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"15. Seminario Angela Vinay"
bibliotECONOMIA
dal costo al valore

Il valore della conoscenza: verso la biblioteca digitale italiana

Luciano Scala, Direttore generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali


Grazie al dott. Cannella.
Proviamo ora a capire cos'è questo corso di e-learning sulla biblioteca digitale: come nasce, perché e con quali obiettivi, verificando poi, in corso d'opera, che i risultati siano conformi agli intendimenti.

Come avevo accennato ieri in apertura del seminario, da almeno quattro anni con la Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali e con l'ausilio tecnico ed il coordinamento dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) stiamo provando ad affrontare la materia del digitale in maniera diversa dal periodo precedente.

Ho ricordato lo studio di fattibilità predisposto nel 2000 intorno al tema della biblioteca digitale in Italia; uno studio che alcuni di voi conoscono, disponibile da tempo anche in rete, che fotografava una situazione di grave crisi su questa materia da parte delle Istituzioni culturali italiane ed in particolare del settore bibliotecario. A fronte di questa realtà, lo studio proponeva alcune linee da intraprendere per la soluzione del problema, una delle quali ovviamente riguardava il tema della formazione. Nello studio si indicava chiaramente come le risorse umane impegnate nelle biblioteche, a tutti i livelli e in tutti i settori di competenza, dal Ministero alle Università, alle Regioni, agli Enti locali ecc. non siano preparate a confrontarsi in maniera adeguata con un tema di questa portata.
È su questa base e sulle successive scelte, cui accennerò dopo con l'ausilio delle slide predisposte dalla dott.ssa Martini, che nel 2003, nell'ambito delle politiche di e-government, facendo riferimento al Comitato dei Ministri per la società della Informazione, presieduto dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Ing. Lucio Stanca, propose due progetti: La Bilbioteca Digitale Italiana e il Network Turistico Culturale e Centri di e-learnig per le biblioteche.

Parallelamente, anche il MIUR aveva predisposto un terzo progetto, partito in maniera autonoma ma in seguito ricongiuntosi ai primi due, che riguardava le Biblioteche scolastiche. Nel predisporre i progetti, per attingere alle risorse di e-government, avevamo bisogno di proporre ai ministri interessati un progetto in cui il digitale venisse coniugato con problematiche di natura più ampia. In questo senso BDI&NTC coniuga un discorso divenuto in questi ultimi mesi sempre più impellente: il tentativo di risalire la crisi del turismo presente nel nostro Paese dagli anni Ottanta, utilizzando come veicolo gli strumenti offerti dal patrimonio culturale italiano.

Accanto a questo, presentammo un progetto che riguardava l'e-learning sul digitale, con l'obiettivo di dare una risposta concreta ad un problema che lo studio di fattibilità aveva evidenziato, la necessità di un aggiornamento professionale di coloro i quali hanno la responsabilità dei programmi e delle politiche di digitalizzazione nell'ambito delle istituzioni culturali. Bisognava creare strumenti conoscitivi e organizzativi per poter avere un approccio sistematico al problema ed uscire da una situazione di confusione come quella che ancora oggi possiamo rimarcare nel nostro Paese su questo tema, nonostante ormai da tre o quattro anni, a partire, mi pare, dalla Conferenza Nazionale sulle biblioteche svoltasi a Padova nel 2001, si siano svolti, anche interessando altri settori, una serie di incontri, di seminari di approfondimento sul tema del digitale, senza che questo abbia prodotto, lasciatemelo dire, fino ad oggi, un netto cambiamento di tendenza rispetto alla situazione fotografata già nel 2000.

I due progetti, BDI&NTC e Centri di e-learning per le Biblioteche, furono finanziati nella seduta del Comitato dei Ministri per la società dell'informazione del 18 marzo 2003. Accanto a questi due progetti ne venne finanziato anche il terzo relativo alle Biblioteche scolastiche, con lo scopo di portarle all'interno di un'organizzazione di rete, la rete SBN. Sapete che nel consesso del Comitato dei Ministri l'obiettivo principale è far sì che l'Italia recuperi posizioni che la vedono oggi fanalino di coda in termini di disponibilità di risorse informatiche e di conoscenza. Gli indicatori (il numero di pc presso la popolazione, il numero di accessi ad internet, ecc.) evidenziano che l'Italia, nel 2002, era al terzultimo posto della graduatoria europea, anche se poi la situazione è leggermente migliorata.

Riassumendo, furono finanziati tutti e tre i progetti nella seduta del marzo del 2003, manifestando un'attenzione diversa da parte della classe politica italiana nei confronti del mondo delle biblioteche. Cosa non indifferente, considerato il contesto nel quale questi istituti si sono trovati ad operare su questo tema, con la necessità di una ripresa delle iniziative, di un recupero della consapevolezza dei bibliotecari e del mondo culturale in generale.
Ora possiamo seguire, anche rapidamente, le slide, con il contributo della dott.ssa Martini.


Copyright AIB 2005-08-09, ultimo aggiornamento 2005-10-02 a cura di Marcello Busato e Giovanna Frigimelica
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay15/scala0402.htm


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