Due passi in biblioteca: visita alle biblioteche romane
La Biblioteca del MIUR

L’AIB Lazio promuove per gli associati regionali un ciclo di visite guidate gratuite presso biblioteche dall’interessante valore storico e culturale sul territorio di Roma.

Gli incontri, della durata di poco meno di due ore, hanno lo scopo di illustrare i servizi e le risorse documentario-informative di preziose biblioteche che arricchiscono il panorama bibliotecario romano. Le visite alle biblioteche offrono agli associati AIB del Lazio l’opportunità di conoscere il patrimonio, le iniziative e i progetti culturali di biblioteche che, in contesti prestigiosi e senza dubbio affascinanti, coniugano cultura e servizi, storia e innovazione.

Possono partecipare all’incontro gli associati, amici persona, amici studenti e amici enti (1 solo dipendente per ogni ente) in regola con la quota 2016.

Per motivi organizzativi si prega di comunicare la propria adesione all’incontro entro il 24 febbraio 2016 via posta elettronica a laz-corsi(at)laz.aib.it indicando nell’oggetto “Due passi in biblioteca: Biblioteca MIUR” specificando che, ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si autorizza il trattamento dei propri dati personali, limitatamente alle finalità del seminario. Indicare anche un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti. La sezione Lazio si riserva il diritto di annullare l’incontro per motivi indipendenti dalla propria volontà.

8. incontro

La Biblioteca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

26 febbraio 2016

Orario visita: 16-18

Indirizzo: viale Trastevere 76A

Max 20 persone

Prenotazione obbligatoria entro il 24 febbraio 2016

Invito alla visita della Biblioteca MIUR

La Biblioteca

Biblioteca MIUR

L’87° anniversario dell’inaugurazione del Palazzo dell’Istruzione di Viale Trastevere è stata l’occasione per ri-presentare al pubblico la Biblioteca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La costruzione del Palazzo fu affidata nel 1912 all’architetto Cesare Bazzani ma, a causa dell’interruzione dovuta alle vicende della prima Guerra Mondiale, il complesso fu completato solo nel 1928 e non a caso inaugurato il 28 ottobre. L’edificio richiama lo stile e il gusto architettonico “eclettico” tipico degli inizi del Novecento con un ampio vestibolo che introduce al cortile d’onore.

Fondata durante il ministero di Michele Amari (1862-1864), la Biblioteca ha seguito i trasferimenti della capitale d’Italia da Torino fino a Roma, dapprima nello stesso palazzo del Ministero in piazza della Minerva e successivamente in alcuni locali della biblioteca Casanatense. Già dal 1875 le raccolte cominciarono a smembrarsi a favore della biblioteca circolante del Museo pedagogico e successivamente a favore della Biblioteca Nazionale di Torino, colpita dal terribile incendio del 1904.

Dopo questa dispersione rimasero solo Atti parlamentari, Annuari delle università, Leggi e Decreti dei vari Stati italiani prima dell’annessione al Regno d’Italia e i Bollettini Ufficiali del ministero.

Nel 1912 la Biblioteca, grazie all’opera di Luigi De Gregori che la diresse fino al 1921, fu ricostituita ma conobbe alterne vicende. Il ministro Pietro Fedele riconobbe nel 1926 la necessità di ricostruirla e con paziente lavoro fu così rintracciato il materiale sopravvissuto allo smembramento e andato disperso in diversi magazzini, archivi e singoli uffici. Questo materiale nel 1928 fu trasportato nella nuova sede del Ministero al viale del Re (poi viale Trastevere) e sistemato in due stanze di lettura. La biblioteca nella sua nuova sede ebbe la possibilità di incrementare le sue collezioni e si arricchì in prevalenza di opere giuridiche, letterarie e pedagogiche in conformità ai fini per i quali era stata ricostituita.

Nel 1937, infine, la Biblioteca fu definitivamente collocata nella attuale sede, con una sala di lettura a volta molto alta, completamente scaffalata in legno. L’attuale patrimonio della Biblioteca è molto ricco e composito: riunisce carte di pregio, l’intera collezione delle Leggi d’Italia, libri matricolari dei regi provveditori, le prime indagini con grafici sull’analfabetismo, insieme a libri regionali di traduzione dal dialetto all’italiano, alla prima edizione in braille del libro Cuore, al libro di testo per la terza elementare a cura di Grazia Deledda. Molti i materiali legati alla storia della Scuola quali abachi e abbecedari insieme a pagelle di varie epoche, tra cui la più antica che risale al 1863.

Oltre alla Sala centrale, la biblioteca è costituita dalla Sala dell’emeroteca e la Sala della legislazione scolastica che, a breve, ospiterà la donazione della raccolta completa degli Atti del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (1870) e parte dei testi storici del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) che finalmente saranno ordinati e resi disponibili.

 

26/02/2016 00:00