"13. Seminario Angela Vinay"
BibliotECONOMIA
fund raising e servizi bibliotecari
Alcune osservazioni da una prospettiva inglese
Christopher GordonIl servizio di biblioteca pubblica in Gran Bretagna è gestito
come funzione decentralizzata dalle autorità locali e questo è
il solo obbligo giuridico in materia culturale disciplinato da una legge (Public
Library and Museum Act del 1964; in precedenza Public Library Act del 1850).
Sebbene quasi tutte le autorità locali siano impegnate in una serie di
servizi e sostegni culturali molto più ampia (riferimento di legge: Local
Government Act del 1972, sezione 145), questa legislazione è puramente
permissiva, il che significa che l'amministrazione politica locale non riceve
dal governo centrale alcun finanziamento espressamente "assegnato",
come nel caso delle biblioteche, all'interno del meccanismo redistributivo delle
imposte.
Per quanto riguarda le biblioteche pubbliche, l'obbligo giuridico
del 1964 impone che venga offerto un servizio "generale ed efficiente"
ad ogni comunità. Questo è chiaramente molto generico e, per esempio,
ha implicazioni molto diverse in un centro urbano o in un'area rurale scarsamente
popolata sia per il pubblico sia per gli operatori.
Il governo del "New" Labour in Gran Bretagna ha cercato di dare una
definizione più precisa di quanto sia mai stato fatto in precedenza e
di fermare il declino dei servizi bibliotecari attraverso l'imposizione degli
"Standards of assessment" e degli "Annual library plans".
Alla luce dell'insieme dei problemi finanziari e gestionali che hanno colpito
pesantemente le biblioteche nel corso degli anni '80 e '90, il governo ha sentito
l'esigenza di intervenire strategicamente in quella che è, in effetti,
materia di ambito locale.
I problemi più rilevanti hanno comportato la chiusura di molte biblioteche
decentrate, la riduzione delle ore di apertura, la diminuzione dei bilanci per
l'acquisto di libri, la perdita di bibliotecari professionisti e la difficoltà
di trovare nuovo personale come conseguenza della percezione di un abbassamento
dello status e della remunerazione professionale.
2. Contesto attuale e percezioni
Vale la pena di registrare il valore estremamente positivo che
gli inglesi tuttora attribuiscono ai servizi bibliotecari. Nonostante gli effetti
della "rivoluzione dei tascabili", la crescita continua delle accoglienti
"lifestyle bookshops" e il fatto che gli inglesi sono i maggiori compratori
di libri in Europa, i servizi di informazione e prestito della biblioteca pubblica
sono entrambi considerati elementi fondamentali di una società aperta
e civile. E' un dato statistico sorprendente che, su un totale di 58 milioni
di inglesi, il 69% - per scelta - possiede una tessera di biblioteca pubblica.
Indagini recenti dimostrano che mediamente dal 55 al 60% della popolazione (60%
donne, 40% uomini) usa i servizi della biblioteca pubblica (nel 1998 c'erano
più 420 milioni di registrazioni di prestito e 343 milioni di ingressi
in biblioteca - una media di circa 6 per persona se distribuiti su tutta la
popolazione inglese). Per inciso, le statistiche di vendita dei libri delle
Associazioni degli Editori e dei Librai mostrano che il 76% degli acquirenti
di libri compra 10 o più volumi all'anno (il 18% compra dai 4 ai 9 volumi).
Dato che la logica di base dei servizi bibliotecari inglesi si fonda sul diritto
comunemente riconosciuto al "libero accesso per tutti a tutta l'informazione
e la documentazione", diritto sostenuto dalla legislazione, ci sono due
linee particolarmente forti della politica del governo Blair che hanno posto
le biblioteche in una posizione di rilievo, e segnatamente:
" "social inclusion"
" "information age" (o rivoluzione di Internet)
Il Labour, vincendo le elezioni politiche del 1997, ha ereditato un paese che, sebbene più fiorente che in passato in base a un insieme di indicatori, era anche molto più diviso socialmente e regionalmente. Nessun rappresentante del Partito Conservatore della Scozia, del Galles o dell'Irlanda del Nord era stato riconfermato nel 1997. Di conseguenza Blair nel suo primo mandato, per riuscire a mantenere l'unità della Nazione, ha dovuto istituire un livello di delega che non si vedeva dal 1707. La priorità sociale del suo secondo mandato (dopo il 2001) è ora la "social inclusion".
