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"12. Seminario Angela Vinay"
BibliotECONOMIA
dalla cooperazione all'integrazione

DALLA COOPERAZIONE ALL'INTEGRAZIONE: IL LAVORO ISTITUZIONALE

Ermanno Serrajotto

Assessore alle Politiche per la Cultura e l'Identità Veneta della Regione del Veneto


Mi è gradito portare il saluto della Regione Veneto ai partecipanti, alla Fondazione Querini Stampalia, al suo Presidente e a tutti i collaboratori che in vario modo si sono adoperati per la riuscita organizzazione. Auguro a questo seminario di continuare ad essere un punto di riferimento per quanti operano a favore dei servizi nel campo dei beni librari.

La Regione Veneto si presenta a questo appuntamento per dichiarare il proprio impegno, a favore dello sviluppo del sistema bibliotecario veneto, continuando sulla via della cooperazione istituzionale.
Come vi è noto, la Regione detiene la competenza primaria in materia di beni librari, con attenzione particolare alle biblioteche di ente locale o di interesse locale. Essa deve pertanto promuovere anzitutto:
- il rafforzamento delle strutture di rete che collegano le biblioteche del territorio;
- la valorizzazione del patrimonio librario e documentario, attraverso azioni di ricognizione che permettano la successiva conoscenza nella comunità regionale e nel mondo scientifico
Non dobbiamo dimenticare poi l'attività di tutela e vigilanza sul patrimonio librario antico, raro e di pregio, nell'esercizio delle competenze delegate dallo Stato e recentemente riconfermate con il Testo Unico sulla Tutela dei Beni Culturali, il D.Lgs. 490 del 99.

Nel definire i programmi di attività negli anni più recenti, la Giunta regionale ha tenuto conto della situazione presente oggi nel Veneto, che in estrema sintesi, si può così rappresentare.
Esistono nel Veneto circa 1000 biblioteche (escluse quelle scolastiche) di cui 574 sono appartenenti agli enti territoriali; 571 hanno meno di 10.000 volumi, e di queste, 84 ne posseggono meno di 2000.
Come sapete, poi, nel Veneto poi, sono presenti tre poli del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN):
il Polo statale, cui afferiscono le maggiori biblioteche del centro storico veneziano;
il Polo universitario, costituito dalle biblioteche dell'Università di Padova, dalla Biblioteca Universitaria di Padova e da alcune realtà ad esse vicine,
il Polo pubblico o regionale, cui afferiscono ordinariamente le biblioteche di ente locale e quelle di interesse locale, componendo un quadro estremamente variegato di situazioni.
Questi poli gestiscono i loro archivi di dati utilizzando ancora oggi sistemi e strumenti informatici diversi, intercomunicanti solo attraverso la macchina - "Indice nazionale"- alla quale ciascuno è connesso separatamente. Attualmente non vi è quindi dialogo tra i Poli veneti di SBN, anche se comunque a livello di Indice non esiste duplicazione di notizie.

Le biblioteche che aderiscono a SBN, benché importanti per la quantità e la qualità del loro patrimonio, rappresentano una percentuale molto piccola degli istituti presenti nella Regione.
La varietà dei sistemi di gestione informatica adottati fino ad oggi ha reso molto complicati i tentativi di comunicazione reciproca. Per costituire un sistema regionale che integri tutte le biblioteche nel territorio, appartenenti alla rete SBN oppure no, qualunque sia il sistema di gestione adottato e che continueranno ad usare, la Regione intende ora gestire uno strumento per la ricerca in linea che permetta di localizzare i documenti presenti nelle biblioteche venete (OPAC). Pertanto l'obiettivo di unificare virtualmente tali basi di dati, pur assicurando agli operatori autonomia e continuità nell'utilizzo delle procedure fino ad ora adottate, è in fase di realizzazione: Ci si prefigge di collegare e coordinare in primo luogo, nell'esercizio delle competenze regionali primarie in merito alle biblioteche di enti locali e di interesse locale, le basi di dati delle realtà isolate o coordinate a livello provinciale o subprovinciale con quella del Polo regionale SBN; successivamente si affronterà la problematica del rapporto con il Polo statale e il Polo universitario.
Lo strumento software recentemente acquistato, l'OPAC EasyWeb, è in fase di sperimentazione in questi giorni, ed è già stata scaricata la base dati SBN regionale, presto visibile via Internet.

