Roma, 22 novembre 2018
Presenti: Nicola Madonna, Adriana Magarotto, Leonarda Martino, Serafina Spinelli.
Giustificati: Enrica Zani, Valeria Lo Castro.
I componenti della Commissione, essendosi riuniti per la prima volta, concordano di cogliere l’occasione per meglio individuare le possibili attività future, tenendo conto degli spunti emersi sia dai precedenti scambi di e-mail, tenutisi soprattutto in occasione dell’organizzazione del Congresso, sia dal mandato del CEN e dalle aspettative della comunità professionale.
In primo luogo, essendo stato per forza di cose molto compresso l’ambito delle biblioteche universitarie all’interno del Congresso AIB 2018, in accordo con la Presidente e il CEN si concorda di promuovere nel 2019 una iniziativa specifica sui Sistemi bibliotecari di Ateneo.
Essa potrebbe consistere in una ricognizione preliminare sugli attuali assetti organizzativi e le principali caratteristiche dei sistemi, la definizione di “Linee guida” contenenti caratteristiche e requisiti auspicabili, e l’organizzazione di un convegno finale.
Ulteriori ambiti di lavoro potrebbero essere i seguenti:
- ripresa del progetto di monitoraggio nazionale dei SBA sostenuto fino al 2014 dal Gruppo GIM, anche in collaborazione con gli Atenei interessati alla prosecuzione delle attività
- possibile collaborazione al progetto di integrazione dell’indagine Istat con la rilevazione di servizi e attività delle biblioteche (coordinato da Roma Sapienza)
- possibili collaborazioni con iniziative di altre Commissioni o Gruppi, o con progetti interni o esterni all’AIB (viene ad esempio citato il progetto della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, appena presentato durante il Congresso dal prof. Giovannini)
- organizzazione e promozione di iniziative quali incontri su temi professionali, presentazioni di libri, video, tools e strumenti professionali, ecc.
Si concorda di mettere successivamente a punto un programma meglio definito, valutando l’effettiva sostenibilità delle attività ipotizzate.
Si decide infine di verificare di volta in volta l’opportunità di coinvolgere colleghi di altre Commissioni, o anche di colleghi esterni utilizzando la formula degli “esperti esterni”.