3. L'attuale orientamento dei finanziamenti per le biblioteche pubbliche
Nonostante il condizionamento della mentalità inglese durante
gli anni del governo Thatcher, l'adesione all'etica di un servizio 'gratuito'
di lettura e di informazione nelle biblioteche pubbliche è ancora molto
forte. Ciò significa che i cittadini si aspettano che questi servizi
siano finanziati con le loro tasse, ed è quindi stato più difficile
per le biblioteche pubbliche che per altri servizi meno garantiti assicurarsi
nuove fonti di finanziamento privato. E' tuttora vero che mediamente fino al
90% dei costi delle biblioteche pubbliche è sostenuto dalle autorità
locali, cioè solo il 10% delle spese sono coperte dalle entrate dirette:
ammende (per i ritardi nella restituzione dei libri in prestito), tariffe (p.
e. per prenotazioni, prestiti interbibliotecari ecc.), noleggio di materiali
audiovisivi, incassi (fotocopie, concessioni e affitti di spazi). Nel biennio
1998-99 la British Library ha invece assicurato con le proprie entrate circa
un terzo delle spese correnti (39 milioni di sterline su 119).
Le biblioteche di ente locale spendono mediamente circa 14,5 sterline - o 23
euro- per cittadino (dati 1998-99).
Il tema del fund raising nel settore delle biblioteche pubbliche
inglesi non offre pertanto molti esempi utili. Tuttavia si possono ricavare
informazioni da una serie di nuovi approcci intrapresi in alcune aree, come
anche da ciò che riguarda la grande visibilità ottenuta dalle
biblioteche grazie all'importanza attribuita all'informazione e alle nuove tecnologie
dall'attuale corso politico.
Più determinante da un punto di vista finanziario è probabilmente
l'uso di significanti somme di denaro provenienti da privati o da fonti fiduciarie
per sostenere la crescita e lo sviluppo delle biblioteche e degli archivi delle
università e delle scuole superiori.
Da più di dieci anni a questa parte, il Governo (attraverso l'ottica
concorrenziale dello Higher Education Funding Council) ha spostato l'asse del
sostegno finanziario per le scuole di istruzione superiore dando priorità
alla ricerca di qualità e originalità (piuttosto che al semplice
numero di studenti); di conseguenza c'è stata una considerevole crescita
nell'acquisizione e nella sistemazione di importanti collezioni archivistiche,
accompagnata spesso da denaro proveniente da fonti fiduciarie e fondazioni,
riguardanti i settori artistico, tecnologico e scientifico.
4. La "rivoluzione dell'informazione" e la Lotteria nazionale
L'attuale Governo inglese sta dando particolare importanza ai
legami fra istruzione, accesso all'informazione e benessere futuro. E' stata
perciò una peculiarità del primo governo Blair assicurare che
tutte le scuole di ogni livello fossero dotate di tecnologia informatica aggiornata
e del collegamento con Internet. Nel secondo mandato di Blair, l'obbiettivo
è di raggiungere lo stesso risultato nelle biblioteche pubbliche - con
particolare rilievo alla "social inclusion" visto che le biblioteche
sono generalmente considerate spazi neutrali e user-friendly.
Questa campagna è stata annunciata con un discorso intitolato "Libraries
Entering the Information Age" tenuto da Blair nel giugno del 1999. Ecco
qualche passaggio:
" "Credo che tutti dovrebbero avere l'opportunità di partecipare alla rivoluzione informatica, non solo coloro che possono affrontare la spesa di un computer e di un modem. Ecco perché abbiamo collegato ogni scuola del Paese con le autostrade informatiche.... Il Governo sta ora progettando di fare la stessa cosa nelle biblioteche inglesi. Ciò permetterà a ogni cittadino di accedere a tutte le opportunità offerte da questa nuova tecnologia."
