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"13. Seminario Angela Vinay"
BibliotECONOMIA
fund raising e servizi bibliotecari

METODI, ESPERIENZE, PROGETTI

Gilberto Zinzani
Direttore di Marco Polo System Geie - Comune di Venezia



Ringrazio il Presidente e il Direttore della Fondazione per questo invito, e il nostro Assessore per la presentazione delle politiche sulla cultura che porta avanti il Comune di Venezia.
La nostra è una struttura particolare: è un gruppo europeo di interesse economico, costituito al fine di proporre, realizzare e gestire progetti comunitari nel campo della cultura e del turismo, obiettivi molto precisi già da anni validati dalla nostra amministrazione. È una struttura forse poco conosciuta, ma l'intervento del dott. Scala mi consente di far capire la qualità del nostro lavoro, e in quale percentuale (visto che di percentuali si è parlato) abbia inciso, per esempio, sul primo programma Quadro comunitario sulla cultura denominato Cultura 2000. Nell'ambito di questo programma - a parte i progetti sull'Azione 1 che accedono a piccoli finanziamenti ( inferiori a 100.000 Euro) su singole attività, in una logica di programmazione, Marco Polo System Geie ha gestito e realizzato due delle cinque reti esistenti in Italia: una in qualità di leader e una di co-organizzatore. Questi risultati rappresentano una elemento significativo di ciò che è stato realizzato a Venezia. Parlare di possibilità di finanziamenti spesso è un esercizio puramente teorico, ma noi abbiamo fatto a monte un lavoro di programmazione che ci ha permesso di arrivare all'attivazione di queste reti.

La prima realizzazione è del '99. Il dott. Scala ha ricordato che a tutto il 2001 erano state finanziate solo due reti: una di queste era la nostra, l'altra di Torino. La nostra rete, la rete delle "Antiche vie del commercio in Europa e nel Mediterraneo" ha coinvolto sette paesi nell'Unione Europea, ed è permanente e attiva a tutt'oggi. Si tratta di un progetto di rete permanente, realizzato e funzionante nel tempo, non di uno dei tanti piccoli progetti sull'Azione 1, che si esauriscono nell'arco un anno o due al massimo. Questa dimensione ci permette peraltro di strutturare alcuni meccanismi per portare avanti alcune delle priorità che comunque, nell'area sia del Comune che della Provincia di Venezia, possono essere gestite a livello di questi progetti.

Una seconda rete, la seconda delle cinque di cui parlava prima il dott. Scala, è la rete dei "Musei marittimi del Mediterraneo". È una rete molto importante: il progetto è iniziato nel 2000 e terminerà nel 2003, per un totale investimento di 2.300.000 Euro. La rete consentirà a Venezia di entrare nel sistema dei musei marittimi, qui purtroppo non ancora molto sviluppato, alleandosi con musei come quelli spagnoli, francesi, greci, e strutturando con questi un modello di gestione culturale avanzata.
Quanto detto fin qui riguarda Cultura 2000, dove comunque le tematiche che riguardano il sistema delle biblioteche sono entrate in misura limitata rispetto ad altri paesi, soprattutto perché qui noi non avevamo un'interfaccia diretta. Abbiamo dialogato a suo tempo anche con la Fondazione Querini Stampalia sulle possibilità di costituire una struttura di rete, ma è chiaro che questo passaggio di progettazione all'interno di sistemi deve vedere una programmazione comune: questa non c'è stata, e auspichiamo che possa esserci in futuro.

Altre due realizzazioni, che riguardano invece programmi non citati in precedenza, rientrano nell'iniziativa europea Interreg II. I primi due progetti Interreg realizzati dal Comune di Venezia, sempre su cultura e turismo, sono stati proposti, progettati e realizzati da Marco Polo System Geie con la Slovenia, in particolare con il Ministero della Cultura sloveno, per quanto riguarda un sistema di relazioni che riguardano soprattutto i musei e le fortificazioni. Tra l'altro è ancora in corso una ottima mostra realizzata nell'ambito di questo progetto, "Navigare e descrivere", la cui durata è stata estesa da due a otto mesi: l'affluenza costante, la grande richiesta del catalogo, l'interesse generale in tutta Italia ci fanno capire che abbiamo agito nel senso giusto.
L'altro progetto riguarda invece una pianificazione territoriale che parte dal turismo per arrivare alla cultura: su un sistema come questo intravedo una possibilità di lavoro con i sistemi bibliotecari, anche se il soggetto nel caso di Interreg non è tanto il sistema bibliotecario o il sistema museale, quanto il territorio. Tra poco usciranno i bandi per Inerreg III: noi abbiamo già fatto una programmazione di sei mesi proprio per verificare quali potevano essere le priorità sul territorio, e i musei civici ci hanno dato ulteriore disponibilità nel portare avanti proprio quelle priorità che in questo momento possono essere poste in relazione progettuale con altri paesi. Crediamo che a livello di partenariato ci possa essere uno spazio per il sistema delle biblioteche, ricordando però che non si deve lavorare in funzione del bando, ma bisogna invece verificare le priorità che esistono, a prescindere dagli obiettivi comunitari. Le strutture come la nostra fanno proprio questo mestiere: mettere in relazione di partenariato le priorità che comunque esistono su un territorio di programmazione comunitaria. Noi facciamo un lavoro di programmazione sul territorio per poi arrivare a proporre dei progetti; in questo caso abbiamo attivato il meccanismo con i musei, ma non con le biblioteche, e in qualche modo siamo qui ora a sollecitarle. Stiamo andando avanti, ma non abbiamo lo specifico know how culturale, e chiediamo a chi opera professionalmente in questo settore di individuare le proprie priorità. Certo, spesso il meccanismo è di nicchia per quanto riguarda l'ambito tecnologico (come per il Quinto Programma e il Sesto, che sta uscendo); noi invece sviluppiamo un lavoro orizzontale, nel senso che andiamo sul territorio e vediamo le priorità di una determinata area. Per noi il sistema delle biblioteche è un sistema infrastrutturale, come quello dei musei, da giocare in partenariato in quest'area, per esempio con la Slovenia. Con i musei, ripeto, l'abbiamo fatto, e attendiamo anche da parte vostra una verifica delle vostre priorità. Il tempo è comunque scarso, perché per ottenere risultati non si può aspettare l'uscita del bando e nel giro di un mese o due pretendere poi che ci vengano finanziati i progetti: il lavoro è in realtà abbastanza complesso.

