Verbale dell’Assemblea Regionale del 23 giugno 2014

23/06/2014

Il 23 giugno 2014 presso la Sala Ricci del Consiglio regionale delle Marche si è svolta l’Assemblea dei soci AIB-Marche con il seguente ordine del giorno:

  1. presentazione nuovo CER AIB Marche;
  2. Linee di mandato 2014-2017;
  3. Varie ed eventuali.

Alle 15:30, alla presenza di circa 30-35 associati, la presidente Valeria Patregnani ha aperto i lavori presentando ai soci il nuovo CER e le linee guida che condurranno la Sezione nel prossimo triennio, in continuità con l’operato del precedente mandato. In particolare si è soffermata sull’azione dell’AIB per il riconoscimento e la certificazione della professione bibliotecaria e sulla necessità di monitorare le condizioni di lavoro dei bibliotecari. Ha poi affrontato lo sviluppo dei progetti in corso, a partire da Nati per Leggere, e sottolineato l’impegno che il CER dedicherà alla formazione professionale, da orientare verso il modello a quattro fasi in linea con le esigenze della certificazione professionale. Un primo corso riguarderà l’advocacy e, probabilmente, sarà elargito gratuitamente agli associati. La presidente ha inoltre rimarcato l’importanza della partecipazione di tutti i soci alla vita della Sezione, per poter operare in modo quanto più collaborativo e condiviso.

Hanno poi preso la parola gli altri componenti del CER (assente giustificata Ramona Ferri), presentandosi e descrivendo come sarà indirizzato il proprio impegno all’interno dell’AIB.
Giannadrea Eroli, vicepresidente, si dedicherà principalmente al MAB e ad altre attività riconducibili in un’ottica di economia della cultura e legate alle problematiche sociali, come le biblioteche carcerarie.
L’impegno di Clementina Fraticelli verterà sulle biblioteche accademiche, che stanno attraversando momenti di rapido sviluppo dovuti alle tecnologie informatiche, ma che necessitano di un’attenzione più vasta e di larghe vedute, che prenda in considerazione, ad esempio, i legami con il territorio.
Sebastiano Miccoli, bibliotecario universitario ma anche responsabile del polo SBN-URB che coinvolge biblioteche di diverse tipologie, ha espresso interesse a sviluppare un’ottica di rete e di collaborazione tra poli SBN delle Marche che prenda in considerazione il ruolo della Regione e la programmazione regionale in materia di attività culturali.
Valeria Patregnani ha infine riportato gli ambiti di attività che coinvolgeranno la consigliera Ramona Ferri, in particolare le biblioteche pubbliche, NPL e i temi del lavoro e dei contratti, e quelli che la vedranno personalmente in prima linea: le biblioteche pubbliche e di conservazione, NPL e l’avvio di Nati Per la Musica, la promozione della lettura e l’information literacy.

Alle 16:30, conclusa l’assemblea dei soci, si è passati alla presentazione del libro L’Atlante della biblioteconomia moderna di David Lankes, con la partecipazione delle curatrici dell’edizione italiana: Anna Maria Tammaro (membro del nuovo CEN di AIB) ed Elena Corradini (responsabile della Biblioteca di Ala-Trento).
Anna Maria Tammaro ha introdotto il volume, ricco di spunti di riflessione che accompagneranno la professione nei prossimi anni. Il punto di vista è quello di una biblioteconomia “moderna” che, pur nel rispetto della tradizione bibliotecaria, abbia al centro la missione e l’impatto che la professione bibliotecaria esercita nel contesto sociale di riferimento.
Elena Corradini ha poi proseguito la presentazione del pensiero di Lankes, sintetizzabile nella frase che identifica il cuore della professione: “La missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione di conoscenza nelle comunità di riferimento”.

Alle 17:00 si è aperta la conversazione skype con David Lankes, che è durata per circa 30 minuti senza interruzioni e con una ottima qualità del collegamento internet. A Lankes sono state poste quattro domande:

  1. Se la missione del bibliotecario è migliorare la società, come è possibile misurare il nostro effettivo impatto?
  2. Come può il bibliotecario sentirsi responsabile della propria missione quando nella struttura burocratica non si trova a lavorare in autonomia?
  3. In Italia i bibliotecari sono molto diversi tra loro, per tipologia bibliotecaria, contesto, livello: come possono avere un modello comune?
  4. Nelle università, la figura del bibliotecario come mediatore di conoscenza non rischia di invadere il campo dei docenti facendo nascere conflitti?

Sia la trascrizione delle risposte (effettuata da Elena Corradini) che la registrazione video saranno messe a disposizione pubblica.

L’incontro con Lankes ha stimolato diversi interventi da parte dei presenti. Sebastiano Miccoli ha colto la necessità di ripensare gli spazi della biblioteca, Giannandrea Eroli ha accennato ad interessanti ricerche in corso sull’audience development, Tommaso Paiano ha posto il problema di come affrontare il nuovo ruolo tracciato da Lankes per il bibliotecario, che da mediatore diventa facilitatore di conoscenze e si trova ad essere più creatore di comunità che di collezioni documentarie.
Infine Cristiana Iommi, Miccoli e Patregnani hanno discusso intorno alla necessità di sistematizzare il ruolo dell’AIB come interlocutore dell’amministrazione regionale per dar luogo ad un rapporto realmente costruttivo che stimoli la creazione di concreti tavoli di lavoro.

La giornata si è conclusa alle ore 18:30.