della Commissione Tecnica del Polo Bibliotecario Ferrarese. Da qualche anno, prima ancora di aprire una pagina facebook per poter gestire le pagine della mia biblioteca, del gruppo giovani e contribuire a quella delle Biblioteche dell’Emilia Romagna, ho iniziato a scrivere un blog su Tumblr, su cui, in anonimo, mi posso esprimere liberissimamente. Anche grazie a questo, ho riscoperto una vecchia passione per la poesia.
Gianluca Misso
Dopo essermi laureato alla Facoltà di Lettere Moderne dell’Università degli studi di Pavia, ho iniziato a lavorare come bibliotecario nell’aprile 2002, con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, prestando servizio nelle Biblioteche di Sarmato e Pianello Val Tidone, due piccoli comuni della Provincia di Piacenza. Dal gennaio 2009 sono socio-lavoratore di Officine Gutenberg, una piccola società cooperativa che si occupa di editoria e comunicazione e ha ottenuto in appalto la gestione di alcune Biblioteche afferenti al Polo Bibliotecario Piacentino, tra cui proprio quelle di Sarmato e Pianello Val Tidone.
La mia esperienza è dunque quella della gestione della Biblioteca monoposto di Ente Locale (One person Library) e soltanto un assiduo e costante percorso formativo, favorito anche dall’attiva partecipazione ai gruppi di lavoro del Sistema Bibliotecario Piacentino, mi ha consentito di approfondire tutte le attività legate alla gestione del servizio bibliotecario (dal reference alla catalogazione, dalla gestione delle raccolte alla promozione della lettura, al marketing e alla comunicazione). Particolare attenzione ho sempre dedicato ai rapporti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio di rifermento, dedicando tempo ed energie in particolare alla promozione della lettura nelle scuole dell’infanzia e primarie e al sostegno dei progetti come Nati per Leggere. E proprio su questo mi piacerebbe insistere proponendo la mia candidatura, oltre naturalmente a mantenere alta l’attenzione sulla formazione e puntando sulla valorizzazione dell’AIB, che non soltanto in relazione alla mia posizione lavorativa, ritengo oggi più che mai necessaria.
Propongo la mia candidatura per:
1) Valorizzazione dell’AIB e conseguente tutela degli interessi professionali dei bibliotecari;
2) Particolare attenzione alla formazione e all’aggiornamento professionale;
3) Impegno a promuovere la lettura in particolare tra gli utenti più giovani, in collaborazione con le Scuole di ogni ordine e grado del territorio di riferimento e a sostegno dei migliori progetti di promozione già esistenti come Nati per leggere.
Roberta Turricchia
Sono imolese, classe 1965. Ho una figlia e un Jack Russell.
Amo gli animali, la buona tavola, la compagnia degli amici, viaggiare.
Sono laureata in Materie Letterarie, Facoltà di Scienze della Formazione dell’ Università di Bologna.
Dal 1987 lavoro alla Biblioteca comunale di Imola; dapprima con mansioni amministrative poi come catalogatrice.
Da anni coordino i servizi al pubblico occupandomi di reference, gestione delle sale di consultazione, regolamentazione dei servizi (carta dei servizi, carta delle collezioni…), rilevazioni statistiche.
Ho svolto incarichi di docenza d’ambito bibliografico e biblioteconomico per la formazione di personale di biblioteca per conto di committenti quali AIB, Cedoc, Ecap Emilia-Romagna, Ecap Imola, Società Futura, Distretto culturale di Casalecchio di Reno… Sono autrice di alcuni contributi professionali e su Lodovico Antonio Muratori, oggetto, tra l’altro, della mia dissertazione di laurea. Dal 2008 sono socio corrispondente del “Centro di studi muratoriani e dell’alta cultura del primo Settecento” con sede a Modena.
Propongo la mia candidatura per essere al servizio delle biblioteche e dell’Associazione. Ad insediamento avvenuto credo che il CER neoeletto debba prontamente stendere e diffondere un programma unitario di obiettivi. Per il prossimo triennio, il nuovo CER dovrà operare secondo le linee programmatiche dell’AIB nazionale raccordandosi strettamente, nei primi tempi, col CER uscente. Personalmente ritengo produttivo che il nuovo CER si faccia carico di sondare le esigenze delle biblioteche e dei bibliotecari emiliani e romagnoli, iscritti o non iscritti all’AIB, per ricavarne indicazioni per l’attività di formazione e aggiornamento professionale e per orientare concretamente le azioni della Sezione. Vorrei impegnarmi per concorrere a rafforzare l’identità della nostra professione tramite una attività di comunicazione capillare sul territorio circa il valore dell’attestazione come riconoscimento della professione. L’attestazione rappresenta infatti il riconoscimento della nostra qualificazione professionale, offre agli utenti una garanzia sulle nostre competenze e dovrebbe costituire una bussola di orientamento per i nostri amministratori sul lavoro di bibliotecario. A questo proposito credo sarebbe utile organizzare incontri e interventi di riflessione (e possibili soluzioni?!) sull’emorragia di personale qualificato nelle biblioteche vs l’esigenza, nonostante tutto, di erogare servizi di qualità, diversificati, articolati e in orari di apertura al pubblico sempre più ampi. A questo fine condivido con altri colleghi l’esigenza di approfondire gli studi sugli indicatori di performance poiché è necessario aggiornare il set con dati che restituiscano la complessità e la dimensione della vita di società dei nostri servizi e consentano di valutare anche la biblioteca sociale, l’evoluzione della biblioteca come spazio pubblico nonché l’organizzazione e lo stile di lavoro oltre al mero risultato, quale il numero dei prestiti o il numero degli iscritti. Inoltre vorrei impegnarmi per saldare i legami tra biblioteche pubbliche e scolastiche, buttando alcuni semi con l’obiettivo a lungo termine di facilitare l’apertura al pubblico cittadino di alcune biblioteche scolastiche emiliane o romagnole.
Elisa Zanetti
Ho 43 anni, un marito e due figli. Sono arrivata alla professione quasi per caso, dopo una laurea in Lingue e letterature straniere e un tirocinio sperimentale di sei mesi organizzato dall’Azienda regionale per il diritto allo studio dell’Università di Bologna. Dopo una breve esperienza con un contratto a tempo determinato presso la Biblioteca del Dipartimento di Chimica industriale, nel 2001 sono diventata socia della coop. Teca di Faenza (oggi confluita in Opengroup con sede a Bologna), con cui ho avuto possibilità di maturare esperienza sia al reference in piccole biblioteche di provincia, sia in progetti di catalogazione in centri di documentazione e in biblioteche pubbliche e private dei poli SBN romagnolo e bolognese. Oltre all’esperienza di lavoro, in cooperativa ho avuto la possibilità di frequentare corsi periodici di aggiornamento, con i quali ho sistematizzato ciò che avevo recepito all’atto pratico durante il tirocinio. Credo molto nell’aggiornamento professionale permanente e ho da subito riconosciuto nell’AIB un fornitore qualificato di corsi di formazione a costi contenuti. Solo dal 2009, partecipando alla settimana IFLA di Milano, ho avuto modo di riconoscere i meriti dei colleghi che in questi anni si sono spesi per garantire la professionalità e la credibilità di tutta l’associazione. Con la mia candidatura al CER vorrei provare a restituire il favore, contribuendo con il punto di vista, privilegiato anche se spesso sottovalutato, del fornitore privato di servizi bibliotecari.