AIB. Sezione Veneto. Congressi
"14. Seminario Angela Vinay"
bibliotECONOMIA
la frontiera
digitale
Il Sistema Informativo Generale del Catalogo
Marco Lattanzi, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
Il progetto per la costruzione del nuovo Sistema Informativo Generale del Catalogo
costituisce l'elemento portante del sistema di catalogazione disegnato dall'Istituto
Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). Obiettivo del progetto è
la gestione informatizzata, sulla base delle tecnologie più avanzate, di
tutti i processi connessi alla catalogazione del patrimonio dei beni architettonici,
archeologici, demoantropologici, artistici e storici, relativamente alle diverse
componenti informative trattate - alfanumerica, multimediale, cartografica -,
e la diffusione e la fruizione delle conoscenze per un'utenza differenziata.
Il sistema gestisce unitariamente funzioni e processi svolti ai diversi livelli
della struttura operativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
(ICCD, Soprintendenze) preposti alla catalogazione, integrando sia gli strumenti
ed i prodotti già resi disponibili dall'ICCD che la mole di dati fin qui
caricati sul sistema che ammonta a oltre 1.000.000 di schede di catalogo.
Contestualmente alla razionalizzazione e all'ottimizzazione dei flussi informativi
fra istituti centrali e periferici del Ministero, il sistema consente di correlare
anche i dati provenienti da istituzioni esterne all'amministrazione in quanto
la realtà nazionale della catalogazione dei beni culturali è contraddistinta
dall'attiva presenza sul territorio di soggetti diversi quali Regioni, Enti locali
ed ecclesiastici; l'apporto conoscitivo fornito dai dati prodotti da queste istituzioni
viene integrato nel sistema permettendo la consultazione dell'intero patrimonio
catalografico nazionale.
Sono assai numerosi gli sviluppi migliorativi ed innovativi presenti nel nuovo
sistema del catalogo che investono sia la stessa metodologia di catalogazione,
sia le possibilità di fruizione e consultazione dei dati.
Innanzitutto deve essere sottolineato come l'intero patrimonio culturale nazionale
viene identificato univocamente ed in modo certo grazie a procedure che assicurano
la qualità e la validità dei dati. Le componenti informative del
bene culturale sono integrate infatti in un ambiente multimediale in cui fin dal
livello iniziale di catalogazione sono presenti strumenti in grado di operare
i controlli, sulla base delle normative di riferimento, per i dati alfanumerici,
multimediali e cartografici. Il rispetto della normativa emanata dall' ICCD è
uno degli aspetti cardine nel processo di produzione dei dati; nel sistema questo
punto focale viene perseguito mediante la realizzazione di un modulo di gestione
delle normative in grado di garantire automaticamente il costante allineamento
dei dati con le regole di riferimento in tutti i livelli del sistema garantendo
anche la gestione di dati prodotti con norme pregresse. Per quello che riguarda
il processo di catalogazione questo viene velocizzato, attraverso l'utilizzo di
una metodologia sostanzialmente innovativa, che consente l'incremento graduale
delle informazioni, a partire dall'introduzione dei dati identificativi minimali
del bene. La stessa gestione dei flussi catalografici nell'ambito dell'intera
struttura nazionale viene gestita unitariamente in tutte le fasi del processo,
dalla compilazione iniziale (Soprintendenze) alla validazione finale (ICCD). Parallelamente
si realizza in tempo reale il costante allineamento degli archivi costituiti ai
diversi livelli della struttura istituzionale preposta alla catalogazione. Questa
interazione degli archivi locali con quello centrale consente inoltre il costante
aggiornamento di nuovi termini nei vocabolari e nei geo-vocabolari di riferimento,
corredati con le relative descrizioni ed immagini. Uno degli aspetti più
fortemente innovativi è la gestione dei dati e dei metadati che permette
non solo la disponibilità di informazioni su beni, ma anche sugli interventi
di catalogazione sul territorio, attraverso la fruizione delle informazioni tecniche
e di contesto presenti nel sistema.
L'architettura modulare del nuovo Sistema Informativo del Catalogo prevede un'articolazione
in quattro sottosistemi: Alfanumerico, Multimediale, Cartografico, Utente. I primi
tre sottosistemi ("operazionali") gestiscono l'intero ciclo produttivo dei dati
(testuali, multimediali, cartografici), l'ultimo, l'Utente, non opera sui dati
ma, alimentato dagli operazionali e dai dati resi disponibili dai Sistemi esterni,
li elabora organizzandoli sulla base di esigenze diversificate di fruizione e
li rende disponibili. La metodologia utilizzata consente di avviare il processo
di catalogazione, a partire da una qualsiasi delle tre componenti e di integrare
in un unico contesto tutti i dati disponibili sul bene. Componenti comuni del
sistema sono la gestione e la distribuzione delle normative e i dispositivi di
sicurezza fra i quali è stato introdotto, in forma sperimentale, anche
il servizio di firma elettronica per la trasmissione certificata dei "pacchetti
catalografici".
Particolare attenzione è stata prestata allo sviluppo della componente
cartografica - fondamentale per la conoscenza e tutela dei beni su base territoriale
- che il sistema gestisce controllando il processo di produzione ed elaborazione
dei dati geografici in tutte le sue fasi tramite l'apposita normativa che l'Istituto
ha elaborato in occasione del Progetto.
All'interno degli "operazionali" viene inoltre disegnata quella rete di relazione
tra beni diversi che il sistema è in grado di gestire in fase di ricerca
e fruizione, consentendo di ricostruire il tessuto unitario che lega inscindibilmente
i beni, pure catalogati separatamente.
