Convegno 23 aprile 2015, saluto del Presidente W. Morgese

LE BIBLIOTECHE DELLE EX-PROVINCE: SPECIFICITA’ TERRITORIALI, PRESENTE E FUTURO

23 aprile 2015 – Mediateca Regionale Pugliese, Bari
Waldemaro Morgese, presidente AIB Puglia:
Saluto introduttivo

Ringrazio i partecipanti, in specie gli ospiti delle altre regioni, e porto a tutti il saluto dell’AIB Puglia che con questo convegno ha voluto tenere fede alla tradizione della nostra Sezione di celebrare la giornata mondiale UNESCO sul libro e il diritto d’autore.

Certo la giornata mondiale UNESCO noi qui in Puglia la stiamo “celebrando” in modo per così dire poco consolatorio, ed anche senza un “segno” unificante nazionale per tutti gli operatori che lavorano per la diffusione del libro e della lettura: ciò non è stato, infatti, il progetto “#Ioleggoperchè”. Quindi ho un po’ di invidia per la Colombia, dove nella città di Bogotà è stato allestito per celebrare la giornata mondiale uno stand di 3.000 mq. intestato alla città di “Macondo” (!), che era come sappiamo un villaggio di quattro capanne di fango ma che è divenuto, grazie a Gabriel García Márquez, un simbolo nazionale.

In tempi difficili come questi, abbiamo scelto un argomento che fosse ben piantato nell’occhio di uno dei cicloni che stanno squassando il mondo delle biblioteche nel nostro Paese: il superamento delle Province e quindi la sorte molto critica del complesso di biblioteche ora ex-provinciali d’Italia, a cominciare da quelle pugliesi che assommano come a tutti noto a quattro.

Riteniamo di aver sollevato il problema con tempestività e di esserci rivolti alla istituzione giusta: la Regione, perchè in Puglia le biblioteche provinciali non sono soltanto strutture che suppliscono (quale più quale meno) alle funzioni di pubblica lettura che in generale sono demandate alle biblioteche comunali, ma sono anche e soprattutto strutture che coordinano e sostanziano gli unici sistemi cooperativi che questa Regione è riuscita a darsi in tanti anni: e cioè i poli SBN.

Certo ben poca cosa rispetto ad esempio ai 44 sistemi bibliotecari perlopiù intercomunali della Regione Lombardia (come potete verificare leggendo la documentazione in cartella), ma pur tuttavia le uniche esperienze – limitate se volete – di cooperazione interbibliotecaria che la Puglia conosca e che bisogna fare evolvere.

Questa esperienza di cooperazione, sommando alle 4 ex-provinciali anche i poli del nord barese e di Taranto, coinvolge oggi oltre 200 biblioteche, quasi il 50% dell’universo bibliotecario pugliese; se ci limitiamo alle biblioteche comunali, la percentuale sale a quasi l’85%.

La gravità del problema dunque, cari convegnisti, è tutta qui: il sistema bibliotecario pugliese ha estremo bisogno di evolvere verso una cooperazione più robusta sia quantitativamente che qualitativamente e la crisi dell’istituto provinciale sommata alle difficoltà operative della Regione e dei Comuni non solo impedisce che le funzioni di cooperazione si estendano, ma rischia fortemente di farle regredire paurosamente.

Con il risultato che la Puglia potrebbe essere destinata a non poter più disporre per un lungo periodo, di qui a venire, di un sistema bibliotecario moderno, degno di questo nome.

Questa è la realtà, al di là di mal riposti trionfalismi, semmai ci siano. A tutt’oggi non siamo riusciti neppure a dotare i sistemi bibliotecari pugliesi di un tableau de bord che consenta la “copertura” informatica del monitoraggio statistico e quali-quantitativo, per cui ci risulta anche difficile indagare a fondo i fenomeni in atto.

La Regione ha notevoli responsabilità e doveri all’interno di questo quadro, molte più responsabilità e doveri dei Comuni, perchè è chiamata a garantire – anche finanziariamente – non solo la difesa del livello di cooperazione bibliotecaria finora raggiunto in Puglia ma soprattutto il suo sviluppo in un quadro implementato con un occhio attento alla scala regionale.

Per queste ragioni abbiamo voluto promuovere questo convegno insieme all’Assessorato regionale competente e abbiamo voluto chiedere la piena collaborazione dell’Assessore, pur se siamo all’ultimo scorcio di legislatura.

Spero che i lavori di oggi siano pregnanti e servano ad aprire una prospettiva concreta, che comunque deve essere ravvicinata pena lo sfaldamento di quanto finora con fatica costruito.

Grazie per la vostra attenzione e buon lavoro a tutti.

29/04/2015 00:00