L’AIB contesta il Bando del Comune di Arnesano

23/03/2017

Al Sindaco del Comune di Arnesano (LE)
Avv. Emanuele Solazzo
Al Segretario generale
Dott. Cosimo Antonio Passiatore
Al responsabile dell’Area I del Comune di Arnesano
Loridana Iacomelli
protocollo.comunearnesano(at)per.arnesano.it
ufficiosegreteria(at)comune.arnesano.le.it

 

Gentilissimi,

interveniamo in merito al Bando, emesso dal Comune di Arnesano, per l’Affidamento del servizio di gestione della Biblioteca “Luigi De Simone”, Delibera di G.C. n. 33 del 07/03/2017, ad Associazioni culturali locali dei servizi della biblioteca comunale a titolo gratuito.
L’Associazione Italiana Biblioteche, rappresentativa della professione bibliotecaria a livello nazionale (ex art. 26 D.Lgs. 206/2007 e successivo Decreto del Ministro della Giustizia, 7 gennaio 2013), ha tra i propri scopi statutari l’affermazione della specificità professionale del bibliotecario e la promozione e lo sviluppo delle biblioteche in Italia.
L’AIB intende sottolineare le gravi implicazioni connesse alla scelta di affidare la gestione di servizi fondamentali della biblioteca a personale privo delle adeguate competenze e qualificazioni professionali.
Conosciamo le difficoltà degli Enti locali riguardanti la gestione degli istituti culturali – qual è generalmente considerata la biblioteca in Italia – ma sappiamo anche bene che le biblioteche pubbliche possono recare un contributo importante per lo sviluppo locale come punti d’accesso consapevole alla conoscenza (un elemento che oggi, in tutto il mondo, rappresenta il vero discrimine fra inclusione ed esclusione sociale), porgendo contenuti qualificati a ciascun membro della comunità secondo i suoi bisogni e le sue capacità.
Riteniamo che sia cruciale rivalutare la biblioteca pubblica quale vero e proprio servizio sociale essenziale, che non si limiti a offrire spazi per lo studio e il tempo libero, ma sia strumento per realizzare i principi democratici di uguaglianza, libertà di espressione e promozione della conoscenza, rispondendo in modo adeguato a tutti i cittadini, i cui bisogni in periodi di crisi aumentano ulteriormente. In questa prospettiva la biblioteca di ente locale si  caratterizza non solo come semplice “servizio culturale” ma anche come “istituto del welfare”, inteso come sistema diretto a promuovere lo sviluppo socioeconomico degli individui e a migliorarne la qualità della vita, affiancando alle funzioni tradizionali di promozione della lettura e supporto allo studio anche altre attività, tra cui l’alfabetizzazione informativa e informatica, il sostegno all’autoformazione e all’apprendimento permanente, l’offerta di azioni per l’integrazione delle persone nella società.
L’AIB auspica quindi l’annullamento del bando e offre la propria disponibilità a mettere al servizio dell’Amministrazione le proprie competenze ed esperienze, sostenendo l’azione della biblioteca comunale.
Riguardo all’impiego di personale volontario in biblioteca, siamo certi di fare cosa utile segnalando le Linee di indirizzo per il personale di supporto ai bibliotecari.

Ci permettiamo inoltre di segnalare il Decalogo sulle esternalizzazioni e la campagna AIB Contro il massimo ribasso.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti ci è gradita l’occasione per porgere distinti saluti,
Maria Abenante e Francesca Cadeddu
Coordinamento Osservatorio Lavoro e Professione dell’AIB
Roma, 23 marzo 2017
Prot. n. 69/2017