" "L'anno scorso, quando ho inaugurato questo sito e spiegato l'idea del Governo in materia di IT nell'era dell'informazione, l'ho fatto in una biblioteca pubblica e non a caso. Nella nostra società le biblioteche pubbliche hanno già un ruolo vitale nel fornire informazione, istruzione e svago. Vengono usate in modo incredibilmente ampio e offrono accesso a un ricco patrimonio di informazioni che il cittadino medio non può trovare altrove".
" "Poiché le biblioteche fanno parte del tessuto della nostra vita, riescono ad attirare anche le persone più riluttanti o che trovano difficoltà a usare altri servizi pubblici o di comunità. Credo che l'IT sia importante nel contrastare l'emarginazione sociale perché chiunque può entrare in una biblioteca, sedersi davanti a un computer e cominciare a usarlo - a costo zero".
La Lotteria Nazionale è la modalità attraverso cui sarà
finanziato questo nuovo corso delle biblioteche. Ciò appare naturalmente
opportunistico e ci si potrebbe chiedere perché qualcosa considerato
di così vitale importanza dal Primo Ministro sia lasciato ai proventi
di un gioco basato sulla fortuna... Tuttavia, la Lotteria, istituita da un atto
del Parlamento nel 1993, ha da allora generato una cospicua quantità
di "nuove" risorse per le principali aree destinate a beneficiarne:
cultura, patrimonio storico, sport e beneficenza. La cifra totale raccolta e
distribuita da questa fonte fra il 1994 e il 1999 è stata di 2.700 milioni
di sterline (4.347 milioni di Euro). Un quinto dei ricavi fra il 1993 e il 2000
è stato attribuito alla Millenium Commission, il cui "monumento"
più noto è il famoso 'Millennium Dome' di Richard Rogers. Dopo
la fine del 2000, un quinto delle entrate della Lotteria è stato indirizzato
a un 'New Opportunities Fund' (NOF). Gran parte di questo denaro viene speso
per obiettivi legati alle scuole e alle biblioteche.
5. Sviluppi in corso
Il Governo Centrale ha approvato un programma del valore di 270
milioni di sterline
(462 milioni di Euro) per sostenere la rete tecnologica delle biblioteche pubbliche,
di cui circa 20 milioni di sterline (32 milioni di Euro) per l'aggiornamento
professionale dei bibliotecari, 50 milioni di sterline (80 milioni di Euro)
per la digitalizzazione di materiale didattico e 200 milioni (322 milioni di
Euro) per le infrastrutture di rete dell'IT così da sostenere la 'formazione
permanente'. Ulteriori 470 milioni di sterline (757 milioni di Euro) sono stati
accantonati per creare un Capital Modernisation Fund. L'intento è che
entro il 2002 ogni biblioteca pubblica, come già avvenuto per le scuole,
sia attrezzata o strettamente collegata con un centro di "information technology"
dotato di assistenza professionale. A fine maggio 2001 il 59% dei punti servizio
delle biblioteche pubbliche era già in grado di offrire l'accesso a Internet
come prima tappa verso altri più estesi servizi.
6. Il ruolo della biblioteche pubbliche all'interno del rinato mercato librario
Negli ultimi quattro o cinque anni, il valore annuale del mercato librario inglese è stato di circa 3 miliardi di sterline, di cui due terzi dipendono dalle vendite di libri "di consumo" (cioè non destinati allo studio). L'industria del libro dà lavoro a circa 362.000 persone - la maggior parte delle quali nella stampa, nella produzione e nella distribuzione. Nel 1998, mentre le case editrici impiegavano 31.600 professionisti, i bibliotecari di ente locale erano circa 26.300.
Il maggiore sviluppo, in tempi recenti, nella vendita di libri
in Gran Bretagna si è verificato in parte come conseguenza della sospensione
da parte del Governo, nel 1995, dell'ormai centenario "Net Book Agreement",
accordo in base al quale le librerie potevano vendere solo al prezzo imposto
dall'editore, e questo anche per quanto riguardava gli sconti. Dopo il 1995
è diventato legale scontare liberamente i prezzi di copertina, cosa che
conferisce alle grandi catene di distribuzione libraria, con un grande volume
di vendite, un netto vantaggio in termini di competitività rispetto alle
piccole librerie indipendenti o specializzate (il 45% delle vendite totali è
realizzato da cinque catene). Il prezzo è diventato il principale strumento
di promozione. Sebbene il clima sia molto migliorato, la necessità di
vendere comporta che le librerie più grandi tengono nei loro magazzini
solo ciò che considerano "popolare" o che ritengono di poter
vendere con regolarità.
