INTERVENTI DI APERTURA

Ermanno Serrajotto, Assessore alle Politiche per la Cultura e l'Identità Veneta della Regione Veneto
(Intervento letto da Massimo Canella)

Non è la prima volta che sono chiamato a portare il saluto della Regione alle sessioni di questo Seminario, che ha il merito di aver tenuto vivo l'interesse sulle tematiche gestionali del sistema bibliotecario anche in anni in cui l'attenzione degli operatori era ancora fissata sugli aspetti più tradizionali, e certo essenziali, della catalogazione e del servizio al pubblico. Negli ultimi anni, con il contributo determinante - posso dirlo senza timore di essere smentito - dell'azione di coordinamento della Regione, le attività di aggiornamento, ai vari livelli, degli operatori delle biblioteche si sono molto allargate e articolate. Nella brochure che abbiamo tempestivamente distribuito nello scorso luglio, relativa alle sole iniziative coordinate e finanziate dalla Regione, sono inseriti i programmi di trenta differenti occasioni formative, cui vanno aggiunte le dieci ideate al servizio degli archivi di ente locale in collaborazione con la sezione veneta dell'Associazione Nazionale Archivisti (ANAI). Penso che quest'attività sul piano dell'aggiornamento professionale, di cui questo Seminario è un'espressione alta, sia un risultato di successo del ruolo di coordinamento che è proprio della Regione e che questa deve esercitare in modo sempre più prevalente rispetto al ruolo di gestione di interventi di interesse locale.

Quest'ultima considerazione chiama in causa le funzioni degli altri enti territoriali veneti e in primo luogo delle Province, che d'altronde hanno partecipato tutte a pieno titolo alla programmazione dei trenta interventi, assumendosi il carico organizzativo diretto di undici di essi. Al di là e prima di questo, alle Province la stessa vigente legge 50 del 1984, all'art. 24, affida funzioni rilevantissime in ordine alla creazione di sistemi bibliotecari locali, alla formulazione di programmi territoriali, di organizzazione dell'informazione bibliografica. E sappiamo che in alcuni di questi settori le Province venete, con tempi e modi autonomamente diversi, sono intervenute con impegno, anche supplendo talvolta, nel decennio trascorso, alle incertezze dello Stato o della stessa Regione. La nostra amministrazione d'altra parte ne ha preso rapidamente atto, spostando buona parte delle risorse prima destinate ai piccoli contributi "a pioggia" al finanziamento dei Centri Provinciali di Servizio chiamati a riflettere sui modi migliori di valutazione delle proprie attività nella sessione pomeridiana di questo Seminario.

Credo che siamo arrivati ad un passaggio cruciale nel rapporto fra Regione e Province in materia di biblioteche, perché ormai tutte e sette le Province venete hanno allestito i loro Centri, e quindi non è più possibile suddividere fra di loro i contributi regionali col criterio della spesa storica, che penalizzerebbe ingiustamente i Centri di recente istituzione. Si pone quindi il problema della definizione condivisa dei criteri e dei parametri da adottare per questo riparto, e delle forme di partecipazione ad eventuali progetti trasversali come, p. es., quello sul prestito interbibliotecario. E' chiaro che si tratta di una posizione non puramente tecnica, che richiede il consenso del livello politico.
Ai tecnici e ai funzionari abbiamo comunque affidato il compito di predisporre collaborativamente una proposta, che nelle nostre attese dovrà nascere dal gruppo di lavoro sui Centri Provinciali di Servizio costituito in vista delle Giornate regionali delle Biblioteche che si svolgeranno al Kursaal di Abano Terme il 12 e 13 novembre prossimi, coordinato tecnicamente da Angelo Rigo della Provincia di Treviso. Siamo certi che essi sapranno riportare anche le istanze delle rispettive amministrazioni, in modo da arrivare a un'intesa operativamente utile. Per parte mia, in presenza di tale risultato mi impegno non solo a mantenere, ma anche ad aumentare i contributi per le Province, pur nelle condizioni di continue restrizioni del budget che tutti conosciamo.

Altri importanti gruppi di lavoro costituiti in vista delle Giornate delle Biblioteche hanno una valenza più decisamente tecnico - professionale, come quelli sulle rilevazioni statistiche ed anagrafiche, sul prestito e sulla cooperazione di rete. Con interesse attendiamo quello coordinato dall'AIB Veneto nella persona di Francesca Ghersetti, sulle tematiche della formazione e dei profili professionali: in primo luogo perché si tratta del primo frutto della collaborazione che Regione e AIB hanno inaugurato con l'approvazione di una convenzione che verrà firmata a giorni e da cui ci attendiamo un ulteriore miglioramento del clima e dei risultati del lavoro nel settore; e poi, perché esso si collega al lavoro impostato, in ambito di Conferenza delle Regioni, con la guida della Lombardia, che in materia di profili professionali ha fatto esperienze di cui forse, anche se non lo si può garantire prima di un accurato esame, si può trarre profitto anche da noi. Questo riporta a uno dei temi di fondo del seminario - "valutare il lavoro".

Per quanto riguarda il tema: "valutare il servizio", intendo in questa sede ribadire il mio personale appoggio alla campagna dell'AIB "Non paghi di leggere", a difesa della gratuità dei servizi di pubblica lettura. Auspico che a livello nazionale si possa individuare una soluzione in linea coi criteri europei, che, nel tener conto dei diritti non comprimibili degli editori, ma anche con la consapevolezza dei vantaggi che derivano agli editori dall'esistenza di un buon servizio bibliotecario, salvaguardi questa legittima e garantita aspettativa dei cittadini.

Non mi resta, pertanto, che augurarvi un buon lavoro e ribadirvi l'invito a partecipare, meglio se attivamente, alle nostre Giornate delle Biblioteche di Abano.

Copyright AIB 2005-08-09, ultimo aggiornamento 2005-09-11 a cura di Marcello Busato e Giovanna Frigimelica
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay15/serrajotto04.htm

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