Su iniziativa dell’Unione delle Provincie è stata costituita una commissione tecnica regionale per elaborare alcune proposte che, partendo dalla situazione critica delle quattro biblioteche provinciali abruzzesi, possano rimettere in moto un sostegno intelligente alle biblioteche della regione. All’interno della commissione sono presenti i quattro direttori delle Biblioteche provinciali, la Regione con il nostro Soprintendente ai Beni Librari e il Presidente della sezione AIB Abruzzo. Fin dal primo incontro costitutivo è stato sottolineato che il problema delle Biblioteche provinciali può trovare una soluzione stabile nell’ambito della revisione dell’intero sistema bibliotecario abruzzese, al di là di provvedimenti anche di emergenza che sono necessari.
Per questo il Comitato Esecutivo Regionale ha elaborato un documento in forma di contributo riportato di seguito.
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LE BIBLIOTECHE IN ABRUZZO : UN CONTRIBUTO
A cura del Comitato Esecutivo Regionale AIB
PREMESSA
In occasione del Convegno “In ricordo di Giorgio De Gregori” (Pescara, 26.09.2013) promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche, dalla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea e dalla Biblioteca Provinciale “G.D’Annunzio” di Pescara, è stato posto alle istituzioni il problema dello stato delle biblioteche in Abruzzo, sia per l’assenza di programmazione regionale e di scarsità di risorse investite negli ultimi anni, sia rispetto alle specificità delle nostre Biblioteche Provinciali ( di seguito B.P.), cuore del patrimonio documentario regionale le quali, nell’incertezza sul destino delle Provincie, hanno necessità di nuovi profili di riferimento e interventi urgenti di risorse.
Questa richiesta ha avviato ascolto e volontà di affrontare il problema costituendo, in occasione dell’incontro promosso dall’UPI regionale nella figura del suo Presidente Enrico Di Giuseppantonio, una commissione tecnica al fine di individuare strade istituzionali e organizzative in merito. E’ giusto dare merito di questo impegno istituzionale, con il contributo scientifico e tecnico dei bibliotecari abruzzesi attraverso alcuni suggerimenti e riflessioni.
IL SISTEMA BIBLIOTECARIO REGIONALE
Attualmente in Abruzzo non esiste un sistema bibliotecario regionale, pur dichiarato nella Legge regionale n. 77/1998 che lo articolava in quattro sistemi provinciali coordinati dalle B.P. ( di cui soltanto quello di Chieti ha realmente funzionato, mentre oggi ragioni economiche e funzionali lo fanno percepire come sciolto). Gran parte degli indirizzi legislativi non sono stati mai attuati ed oggi è probabile che non possano essere più realizzati almeno nell’arco di questa legislatura.
Da questo punto di vista lo stato delle B.P. è in parte prodotto di tale incertezza, che va però affrontato con una visione d’insieme e con relativi interventi di riassetto dell’intero settore delle biblioteche nella nostra regione. Riteniamo infatti che i problemi che riguardano le BP non possano essere affrontati con interventi specifici ed esclusivi ( tra cui quelli in parte dibattuti di recente come i “passaggi” ai Comuni o alla Regione) in quanto riduttivi e senza garanzie di soluzione stabile.
Il problema vero, infatti, ci sembra essere non quello di “destinare” le BP ad altro ente sic et simpliciter, ma definire quali funzioni tecniche e professionali esse debbano assumere nell’ambito del sistema bibliotecario regionale tenendo conto della rete effettiva delle biblioteche esistenti e delle loro prospettive di sviluppo, ed insieme di quali risorse vadano dotate per adempierle.
LA VIA STRATEGICA LEGISLATIVA
Pensiamo sia necessario individuare una via legislativa regionale per programmare, organizzare e sostenere le realtà bibliotecarie abruzzesi, che sostituisca l’attuale legge 77 del 1998 vigente. E’ cioè necessario elaborare una nuova legge sulle biblioteche che:
– Ridefinisca le linee programmatorie e le modalità di valorizzazione e sostegno delle biblioteche abruzzesi;
– Stabilisca criteri di accreditamento delle biblioteche, al fine di definire un profilo di qualità di quelle esistenti e supportare gli enti a raggiungerlo, con l’obbligo di un sistema di valutazione unico;
Individui le modalità di partecipazione agli indirizzi tecnici programmatori delle biblioteche di Ente Locale e delle altre tipologie di biblioteche presenti nella regione;
– Costituisca poli di servizio affidandoli alle B.P. e ad altre realtà accreditate in forma condivisa e partecipata, in modi e forme da definire, al fine di valorizzare le professioni esistenti e i patrimoni documentari, con l’obiettivo di:
– Rapporto unico con il SBN, determinando il superamento della situazione attuale nella quale i nodi utilizzati sono molteplici con relativi costi riprodotti;
– Funzione di servizio e supporto alle biblioteche così come individuate dalla L.R. n. 77/1998, in termini di fluidificazione di accesso a SBN, di cooperazione nei servizi e nei patrimoni, di promozione delle attività di formazione della cittadinanza proprie della funzione bibliotecaria, così come delle funzioni previste dal Manifesto Unesco per le Biblioteche Pubbliche;
– Funzione di coordinamento dei sistemi di valutazione e di monitoraggio.
