La Biblioteca Comunale di Trani rischia la chiusura perchè il Commissario Straordinario ha deciso di non rinnovare il contratto al bibliotecario responsabile e ai 5 provetti bibliotecari che vi lavorano da tempo, tutti certificati come professionisti con la recente legge sulle professioni non ordinistiche. Queste sono le decisioni che portano l’Italia e il Sud a picco, perchè le biblioteche sono presidi che erogano servizi welfaristici essenziali per le persone!
Il comportamento del Commissario Straordinario è inaccettabile per tre ragioni fondamentali: 1) il Comune ha speso fior di quattrini per ristrutturare l’attuale sede della Biblioteca, una ristrutturazione riuscita molto bene per lo scopo; inoltre Regione e Provincia hanno investito in modo cospicuo in questi anni talchè si vanificherebbero i risultati positivi conseguiti con il danaro dei contribuenti; 2) la Biblioteca è un vero gioiello di funzionamento, sia per le attività biblioteconomiche (è anche capo-polo dell’ex provincia BAT nel Sistema Bibliotecario Nazionale-SBN), sia per le attività culturali (che sono continue e qualificate verso tutti: bambini, giovani, adulti e anziani), sia come presidio “comunitario”, in cui si incontrano le persone e trovano il conforto del “sapere” migliaia di cittadini, a cominciare da quelli che non possono permettersi di spendere soldi per la cultura (infatti la Biblioteca fa fronte a 1000 prestiti al mese, un vantaggio incredibile a cominciare dagli studenti e dai meno abbienti, vanta 9000 utenti iscritti e naturalmente molti di più frequentanti ogni giorno); 3) è animata da giovani bibliotecari tutti certificati professionisti con la nuova legge sulle professioni non ordinistiche: si tratta di una risorsa di competenze biblio-documentali preziosissima, formata in anni e anni di paziente azione che sarebbe un delitto disperdere e per di più lasciare sul lastrico senza lavoro!
L’AIB Puglia protesta vivamente, inoltre, per l’uso strumentale che si vorrebbe fare delle associazioni di volontariato, da utilizzare – come sembra – per “parare il colpo” della sostanziale chiusura presso i cittadini giustamente indignati e da impiegare in modo scorretto in funzione di “crumiraggio” rispetto ai bibliotecari professionisti che invece vengono messi vergognosamente sul lastrico. Un uso perdipiù senza risultati concreti, dato che i volontari sono preziosi come coadiuvanti ma non possono sostituire i professionisti.
L’AIB Puglia chiede un urgente incontro con il Commissario Straordinario e con la dirigenza apicale del Comune, al fine di spiegare le ragioni profonde che motivano la propria posizione e al fine di trovare le soluzioni più consone, e comunque chiama tutti i cittadini a mobilitarsi per impedire che la nobile città di Trani subisca questa terribile ferita.