Abbiamo lavorato anche sul sistema Mediterraneo, per il quale Marco Polo System Geie partecipa al programma MEDA che, in coordinamento con la Direzione centrale relazioni internazionali del Comune di Venezia, ci vedrà impegnati da quest'anno fino al 2005 con il Ministero della Cultura francese, il sistema più importante a livello europeo per la gestione di progetti comunitari internazionali sulla cultura (hanno un parco progetti che si aggira sui 70 milioni di Euro in questo momento). La nostra scelta è stata quella di allearci anche in questo caso con chi sicuramente sa muoversi in questo campo, portando avanti una serie di progettazioni, soprattutto sul Mediterraneo, che per noi sono davvero importanti. Il nostro mandato è infatti molto preciso, e tra le nostre priorità è lo sviluppo di reti tematiche. Un'altra rete tematica è quella delle fortificazioni, e abbiamo iniziato con il sistema delle fortificazioni di origine veneziana sull'Adriatico. Marco Polo System Geie è una struttura consortile tra il Comune di Venezia e il KEDKE, che è l'Unione dei Comuni della Grecia (praticamente l'ANCI greco) e questo ci ha permesso di lavorare con ben tre dipartimenti diversi del Ministero della Cultura greco - perché comunque i temi da trattare sono differenziati - verificando con loro quali fortificazioni su quest'area potevano essere messe in gioco nell'Adriatico. In realtà noi abbiamo poche infrastrutture e poco patrimonio rispetto a loro, anche se in molti casi l'interesse può convergere; sappiamo tutti per esempio che è proprio da una fortificazione presente sull'Adriatico che trae il nome la Fondazione Querini Stampalia che ci ospita. La Grecia sta ora scegliendo tra le proprie priorità quali fortificazioni possono entrare in un progetto Interreg con noi, per pianificare un intervento da qui al 2006, dato che i bandi per Fondi strutturali stanno uscendo (anche se c'è poi un problema di ritardi nei finanziamenti).

Come ripeto, le tematiche che riguardano sistemi infrastrutturali quali quelli delle biblioteche possono essere quindi posizionate a più livelli: secondo me uscire dalla nicchia tecnologica si può. Certo, oggi si affronta tutto in una prospettiva tecnologica, che è importantissima e che comunque va portata avanti anche perché oggi l'Unione Europea ne dà la possibilità; però anche i sistemi territoriali e, quindi i Fondi strutturali ai quali Venezia ha diritto a partecipare, ce lo consentono. Sto pensando a una programmazione che va dal 2003 al 2006, dato che i progetti che stiamo preparando ormai sono praticamente chiusi per la presentazione nel 2002; ma per il 2003 è possibile una attività anche con le vostre istituzioni, con tempi tali da permettere una seria valutazione dei progetti e delle possibilità di realizzarli. Il nostro mestiere è proprio quello di preparare progetti, di realizzarli e di gestirli; le vostre priorità tuttavia devono essere verificate con la vostra direzione e con i vostri esperti.
Una collaborazione strutturale è già stata attivata con il sistema dei musei veneziani, estesa ora anche al Museo di Storia naturale, attualmente chiuso ma per il quale ci stiamo muovendo in un progetto con la Slovenia, al fine di ottenere altri fondi che permettano magari anche di velocizzare la riapertura.
Questi sono i temi sui quali il Marco Polo System Geie può lavorare insieme a voi.



Copyright AIB, 2002-02-21, ultimo aggiornamento 2002-04-11 a cura di Marcello Busato
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay13/zinzani02.htm


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