AIB. Sezione Veneto. Congressi
"14. Seminario Angela Vinay"
bibliotECONOMIA
la frontiera
digitale
Rossella Caffo, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Del progetto MINERVA è stato detto già molto, quindi non ripeto
l'introduzione e l'illustrazione dei caratteri generali: sapete infatti che è
stata creata una rete di Ministeri della Cultura e che il progetto MINERVA è
il braccio armato, il braccio operativo di questo framework europeo appena
illustrato da Maurizio Lunghi e basato sui Principi di Lund e sul Gruppo dei Rappresentanti
Nazionali (NRG).
Parliamo dunque subito del volume che oggi presentiamo: questo è il primo
risultato del lavoro comune dei Ministeri della Cultura dei quindici paesi europei,
e lo ritengo un risultato di grande valore. Abbiamo lavorato tutti insieme, con
l'aiuto della Commissione, per offrire una panoramica generale della situazione
delle politiche, dei programmi, dei progetti di digitalizzazione nei quindici
paesi membri. La pubblicazione è densa di notizie e informazioni sui centri
di competenza, sulle buone pratiche, sulle strategie etc., e costituisce uno strumento
utile e pratico per conoscere una situazione variegata, che presenta tuttavia
anche molti punti comuni. Confrontando le esperienza abbiamo visto che l'organizzazione
della cultura nei vari paesi è molto diversa, ma che per alcuni aspetti
siamo in realtà abbastanza vicini, e comunque sicuramente c'è una
forte condivisione di obbiettivi e di problemi.
In particolare però vorrei parlare dell'organizzazione italiana, cioè
di come abbiamo organizzato questo coordinamento a livello nazionale e quali sono
le sue attività; spero anche di poter dare una risposta pratica alle considerazioni
di Chiara Rabitti.
Dal punto di vista dell'organizzazione italiana abbiamo dunque costituito un modello
che poi abbiamo presentato e proposto a tutti gli altri paesi, che lo hanno accolto
e realizzato in modo pressoché analogo. Innanzitutto è stata istituita
una Commissione nazionale che raccoglie i rappresentanti di tutti i settori dei
beni culturali, non soltanto le biblioteche, ma anche i musei e gli archivi, nel
futuro cercheremo di coinvolgere anche il cinema e lo spettacolo, perché
veramente tutti gli ambiti dei beni culturali partecipino alla nostra attività.
Quindi abbiamo una Commissione nazionale in cui siedono i rappresentanti di tutte
le Direzioni Generali del Ministero e degli Istituti Centrali, che costituiscono
i pilastri di questa organizzazione, insieme con i rappresentanti del coordinamento
delle Regioni.
Oltre alla Commissione nazionale abbiamo istituito i Gruppi di lavoro, che, come
diceva già Maurizio Lunghi, si interfacciano con i corrispondenti Gruppi
europei. Uno è quello per il benchmarking, di cui già si
è detto abbastanza. La responsabile del Gruppo italiano del benchmarking
è Giuliana Sgambati; i responsabili a livello europeo sono i finlandesi.
Abbiamo poi il Gruppo sui metadati, che ha l'obbiettivo predisporre gli strumenti
per la realizzazione di repertori nazionali di progetti e di fondi digitalizzati:
i due pilastri di questo Gruppo in Italia sono i due Istituti Centrali, cioè
l'ICCU e l'ICCD, che lavorano insieme per definire una piattaforma comune sia
descrittiva che tecnologica per l'implementazione del repertorio nazionale italiano.
I diversi repertori nazionali dovrebbero essere appunto interoperabili, essendo
realizzati da ogni paese con l'utilizzazione di metadati e di una piattaforma
condivisa. Cristina Magliano è responsabile del Gruppo italiano, al quale
partecipano soprattutto ICCU, ICCD e i rappresentanti degli archivi; a livello
europeo il coordinatore è il Ministero francese. Abbiamo poi un terzo Gruppo,
sulla qualità dei siti web per la cultura; la coordinatrice italiana è
un'archeologa, Fedora Filippi; il coordinatore europeo è il Belgio, e precisamente
il Ministero della comunità francese.
Questa è l'organizzazione della nostra attività all'interno del
progetto Minerva, che opera attraverso Gruppi di lavoro aperti, costituiti da
rappresentanti del Ministero, delle Università, delle Regioni.
Chiara Rabitti è venuta qualche tempo fa a trovarmi a Roma e mi ha fatto
una domanda: "So bene che il progetto MINERVA riunisce tutti i Ministeri della
Cultura e si muove a livello molto alto; ma a noi che siamo sul campo, e che nel
nostro lavoro dobbiamo risolvere ogni giorno mille problemi, a noi cosa può
dare questo progetto?" Su questo abbiamo riflettuto, per la verità non
da soli ma anche con il valido aiuto della presidenza greca: infatti un altro
grande valore aggiunto di questo progetto è quello di aver creato una forte
collaborazione fra le presidenze dell'Unione Europea che si susseguono ogni sei
mesi. Quindi abbiamo cercato di definire un programma comune che ogni presidenza
porta avanti per una parte, concentrando l'impegno su due, tre, quattro obbiettivi:
così abbiamo iniziato a lavorare con la presidenza svedese, belga ecc.,
e con la presidenza greca siamo finalmente arrivati ad un vero e proprio programma
comune. I greci si sono posti la stessa domanda che ci ha posto Chiara Rabitti;
come possiamo essere operativi e attraverso quali meccanismi possiamo raggiungere
utilmente i piccoli istituti (biblioteche, archivi, musei) che lavorano sul territorio
e affrontano concretamente problemi e difficoltà?
