"13. Seminario Angela Vinay"
BibliotECONOMIA
fund raising e servizi bibliotecari
I programmi europei: opportunità di finanziamento per le biblioteche
e gli archivi
Elisabetta Lazzaro
Consulente della Regione del Veneto per i programmi europei sulla cultura
1. L'impianto organizzativo dell'attività regionale
Con la Regione del Veneto, attraverso la propria Sede di Rappresentanza di Bruxelles,
e congiuntamente alla Direzione Cultura, negli ultimi due anni ci siamo adoperati
in un supporto specifico per quanto concerne i programmi e finanziamenti europei
per la cultura. Operiamo principalmente a partire dagli uffici regionali di
Bruxelles: essere direttamente presenti nella capitale dell'Unione Europea è
molto importante, perché permette non solo il monitoraggio diretto e
costante delle opportunità - nel nostro caso - per la cultura (e vedremo
che sono numerose e variegate, al di là di quelle che sono state menzionate
negli interventi precedenti), ma anche il reperimento a monte, a livello istituzionale,
di informazioni sulle diverse e molteplici attività che poi si concretizzano
nei programmi comunitari (bandi, priorità, azioni, sottoazioni ecc.).
Il nostro lavoro è rivolto soprattutto all'utenza esterna, cioè
ad operatori veneti (organizzazioni pubbliche e private presenti nel territorio)
attivi nei diversi settori della cultura (patrimonio culturale mobile - ivi
incluso il patrimonio librario - e immobile, editoria, letteratura, storia e
filosofia, musica, spettacolo e audiovisivo ecc.).
I servizi che offriamo si traducono essenzialmente nel consolidamento dei contatti
(lobbying), nel monitoraggio e nella consulenza.
Innanzitutto, offriamo un punto di contatto a Bruxelles: alle istituzioni culturali
particolarmente interessate, forniamo un supporto e un collegamento più
diretto con gli organismi comunitari. Non solo, quelle organizzazioni con particolari
esigenze di rappresentanza ed operatività, usufruiscono anche della domiciliazione
presso la stessa Sede regionale a Bruxelles.
In secondo luogo, forniamo un'informazione specifica e tempestiva sulle opportunità
comunitarie. Specifica, perché nelle politiche comunitarie la cultura
è un settore piuttosto trasversale, cioè è l'oggetto di
svariati programmi europei anche non direttamente a supporto della cultura,
e ciò impone una ricerca capillare delle varie opportunità che
ne derivano. Tempestiva, perché i bandi escono con scadenze piuttosto
ristrette: bisogna essere preparati, reagire o addirittura saper anticipare
rispetto ai tempi stabiliti, al fine di presentare candidature ammissibili e
competitive.
Gli strumenti con i quali con la Regione veicoliamo il monitoraggio sono la
Pagina Web Regionale della Cultura e la Newsletter Regionale sui Finanziamenti
Comunitari. La prima comprende la rubrica, correntemente aggiornata, "Programmi
e finanziamenti comunitari". Essa fornisce notizie succinte sulle opportunità
di finanziamento (compresi dettagli essenziali, come date di scadenza e modalità
di partecipazione), rapidamente consultabili dagli interessati, e approfondibili
attraverso i rimandi ai documenti ufficiali comunitari. La Newsletter, attualmente
inviata a più di 600 utenti nella nostra regione, è collegata
alla pagina web, e serve a richiamarne e metterne in risalto i contenuti.
La consulenza sulla progettazione è espletata attraverso l'assistenza
tecnica generale o specifica - a seconda delle diverse esigenze delle istituzioni
culturali che ci contattano -, e il follow-up dei progetti presentati o selezionati.
L'assistenza tecnica generale consiste in un primo supporto generico sugli strumenti
di lavoro, rivolto a coloro che, in seguito, possono proseguire autonomamente.
L'assistenza specifica si concretizza, invece, dopo il vaglio delle autorità
regionali, in un supporto più diretto per la messa a punto di progetti
europei nei vari ambiti culturali. Tale supporto comprende anche la ricerca
dei partner, secondo due diverse modalità: mediante l'istituzione di
un nuovo partenariato, e quindi la ricerca negli altri paesi europei dei co-organizzatori
mancanti, oppure attraverso la ricerca e l'inserimento in partenariati già
esistenti e operanti. A questo proposito risulta ancora una volta evidente l'importanza
di avere una propria sede a Bruxelles, la quale permette un contatto diretto
non solo con le istituzioni europee, ma anche con le altre innumerevoli organizzazioni
- pubbliche e non - presenti a Bruxelles.