Per conseguire lo scopo di coordinare l'attività delle biblioteche in modo da migliorare la qualità dei servizi e realizzare così una gestione più razionale ed economica, la Regione ha favorito in ogni Provincia del Veneto, con il proprio sostegno economico e con il proprio supporto tecnico, la costituzione e lo sviluppo di Centri servizi per le biblioteche del territorio, con lo scopo di fornire alle biblioteche consulenza, di introdurre sistemi di gestione bibliotecaria omogenei, per consentire lo scambio di dati catalografici in formato standardizzato, di sostenere il servizio di prestito interbibliotecario locale e, almeno in alcuni casi, una politica degli acquisti coordinata sul territorio.
I cataloghi provinciali che ne sono derivati o ne deriveranno saranno i soggetti prioritari dell'integrazione reciproca e con il catalogo del Polo regionale SBN, mediante l'OPAC.
In alcune zone del Veneto, dove i Centri Servizi tuttora sono in fase di avvio, sono sorte reti bibliotecarie minori che gestiscono efficientemente i sevizi suddetti. E' evidente l'opportunità di sostenere queste iniziative, a cui va dato il debito riconoscimento, nella prospettiva di una maggiore integrazione col sistema a base provinciale in via di costituzione.
La Regione, attraverso tali azioni, intende incoraggiare l'adesione dei Comuni ai Centri Servizi, in modo da consolidare gradualmente il tessuto connettivo, ancora carente tra le diverse realtà bibliotecarie e dall'altra parte vuole favorire presso le biblioteche l'adozione di standard improntati ad un sistema di qualità. Su quest'ultimo tema è stata realizzata in collaborazione con l'Università di Padova un'approfondita ricerca che nel 2001 verrà pubblicata e distribuita a tutti gli operatori interessati.

L'integrazione dell'attività a favore delle biblioteche passa anche attraverso un'attività costante di formazione, proseguendo nella direzione intrapresa di recente, rivolgendosi prioritariamente ai bibliotecari di enti locali e di biblioteche di interesse locale, ma svolgendo anche seminari avanzati su tematiche d'interesse generale, mediante la collaborazione delle Province e dei loro Centri di servizio, ed avvalendosi della professionalità dell'Associazione Italiana Biblioteche (A.I.B).
La promozione dell'integrazione tra biblioteche oltre che sui Centri servizi, passa attraverso interventi mirati sul patrimonio. La Regione promuove perciò il recupero catalografico di fondi antichi o di fondi speciali, come ad esempio gli spartiti musicali. Tale operazione andrà ad incrementare da un lato l'Indice nazionale SBN e gli Indici speciali sul Libro Antico e dall'altro l'Indice del Polo regionale e di conseguenza l'OPAC che collegherà il Polo regionale con le altre basi di dati di biblioteche locali. Tra i fondi musicali meritevoli di attenzione sono stati presi in esame il fondo Correr, di proprietà del Comune di Venezia, ma depositato presso il Conservatorio "Benedetto Marcello" - di cui è stata avviata la catalogazione nel 2000 - e il fondo Canneti, di proprietà del Comune di Vicenza, ma depositato presso la biblioteca del Conservatorio "A.Pedrollo".
Si prevede altresì di favorire - oltre a quelli che si realizzano in SBN - gli interventi di catalogazione che saranno comunque effettuati dalle biblioteche degli enti locali, ma anche da altre biblioteche in possesso di documenti antichi, mediante l'utilizzo di standard adeguati alla trasmissione via rete delle informazioni catalografiche.

Siamo inoltre venuti a conoscenza con interesse del progetto dell'Università di Padova per uno studio sulle biblioteche scolastiche. Tale progetto prende il nome di progetto LABS (Libro Antico nella Biblioteca Scolastica), e si riferisce al censimento delle biblioteche venete in possesso di raccolte bibliografiche antiche e successivamente al loro recupero catalografico. E' importante, secondo la Regione, che dal circuito di conoscenza costituito dalle biblioteche non venga esclusa proprio la componente scolastica, che è la prima sede di acquisizione del sapere.

Con quest'ultima considerazione, auguro buon lavoro a tutti noi, con l'auspicio che la strada intrapresa possa proseguire fino in fondo con coerenza e con giovamento, nell'interesse dell'istituzione biblioteca e di tutti i cittadini.


Copyright AIB, 2002-02-21, ultimo aggiornamento 2002-02-21 a cura di Marcello Busato
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay12/serrajotto01.htm

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