– Potenziamento, in dotazione professionale, risorse e funzione direzionale, della Soprintendenza ai Beni Librari affidandole
a. la direzione dei poli di servizio
b. l’elaborazione tecnica condivisa dei piani programmatici e progettuali dell’insieme del sistema;
c. la costituzione e gestione di un Osservatorio Permanente sul servizio bibliotecario regionale;
d. i piani strategici di formazione e aggiornamento professionale in collaborazione con le organizzazioni professionali riconosciute, le Università, ecc….
– Definisca risorse e modalità di finanziamenti certi per l’intero sistema.
Il quadro di una nuova legge regionale sulle biblioteche dovrebbe contemplare al suo interno anche risorse e patrimoni che attualmente non sono messi in “sistema” o in rete di servizio, come le varie tipologie di biblioteche esistenti in Abruzzo ( Comunali, Istituzioni culturali e scientifiche, ecclesiastiche, ecc…) comprese quelle afferenti le attuali Agenzie di promozione culturale della Regione Abruzzo.
Sarebbe inoltre opportuno, sul piano politico, valutare eventuali elementi di omogeneità con l’intero settore dei servizi culturali di competenza regionale ( Musei, Archivi, Biblioteche) sul quale già altre regioni stanno costituendo tavoli condivisi di discussione per l’attivazione di politiche programmatorie unitarie.
LA VIA DELL’EMERGENZA
Ci rendiamo conto che legiferare in materia è un processo complesso con tempi propri del percorso istituzionale, anche se questo pensiamo resti il quadro di riferimento prioritario.
In fase di più ristretta emergenza, infatti, pensiamo sia possibile recuperare alcuni indirizzi della legge vigente con alcuni compiti, ed insieme elaborare interventi di conoscenza e razionalizzazione funzionale almeno sul piano di alcune spese e di valorizzazione delle risorse già presenti nelle biblioteche.
a- Rifinanziamento fin dal bilancio regionale 2014 della Legge Regionale n. 77/1998 al fine di garantire subito nuove risorse sia alle B.P. che alle altre biblioteche individuate dalla norma legislativa. Tale finanziamento non deve essere erogato a pioggia, ma con parametri valutativi riscontrabili e certi, specialmente nella loro destinazione effettiva;
b- Censimento dello stato delle biblioteche in Abruzzo.
Riteniamo rischioso programmare qualsiasi intervento di tipo complesso senza conoscere a fondo la fotografia dell’esistente ed il suo andamento storico, almeno degli ultimi 3-5 anni. Per questo si rende necessario un censimento dello stato dei servizi e dei patrimoni delle biblioteche, attualizzando una serie di dati già in possesso della Regione e delle Provincie, e individuandone gli andamenti degli ultimi anni. Questo potrebbe costituire una prima banca di riferimento per l’eventuale Osservatorio. Sul piano della direzione operativa pensiamo debba essere affidata alle B.P.
c- Costituzione di una Conferenza di Servizio regionale permanente che elabori gli indicatori minimi di qualità, e sia punto di ascolto delle problematiche delle biblioteche con tavoli di elaborazione condivisa delle possibili soluzioni. La Conferenza di Servizio dovrebbe essere composta dai direttori delle biblioteche effettivamente esistenti e funzionanti, così come individuate nel censimento.
d- Mettere in rete effettiva le Biblioteche Provinciali.
1. Sulla cooperazione, individuando il punto unico di accesso SBN come fattore di risparmio di spese;
2. Sulla funzione di ogni BP per il potenziamento e lo sviluppo, in termini di servizi possibili da definire, delle biblioteche comunali e locali dei territori provinciali;
3. Sulla gestione di risorse aggiuntive a quelle esistenti, di fonte regionale o altra, che servano per realizzare almeno i primi due punti precedenti;
4. Su altri punti individuati dai direttori delle B.P.
10.12.2013
AIB Abruzzo. Comitato Esecutivo Regionale:
Gianvincenza Di Donato, Daniela Giustini , Nadia Guardiano, Gianfranco Miscia, Antonella Torazzi, Angela Ventrella, Tito Vezio Viola