2. Elementi comuni alle principali opportunità comunitarie per le
biblioteche e gli archivi
A partire da un'introduzione generale dei programmi comunitari direttamente
e indirettamente rivolti alla cultura, illustrerò brevemente le principali
opportunità di finanziamento offerte dalla Comunità Europea, maggiormente
interessanti per l'attività delle biblioteche e degli archivi. Per ogni
programma sarà inoltre fornita la dotazione finanziaria (comprensiva
della parte per la gestione interna), utile per capire quali sono il peso e
le risorse fruibili di ciascun programma.
I programmi comunitari di riferimento sono Cultura 2000 (cooperazione e contenuti
culturali), Socrates (istruzione), Leonardo da Vinci (formazione del personale),
Società dell'Informazione, eContent e TEN-Telecom (digitalizzatione,
informatizzazione, multimedialità e reti; accesso dell'utenza), Sesto
Programma Quadro (ricerca), programmi di cooperazione con paesi terzi (ambito
extra-europeo) e Fondi Strutturali ed Iniziative Comunitarie (sviluppo regionale
e sociale).
In generale, i programmi menzionati hanno come oggetto progetti europei internazionali:
devono quindi avere una dimensione europea nella qualità, nell'impatto
e anche nel partenariato (a volte ci sono vincoli specifici sul numero minimo
dei paesi partecipanti al progetto). I paesi ammessi sono i 15 paesi dell'Unione
Europea (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Gran Bretagna), Islanda,
Liechtenstein, Norvegia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia,
Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Cipro, Malta, Turchia, altri
paesi del bacino del Mediterraneo, dell'America Latina ed altri paesi terzi.
Il co-finanziamento (il resto è a carico dei partecipanti stessi) è
compreso tra il 10 e il 100% dei costi ammissibili, con una media che solitamente
si aggira intorno al 50%. La durata dei progetti è variabile, ed in genere
arriva fino a 36 mesi.
3. Cultura
Il programma di riferimento per la cooperazione culturale e i contenuti espressamente
culturali è Cultura 2000. Questo programma quadro, che durerà
fino al 2004 (ma si sta già discutendo per un suo rinnovo), persegue
diversi obiettivi, primo fra cui vi è la cooperazione nei diversi settori
artistici e culturali, quali patrimonio culturale, libro e lettura, arti dello
spettacolo, arti visive e arti applicate, storia della cultura. Ogni anno vengono
individuate delle priorità specifiche e degli ambiti di intervento particolari:
a breve, per esempio, uscirà il bando principalmente dedicato alle arti
dello spettacolo, mentre l'anno successivo privilegerà il patrimonio
culturale. Altro obiettivo del programma è la valorizzazione dello spazio
culturale comune europeo nelle sue diversità e tradizioni culturali comuni.
In questo senso, è utile ricordare che la Direzione Generale responsabile
di Cultura 2000 si occupa anche di informazione al pubblico a livello comunitario,
per cui l'aspetto comunitario dei progetti finanziati deve risultare evidente.
Un altro obiettivo è quello della cultura come fattore di integrazione
socio-economica.
All'interno, diversi sono i tipi di azione che possono essere finanziati: creazione
di mobilità professionale, organizzazione di manifestazioni, accesso
alla cultura, diffusione dell'arte e della cultura, dialogo interculturale e
conoscenza della storia dei popoli europei ecc. Tali azioni possono essere sperimentali,
innovatrici o specifiche (annuali), oppure di cooperazione transnazionale e
strutturate (pluriennali), le quali accedono a finanziamenti più consistenti.
La dotazione finanziaria complessiva di Cultura 2000 per l'intero periodo, fino
al 2004, è di 167 milioni di Euro.