Il sottosistema alfanumerico, che tratta i dati testuali relativi ai Beni, contiene
anche il modulo di Gestione delle Normative, che riveste la funzione strategica
di "scrivere" le normative, a cui il sistema allinea automaticamente
tutti gli strumenti: data entry, controllo e gestione delle basi dati. Il sottosistema
alfanumerico inoltre, consente di integrare in unico ambiente i dati riferiti
a normative diverse ed a versioni diverse della medesima normativa. Il sottosistema
Alfanumerico gestisce, nei diversi livelli, anche la gestione dei vocabolari e
dei controlli terminologici sui dizionari adottati consentendone la verifica,
l'implementazione e la diffusione alle Soprintendenze.
Il sottosistema Multimediale gestisce la componente iconografica, documentale,
sonora e video acquisendo le informazioni multimediali, correlandole alle informazioni
integrative dei metadati, gestendo le Entità multimediali e governando
il rispetto alla normative; il sottosistema consente inoltre la ricerca per immagini
correlate con le ricerche effettuate, integrandosi con gli altri sottosistemi.
Tale funzionalità si rende necessaria ad esempio per l'espletamento delle
procedure di esportazione dei beni, e per ottimizzare la ricerca visiva di Beni
Culturali trafugati o ritrovati.
Il sottosistema Cartografico consente la gestione della componente cartografica;
l'intero sottosistema rappresenta una delle più significative innovazioni
introdotte dal progetto nell'ambito della catalogazione in quanto non solo, come
è stato già evidenziato, è stata emanata una apposita normativa
catalografica per la georeferenziazione, ma anche perché sono introdotte
importanti innovazioni di metodo, tecnologiche e informatiche. Sono state individuate
le tipologie dell'informazione geografica relativa ai beni culturali e sono state
poste in relazione alla categorizzazioni dei beni culturali come beni mobili,
immobili o territoriali. Contestualmente è stato affrontato il problema
delle modalità con cui s'esprime l'informazione geografica definendo oltre
alla consueta metodologia di "georeferenziazione diretta" anche la modalità
di localizzazione tramite valori che permettono di relazionare il bene ad una
base geografica nota e condivisa tramite l'utilizzo di 'geovocabolari', ossia
liste di elementi geografici ai quali è stata associata aeree o punti geometrici
georiferiti; le liste sono state ricavate dai toponimi analizzati dall'ISTAT e
dall'Istituto Geografico Militare Italiano. Un ulteriore tipologia di localizzazione
individuata è stata la localizzazione tramite relazioni fra beni diversi
espressa dalle locuzioni "contiene/conteneva", "è collocato
in/era collocato in". Sulla base di queste analisi sono stati sviluppate
procedure e normative atte a rappresentare catalograficamente i principi di metodo
sviluppati. In particolare il sistema prevede l'acquisizione di nuove cartografie,
la gestione del controllo topologico e delle normative cartografiche e cura la
predisposizione e l'aggiornamento delle carte tematiche.
Il sottosistema Utente rende accessibili i dati dell'ICCD secondo modalità
tecnologicamente avanzate di ricerca e fruizione, organizzati sulla base di elaborazioni
predefinite che ottimizzano le funzioni di navigazione e dunque i tempi di risposta.
Il sottosistema, inoltre, informa e indirizza l'utente all'interno del Sistema
del Catalogo Generale inteso come Sistema delle banche dati distribuite sull'intero
territorio nazionale, comprendendo anche le informazioni sui dati contenuti nei
sistemi esterni al Ministero, a valle di specifici accordi istituzionali. In questo
contesto sono considerati anche i requisiti particolari legati alla sicurezza
dei dati, in relazione sia alla proprietà intellettuale, che alla condizione
giuridica dei beni catalogati. A tale scopo sono stati previsti canali di accesso
specifici per ciascuna tipologia di utenza individuata: all'utente generico sarà
consentito l'accesso soltanto ad informazioni minime, informazioni più
specifiche saranno fornite alle utenze registrate, l'accesso completo al sistema
sarà riservato esclusivamente all'Amministrazione. Ulteriori funzioni di
sicurezza sono state introdotte utilizzando la protezione delle immagini mediante
"watermark". Ancora nel settore iconografico è stata introdotta la possibilità
di ricerca per immagini tramite il modulo VIR (Visual Imaging Retrival) mentre
l'intero sottosistema è dotato di strumenti avanzati per l'analisi multidimensionale
(Data Warehousing).
Il Sistema è attualmente diffuso, oltre alla sede centrale dell'ICCD, in
quattro poli periferici territoriali: ... Sono presenti stazioni di consultazione
dedicate negli Uffici Esportazione di Genova e di Milano e presso il Comando dei
Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Artistico (CC-TPA) di Roma. Entro il 2002
sono previsti almeno altri due collegamenti.
Lo sviluppo del sistema permetterà, all'interno del Ministero, la realizzazione
di una struttura informativa forte, in grado di incrementare a regime il patrimonio
di dati informatizzati relativo ai beni culturali e ambientali determinando per
l'Amministrazione benefici sia a livello della Soprintendenza che a livello centrale.
Per gli istituti periferici il sistema costituisce una base conoscitiva adeguata
ad impostare efficacemente ogni azione volta alla tutela, conservazione, gestione
dei beni culturali mentre a livello centrale rende disponibile all'utenza esterna
l'insieme delle conoscenze acquisite dal Ministero B.A.C., avvalendosi di tecnologie
d'avanguardia. Infine nell'ambito dei rapporti Stato-Regione il sistema corrispondere
alle esigenze poste dai sistemi informativi regionali, salvaguardando l'autonomia
delle strutture del Ministero per il perseguimento degli specifici obiettivi istituzionali.
Copyright AIB 2004-07-26, ultimo
aggiornamento 2004-10-05 a cura di Marcello Busato e Giovanna
Frigimelica
URL:
http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay14/lattanzi03.htm