Promozione della lettura: AIB, AIE e ALI chiedono a Governo e Parlamento di confermare e rendere strutturale il fondo speciale da 30 milioni per le biblioteche: “Senza questi fondi ogni anno due milioni di nuovi libri in meno a disposizione dei lettori”
“Siamo molto preoccupati. L’Italia ha bisogno di ridurre le diseguaglianze nell’accesso alla cultura e la filiera del libro di essere sostenuta”
Confermare per il 2024 e rendere quindi strutturale per gli anni a venire il fondo speciale di 30 milioni alle biblioteche senza il quale ogni anno ci sarebbero due milioni in meno di nuovi libri a disposizione dei lettori. Una misura che ha consentito alle biblioteche, dal 2020 a oggi, di rinnovare e rafforzare il proprio catalogo sostenendo allo stesso tempo le librerie di prossimità sul territorio e gli editori: lo chiedono insieme, mentre la legge di Bilancio è all’esame del Parlamento, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Italiana Editori (AIE) e l’Associazione Librai Italiani (ALI-Confcommercio).
Il fondo, istituito nell’anno della pandemia e poi rinnovato negli anni seguenti, prevede l’acquisto straordinario di libri da parte delle biblioteche pubbliche nelle librerie del territorio. La misura va a scadenza nel 2023 e, al momento, non è previsto il rinnovo nel 2024 e nemmeno la sua stabilizzazione per gli anni seguenti.
“Siamo molto preoccupati di questa possibile mancata conferma – proseguono i tre presidenti Laura Ballestra (AIB), Innocenzo Cipolletta (AIE) e Paolo Ambrosini (ALI) -. Il nostro è un Paese che ha un forte bisogno di incrementare l’indice di lettura oggi pari, secondo la definizione ISTAT, al 39,3% della popolazione sopra i sei anni. Nel farlo, bisogna ridurre le diseguaglianze tra i cittadini, specie i più giovani, nell’accesso alla cultura. Le biblioteche sono un presidio fondamentale per raggiungere questi obiettivi. Questa misura, oltre ad aiutare le biblioteche, ha sostenuto concretamente tutta la filiera del libro, che poggia in massima parte sulla domanda privata ma che oggi fatica a contrastare la perdita del potere d’acquisto delle famiglie”.
20 novembre 2023