La centralizzazione degli acquisti, richiesta dagli attuali parametri di efficienza,
significa anche che c'è stata una perdita di iniziativa e conoscenza
tra il personale delle sedi decentrate. Questo sviluppo, in un certo senso,
rende le funzioni di prestito e di informazione della biblioteca pubblica nei
centri minori e nelle aree rurali persino più importanti di quanto non
fossero in precedenza.
7. Altre "nuove" fonti di finanziamento per il sostegno e lo sviluppo
delle biblioteche.
L'idea comunemente accettata che le biblioteche svolgano una funzione pubblica e il fatto che abbiano una limitata capacità di avere entrate dirette senza alienarsi l'utenza o offendere ciò che è sentito come un "diritto" comportano come conseguenza la ricerca di modalità creative per sostenerne in altro modo la crescita. Elenco brevemente quattro esempi per mostrare la situazione attuale e la diversità dei modi di pensare.
Trust status: nel 1998 la circoscrizione di Hounslow a Londra
prese la drastica decisione di essere la prima autorità locale inglese
a "privatizzare" i servizi bibliotecari trasferendone la gestione
- in una cornice normativa non-profit - ad un'agenzia privata. Il governo locale
sostiene che finora questa decisione si è dimostrata vincente e che i
servizi di biblioteca funzionano e si sviluppano in modo meno costoso che se
fossero ancora gestiti direttamente.
Ispettori governativi hanno in seguito riferito che ciò ha facilitato
l'adozione di soluzioni creative ai problemi di finanziamento e di gestione
che, all'interno di una gestione tradizionale, sarebbero state molto più
difficili.
Allo stesso modo, il comune di Sheffield (a forte maggioranza Labour) a metà
degli anni '90 si è sentito obbligato a "privatizzare", attraverso
l'affidamento a un Trust, i suoi cinque musei che altrimenti (in quanto prestazioni
non statutarie) sarebbero stati chiusi del tutto.
Public Finance Initiative: nel 2001 la giunta della circoscrizione di Bournemouth e l'Information Resources Ltd. hanno stipulato un accordo per costruire e gestire le strutture della nuova biblioteca centrale cittadina per 30 anni. La sede della nuova biblioteca come pure le undici sedi decentrate, già esistenti, saranno dotate di una rete integrata per le nuove tecnologie informatiche. Si ritiene che questa combinazione di finanziamenti pubblici e privati consenta al settore pubblico di acquistare servizi dal settore privato, evitando di dover finanziare l'infrastruttura di capitale che la prestazione del servizio richiederebbe.
Electronic Village Halls: Sunderland, una cittadina fortemente deindustrializzata dell'Inghilterra nord orientale, ha introdotto un progetto unitario di accesso per tutte le biblioteche pubbliche, universitarie e degli istituti superiori. Una promozione attiva si sostituisce a tutte queste biblioteche a sostegno della formazione permanente e dei programmi di riqualificazione per la comunità. Una cultura di cooperazione e sostegno del progetto a livelli superiori assicura piena collaborazione nei percorsi educativi, nella distribuzione di giornali elettronici e nel sostegno della "virtuale" Università dell'Industria.
Local and Regional co-operative schemes: questi stanno crescendo
moltissimo. Un primo esempio (HATRICS) fu avviato nel 1964 a Southampton. Si
tratta di un servizio di informazione e supporto per le attività imprenditoriali
mirato allo scambio e alla fornitura di informazione scientifica, tecnica e
commerciale. Dagli iniziali 45 soci fondatori si è passati a più
di 500 nel 1998, la maggior parte dei quali nell'Inghilterra centro meridionale,
ma con soci anche nella Francia del nord. La rete è gestita dalla biblioteca
pubblica dello Hampshire e si occupa di oltre 22.000 richieste all'anno.