La Carta del lettore nasce dall’esigenza di riconoscere il ruolo sociale di librerie, biblioteche e scuole nella complessa attività di promozione della lettura. In un grande paese come l’Italia il giusto peso e il rilievo dato ai luoghi della lettura può aiutare la crescita culturale ed economica e favorire lo sviluppo di una società aperta e solidale.
Nel nostro paese più della metà della popolazione non legge neanche un libro all’anno. Per allargare le basi della lettura è fondamentale che in ogni area della nazione ci siano librerie ben rifornite, biblioteche pubbliche accessibili e organizzate, scuole aperte al territorio.
In questo momento le biblioteche e le scuole hanno sempre meno risorse e personale, mentre le librerie sono in grande difficoltà per l’assenza di un quadro normativo coerente con l’esigenza di sviluppare un ambiente favorevole alla lettura: la nuova Legge Levi, che disciplina solo il prezzo di vendita dei libri cartacei, non è infatti riuscita a incidere significativamente sulla situazione, che anzi è peggiorata per effetto della crisi economica.
La Carta del lettore vuole creare un legame forte tra librerie, biblioteche e scuole, tre elementi indispensabili per gettare le basi di un nuovo Rinascimento italiano fondato sulla centralità della conoscenza, dell’apprendimento e della lettura.
Perché una nuova carta, non ne esistono già troppe? La Carta del lettore mira a dare visibilità al composito sodalizio dei lettori italiani: ai lettori forti, che stanno arretrando sotto il peso delle difficoltà economiche, e a quelli meno forti, deboli o saltuari. Essa intende stimolare l’orgoglio di essere lettori, di venire allo scoperto per dichiarare pubblicamente la propria fede nella cultura del testo, di riconoscere nella lettura un valore collettivo e nei luoghi della lettura un valore sociale che merita di essere posto al centro delle politiche culturali e di sviluppo.
La Carta del lettore si rivolge agli italiani che credono nel valore della lettura, che desiderano vivere in un paese con librerie diffuse in ogni regione, con biblioteche ben finanziate e funzionanti e con scuole moderne, dotate di risorse economiche e professionali per una didattica d’eccellenza.
La carta del lettore esprime l’idea che i libri, cartacei e digitali, in quanto veicoli di cultura e di conoscenza, siano uno dei principali motori della nostra nazione.
Perché questo avvenga è necessario sensibilizzare la popolazione per far capire che nel mercato del libro sono necessari tanti attori per garantire anche un’offerta diversificata. Non si può far morire la rete di librerie indipendenti, anzi bisogna sostenerle e favorire la nascita di altre perché sono la garanzia per la sopravvivenza di molti editori indipendenti. Non si può lasciare che le biblioteche pubbliche scivolino nell’irrilevanza per effetto del disinteresse istituzionale e di politiche miopi, che confidano nel potere salvifico di internet invece di valorizzare un’istituzione che ha tutte le carte in regola per accompagnare i cittadini alla conquista di livelli di competenza informativa adeguati alle sfide del presente. Molto sta cambiando con l’era digitale ma il libro cartaceo e i suoi mediatori sono destinati a rimanere per molto tempo al centro di un panorama di offerta sempre più diversificato e popolato da nuovi prodotti e nuovi attori.
La Carta del lettore si potrà acquistare in tutte le librerie che aderiscono all’iniziativa e in alcune biblioteche al costo di 10 euro. Acquistarla significherà sottoscrivere e riconoscere il ruolo sociale di librerie e biblioteche. Sarà anche una tessera multiservizi che darà agevolazioni su tutto il territorio nazionale per l’accesso a musei, teatri, cinema, concerti e mostre.
Si potranno sottoscrivere due tipi di tessere:
- CartalettoriAdulti
- CartalettoriGiovani fino a 26 anni con la possibilità di scegliersi un libro del valore di 12 euro, scelto fra quelli messi a disposizione dagli editori che sostengono il progetto.
Le risorse raccolte saranno gestite dall’Associazione Italiana Biblioteche, che le utilizzerà per sostenere campagne e progetti di promozione della lettura e l’attività di biblioteche, scuole e librerie. L’intento non è quello di raccogliere risorse sostitutive del finanziamento pubblico ma di avere risorse a supporto di una politica di promozione della lettura pensata e gestita “dal basso” che in Italia, malgrado gli sforzi di molti, stenta a decollare.
Acquistare la Carta del lettore significherà:
- Riconoscere il valore sociale dei luoghi della lettura: biblioteche, librerie e scuole
- Creare un legame forte e di sostegno tra biblioteche e librerie che si integrano e non sono in competizione: dove funzionano le biblioteche funzionano anche le librerie
- Favorire la nascita di nuove biblioteche e nuove librerie
- Favorire la bibliodiversità
- Stimolare le biblioteche ad acquistare i libri nelle librerie
- Stimolare le librerie a predisporre servizi dedicati alle biblioteche
- Permettere alle librerie di entrare appieno nella scuole con i loro contributi formativi
- Coinvolgere gli scrittori e operatori del libri nel favorire sempre di più il rapporto biblioteche, librerie e scuole.
La Carta del lettore è stata presentata il 13 maggio al Salone del libro di Torino da Stefano Parise (presidente dell’Aib) , Tommaso De Luca (Dirigente Scolastico) , e Rocco Pinto (libraio), curatore e ideatore del progetto.