Il programma comune che abbiamo elaborato e che adesso cercheremo di realizzare
con l'aiuto di tutto il consorzio consiste prima di tutto in una raccolta di linee
guida sulla digitalizzazione del patrimonio esistenti: non una semplice raccolta,
ma una raccolta commentata, in modo da cercare di offrire agli istituti che hanno
intenzione di impegnarsi in progetti uno strumento concreto, una guida con i riferimenti
di maggiore interesse a livello internazionale, europeo, ma anche extraeuropeo.
Un'altra linea di attività che stiamo portando avanti è relativa
alla qualità dei siti web culturali. Stiamo lavorando per la definizione
di linee guida per la qualità di questi siti web, anche in questo caso
con l'obbiettivo concreto di aiutare e guidare da un lato le istituzioni che devono
progettare e realizzare il proprio sito, dall'altro gli sviluppatori privati che
ne possono venire incaricati.
Ma come arriviamo alle piccole istituzioni? Una linea della dissemination
del progetto MINERVA è proprio quella di organizzare corsi di formazione
e di aggiornamento professionale, che illustrino in maniera pratica e concreta
i risultati del progetto. Alla fine del percorso saranno disponibili dunque veri
e propri corsi di aggiornamento professionale, per i quali sarà utilizzato
il progetto ABSIDE (che verrà presentato tra poco) come piattaforma tecnologica
e come metodologia di e-learning. Una parte dei contenuti del progetto ABSIDE
saranno infatti i contenuti che derivano dal lavoro del progetto MINERVA.
L'ultima cosa che vi voglio illustrare sono le attività della presidenza
italiana. Nel secondo semestre del 2003 sarà l'Italia il presidente di
turno della commissione, e quindi abbiamo già definito un programma comune
con i greci; lavoreremo ora anche con le prossime presidenze, cioè con
gli irlandesi, olandesi, lussemburghesi e inglesi, in modo da fare un programma
che copra non solo il 2003, ma anche il 2004, praticamente fino alla scadenza
di MINERVA.
Queste sono le attività che abbiamo programmato per la presidenza italiana.
A Firenze verrà organizzata dalla Direzione Generale per i Beni Librari
una conferenza internazionale sul tema della preservation, che è
uno dei grandi temi condivisi attraverso le varie presidenze. Già la presidenza
spagnola ha promosso su questo una risoluzione che è stata approvata dal
Consiglio dei ministri dell'UE nel maggio del 2002; la presidenza danese ha continuato
con un workshop sulla stessa materia; e quindi la presidenza italiana la
riprende, sviluppandola in una conferenza internazionale.
Poi a Roma, in collaborazione con l'Associazione Italiana Biblioteche, organizzeremo
una riunione di tutte quelle istituzioni che hanno dimostrato interesse per MINERVA
e che quindi hanno sottoscritto una sorta di collaborazione con il progetto; in
realtà questa sarà una riunione nell'ambito di Bibliocom, aperta
comunque a tutti gli interessati.
Durante la conferenza europea del progetto MINERVA che organizzeremo a Parma il
prossimo novembre presenteremo le linee guida sulla qualità dei siti web
culturali, alle quali stiamo lavorando, e a livello italiano collaboriamo con
il Ministero dell'Innovazione e delle Tecnologie, nostro referente per questa
materia. Ci occuperemo molto di accessibilità dei siti web, e in particolare
anche del rapporto fra l'istituzione culturale e il suo sito web, inteso come
nuovo strumento di comunicazione che per le diverse tipologie di biblioteche,
archivi e musei deve corrispondere a situazioni ed esigenze differenti. La conferenza
di Parma costituirà una tappa importante, perché abbiamo l'intenzione
non solo di presentare queste linee guida, ma di promuoverne l'approvazione da
parte di tutti i quindici paesi dell'Unione Europea: proprio perché le
stiamo realizzando ed elaborando insieme, le linee guida che l'Italia presenterà
saranno infatti il frutto di un lavoro in collaborazione con tutti.
L'ultimo giorno della conferenza di Parma avremo la nostra consueta riunione del
Gruppo dei Rappresentanti Nazionali, che si tiene ogni sei mesi sotto l'egida
della presidenza di turno; nel gruppo di coordinamento a livello europeo saranno
quindi subito sottoposte alla discussione e all'approvazione dei quindici le linee
guida presentate nella conferenza stessa.
Infine un'ultima informazione: per il bando che si chiude il 24 aprile stiamo
preparando una proposta di allargamento delle rete di MINERVA anche ai dieci paesi
di nuova accessione, e in più alla Russia e a Israele.
Tutte le notizie e i materiali, con i risultati e i prodotti relativi alla nostra
attività, sono disponibili sul nostro sito web all'indirizzo www.minervaeurope.org.
Copyright AIB 2004-07-12, ultimo
aggiornamento 2004-10-09 a cura di Marcello Busato e Giovanna
Frigimelica
URL:
http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay14/caffo03.htm