Questo programma, che sostituisce il complesso dei precedenti Caleidoscopio,
Raffaello, Arianna, ha ormai acquisito una notevole popolarità anche
in Italia. Dalle statistiche da noi stilate, infatti, emerge come nei pochi
anni trascorsi dal varo di questo programma le istituzioni culturali venete
e italiane vi hanno partecipato in misura importante, ed hanno saputo registrare
dei buoni risultati non solo come capifila, ma anche come semplici partner di
progetto. Riuscire a partecipare come partner è, comunque, molto importante,
se consideriamo che, a differenza di altri settori (piccola/media impresa, energia,
ricerca ecc.), molto spesso le istituzioni culturali, anche se di media/grande
dimensione, non sono dotate internamente delle capacità amministrative
per poter agire come capofila nella presentazione e soprattutto nel follow up
di un progetto selezionato.
4. Istruzione e formazione
Socrates è il grande programma comunitario per l'istruzione (Erasmus,
per esempio, è il sottoprogramma di Socrates che si occupa dell'istruzione
universitaria). I suoi obiettivi sono: il rafforzamento della dimensione Europea
nell'istruzione a tutti i livelli; il miglioramento della conoscenza delle lingue
europee; la promozione della cooperazione e della mobilità nel vasto
ambito dell'educazione; lo stimolo all'innovazione; la promozione delle pari
opportunità; la promozione di un apprendimento lungo tutto l'arco della
vita e l'accrescimento di un'Europa della conoscenza. Le attività riguardano:
la mobilità transnazionale degli individui nel settore dell'istruzione
in Europa; progetti pilota innovativi e di qualità basati su partenariati
transnazionali; la promozione delle capacità linguistiche e la comprensione
di culture diverse; l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
le reti di cooperazione transnazionale miranti a facilitare lo scambio di esperienze
e le buone pratiche; l'osservazione e l'analisi comparata di sistemi e politiche
dell'istruzione; lo scambio di informazione e la disseminazione di buone pratiche
e dell' innovazione. La dotazione finanziaria è di 1.850 milioni di Euro.
Leonardo da Vinci è destinato all'orientamento, alla formazione professionale
e apprendistato dei giovani e alla riqualifica professionale degli adulti, attraverso:
la promozione delle abilità e competenze, specie dei giovani; l'innovazione
tecnologica e organizzativa; il miglioramento della competitività e dell'imprenditorialità;
le pari opportunità. Gli ambiti di intervento sono: la formazione professionale
(iniziale, integrata dal lavoro, professionale continua, lungo tutto l'arco
della vita, aperta e a distanza); percorsi europei di formazione professionale
integrata dal lavoro; l'orientamento professionale. Le attività e misure
comprendono: la mobilità di studenti e formatori; progetti pilota, comprese
le azioni tematiche; le competenze linguistiche; le reti di cooperazione transnazionali;
il materiale di riferimento. I partecipanti possono essere: istituti e organismi
di formazione professionale, comprese le università; centri ed istituti
di ricerca; imprese; organizzazioni professionali; parti sociali; enti e organismi
territoriali; associazioni onlus, di volontariato e ONG. La dotazione finanziaria
è di 1.150 milioni di Euro.
Sia Socrates che Leonardo da Vinci sono gestiti da agenzie nazionali.
5. Società dell'Informazione
La Società dell'Informazione comprendeva (perché, ormai, l'ultimo
bando, facente parte del Quinto Programma Quadro per la ricerca, è arrivato
a scadenza) un'azione specifica per le biblioteche digitali, relativa a strumenti
e contenuti multimediali e patrimonio culturale digitale. Più precisamente,
tra le misure pertinenti, vi erano le applicazioni al patrimonio culturale:
nuove modalità di rappresentazione, analisi, manipolazione, gestione
di oggetti culturali in ambito digitale. Questo tipo di azione va ricondotto
all'interno dell'obiettivo (che verrà ripreso e potenziato nel successivo
Sesto Programma Quadro) del conseguimento di uno spazio culturale europeo costituito
da piattaforme e standard tecnici interoperabili e sistemi comuni di gestione.
È importante sottolineare che l'obiettivo non è la semplice trasposizione
digitale del patrimonio librario, bensì le fasi successive, dedicate
alla sua gestione, accesso e valorizzazione, attraverso le tecnologie e i metodi
di ricerca, acquisizione, catalogazione, preservazione e condizioni di accesso
all'utenza di collezioni digitali - che sono quindi già disponibili
su tali supporti - e banche dati di opere letterarie accessibili tramite
Internet. Per quanto riguarda l'azione specifica relativa a strumenti e contenuti
multimediali e patrimonio culturale digitale, la dotazione finanziaria per il
2002 è di 38 milioni di Euro.
