29 aprile 2016
Venezia, Fondazione Querini Stampalia
Presentazione attività 2015
La Sezione Veneto è in attesa del saldo del contributo regionale per le attività svolte in convezione nel 2014-2015, per le quali la sezione ha anticipato tutte le spese e ha presentato relazione e bilancio finale entro il termine previsto del 30 giugno 2015.
La Sezione è comunque in grado di far fronte a questa situazione grazie alla gestione attenta del bilancio degli ultimi anni.
Bilancio consuntivo
Il bilancio dell’Associazione è nazionale, ogni sezione invia i propri dati, ma poi il bilancio è unico. Alcune spese sono gestite a livello centrale e poi suddivise tra tutte le sezioni a fine anno.
Oltre ai corsi per conto della Regione sono stati organizzato dei corsi conto terzi che fanno quindi della formazione un’attività in attivo.
Un’entrata importante sono le quote associative. Nel 2015 c’è stato soprattutto un calo dei soci enti: è una questione fisiologica e il numero degli enti associati è in discesa già da qualche anno. Questo sia per la congiuntura attuale, per cui alcune biblioteche non possono più permettersi il pagamento della quota, ma anche per una scelta precisa dell’Associazione (anche se molto discussa) che ha deciso di concentrarsi sulle persone più che sugli enti.
Al contrario i soci persona sono in aumento: nel 2015 erano 125, cresciuti sia confronto al 2013 che al 2014. Il segnale è incoraggiante e conferma l’attenzione verso il professionista che l’associazione sta portando avanti.
La sezione Veneto ha ricevuto una donazione liberale dalla Fondazione Ugo e Olga Levi a riconoscimento dell’impegno e delle attività dell’associazione.
Presentazione delle dimissioni di alcuni membri del CER.
Nelle scorse settimane tre membri del CER hanno presentato le loro dimissioni per motivi personali. Si tratta di Donata Caselli, Anna De Pascalis e Marco Goldin.
Anche se a malincuore, il CER accetta le dimissioni dei tre colleghi.
Durante le ultime elezioni per il rinnovo delle cariche associative sono state presentate ben 8 candidature, ciò ha permesso di costituire un CER di 7 membri (il massimo previsto dallo Statuto).
Carla Lestani è risultata non eletta, ma, con il consenso di tutti, ha sempre partecipato ai lavori del CER in modo costruttivo ed attivo.
In base anche all’articolo 12 comma 3 del Regolamento elettorale che recita “Resta ferma la possibilità, ai sensi degli art. 13 comma 3º e 14 comma 1º dello Statuto, che l’Assemblea regionale deliberi di non far luogo alle elezioni suppletive, se il numero di componenti rimasti in carica è pari o superiore a cinque” si propone all’assemblea di integrare il CER attuale, che in seguito alle dimissioni risulta composto da 4 membri, con la collega Carla Lestani. In questo modo non sarà necessario andare ad elezioni anticipate, perché il CER risulterà comunque composto da cinque membri (il minimo previsto).
L’assemblea approva all’unanimità il reintegro dei componenti dimissionari con Carla Lestani.
Sistemi bibliotecari provinciali
Dallo scorso anno la Sezione è molto impegnata a fianco dei sistemi bibliotecari provinciali. A ottobre scorso la Regione Veneto ha stabilito che la cultura sarebbe stata comunque gestita dalle Province, di fatto senza modificare la situazione precedente. Nel frattempo, comunque, i sistemi bibliotecari hanno avuto grossi problemi a gestire le attività e il personale per carenza di fondi stanziati per questo settore.
A partire dalla petizione lanciata ad aprile 2015, seguita dall’incontro pubblico organizzato ad Abano a maggio 2015, fino al convegno di febbraio 2016 a Treviso, AIB Veneto si è mobilitata in maniera forte cercando la collaborazione di tutti i sistemi bibliotecari provinciali e di altri attori come i lettori professionisti e i librai.
Questo percorso ha permesso di poter discutere direttamente con vice presidente e assessore regionali, che non solo hanno partecipato al convegno di Treviso, ma hanno invitato la presidente Munari all’audizione della Terza commissione, dove ha potuto presentare l’offerta e i servizi delle biblioteche provinciali chiedendo un adeguato finanziamento.
Il risultato di questa mobilitazione è stato la previsione in bilancio di 100.000 euro per i sistemi bibliotecari provinciali di cui è stata data comunicazione dal vice presidente Forcolin tramite la nota prot. n. 60299.
Per quanto compete ad AIB Veneto, si continuerà a richiedere i tavoli di lavoro promessi dall’assessore Corazzari e confermati dal vice presidente Forcolin.
Attività
Nell’ultimo anno la Sezione ha creato contatti e collaborazioni con altre associazioni:
con l’ Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche (AICRAB) sono stati organizzati due apprezzate edizioni del corso sulla descrizione delle legature ed è già in programma la terza;
il Teatro Stabile del Veneto intende utilizzare la rete delle biblioteche per fare promozione della cultura del linguaggio teatrale: da ottobre 2016 in quattro biblioteche selezionate dal Teatro Stabile si terranno laboratori sul linguaggio teatrale tenuti da attori e registi.
Lo scorso settembre abbiamo lanciato un progetto di divulgazione della letteratura scientifica attraverso la biblioteca intitolato Euklide@. Si sta lavorando per cercare di preparare il regolamento e i bandi di partecipazione.
É stato costruito un gruppo di colleghi che già si occupano di biblioteche ragazzi, oltre all’importante collaborazione con ISTAT.
Quello che più interessa è che la biblioteca diventi fulcro e veicolo di altri codici, non solo alfabetici ma anche numerici, guardando anche all’information science oltre che all’information literacy.
Il 28 maggio 2016 è previsto l’incontro con i Gruppi di lettura in Veneto: la Sezione Veneto ha iniziato a collaborare con i GdL da quest’anno sostenendo i due incontri che il comitato aveva in programma. Il primo si è svolto a gennaio presso la Fondazione Querini Stampalia, il secondo sarà a San Donà di Piave.
Il tema del convegno del prossimo anno sarà il ruolo della biblioteca all’interno del progetto della cittadinanza digitale, sul quale sta lavorando ad esempio l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). Si vuole proporre la biblioteca come punto di snodo focale dei servizi al cittadino.