I programmi di applicazione della tecnologia digitale della società dell'informazione
di nostro particolare interesse sono eContent e TEN-Telecom. Si differenziano
dagli altri programmi prettamente culturali, in quanto sono orientati al mercato.
Finanziano progetti (e.g. biblioteche digitali e reti di biblioteche) che dimostrino
di avere un'effettiva potenzialità sul mercato, e quindi coinvolgono
non soltanto organismi culturali, ma anche altri agenti che, anziché
fornire i contenuti, ne producono gli strumenti, concorrendo a creare il servizio
digitalizzato finale.
eContent, in particolare, che è orientato anche al multilinguismo, persegue
molteplici obiettivi: lo sviluppo e dell'utilizzo dei contenuti digitali europei
nelle reti globali (Internet); l'accesso ai prodotti e servizi relativi a contenuti
digitali di alta qualità, e al loro utilizzo; la cooperazione fra aziende
del settore e attori pubblici e privati. Tra le misure pertinenti vi è
il sostegno a servizi che permettono di usufruire dell'informazione del settore
pubblico, e lo sviluppo di banche digitali e delle applicazioni software necessarie
allo scopo. I destinatari principali sono organismi e operatori europei pubblici
e privati, culturali, commerciali e tecnologici (imprese, università,
centri di ricerca, musei, archivi, biblioteche ecc.), o loro consorzi. La dotazione
finanziaria è di 100 milioni di Euro.
TEN-Telecom è, invece, volto al sostegno di progetti di interesse comune
nel campo dei servizi generici e delle applicazioni che utilizzano reti di telecomunicazione
transeuropee, sempre in un'ottica di orientamento al mercato. Le misure pertinenti
riguardano progetti (in fase di studio, oppure nella prima fase di immissione
nel mercato) di reti di telecomunicazione transeuropee per l'accesso al patrimonio
culturale europeo. La dotazione finanziaria complessiva è di 276 milioni
di Euro.
Nel Sesto Programma Quadro verranno riconfermati e rafforzati gli obiettivi
generali di attività di ricerca (l'area comune di ricerca europea), sviluppo
tecnologico e dimostrazione, presenti nel precedente programma quadro. Di particolare
interesse per le biblioteche e gli archivi è l'area di dimostrazione.
Le priorità d'interesse specifico includeranno: la preservazione e accesso
al patrimonio culturale tangibile e intangibile attraverso sistemi e applicazioni
della società dell'informazione; il patrimonio culturale e i fattori
principali di cambiamento attinenti alla cittadinanza e alla gestione della
società civile, basati sull'informazione e la coesione sociale, nel rispetto
delle diversità culturali e delle molteplici identità.
6. Altre opportunità
In ambito extra-europeo esistono opportunità di cooperazione con paesi
terzi. Queste, che comprendono anche finanziamenti per attività culturali,
poggiano su patti bilaterali stipulati con paesi al di fuori dell'Unione Europea,
e appartenenti alle aree del Mediterraneo, America Latina, Pacifico, Africa
e Caraibi.
Concludiamo con un brevissimo cenno sui Fondi Strutturali e le Iniziative Comunitarie.
Rispetto al complesso degli altri programmi, presentano una gestione tipicamente
decentralizzata, e sono fruibili direttamente a livello nazionale e regionale.
La dotazione finanziaria totale è di 195 milioni di Euro. Alle iniziative
comunitarie spetta solamente il 5,35%, comprensivo delle spese di struttura
e di gestione interna.
7. Conclusioni
Come abbiamo dunque visto, siamo di fronte ad una variegata serie di programmi
comunitari di possibile interesse per le biblioteche e gli archivi. Rispetto
alla presenza di una certa costanza nei programmi quadro/pluriennali, l'ambito
e il contenuto culturale presentano un carattere tipicamente trasversale nelle
politiche comunitarie: a parte Cultura 2000, espressamente dedicato alla cultura,
le opportunità di finanziamento rivolte a questo settore non sono spesso
così evidenti, rendendo, quindi, necessario dotarsi di un accesso e di
un trattamento informativo e documentario adeguato.