"11. Seminario Angela Vinay"
BibliotECONOMIA
L'economia della cooperazione bibliotecaria
Igino Poggiali
Presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche
Presentazione del volume
Linee guida per la valutazione delle biblioteche pubbliche italiane
Misure, indicatori, valori di riferimento
Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 2000
Ai Seminari Vinay l'Associazione si sente ormai di casa, non tanto come
ospite quanto come partner operativo, in virtù di una lunga consuetudine
di collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia in rilevanti attività
di promozione sia di contenuti scientifici che delle posizioni generali
dell'AIB.
Mi è sembrato quindi opportuno accelerare i tempi di produzione di
questo libro, che è arrivato fresco di stampa giusto ieri sera e
che affronta una tematica particolarmente significativa proprio per la sua
pertinenza ai contenuti delle due giornate del Seminario di quest'anno.
E' evidente che una visione economica del servizio bibliotecario, e di tutto
ciò che l'esistenza della biblioteca determina nel Paese, necessita
di un'attività di rilevazione, misurazione e valutazione che deve
portarsi a pari livello e a pari capacità di rappresentazione con
quello che i sistemi statistici fanno in tutti gli altri settori dell'economia.
Purtroppo questo in Italia non c'è: forse non tutti sanno che l'ISTAT
non ha nessuna serie significativa riguardante la dimensione bibliotecaria
italiana, che risulta così praticamente assente da un sistema statistico
mondiale, nei confronti del quale possiamo produrre solo stime e poco altro.
Giovanni Solimine, docente di biblioteconomia presso l'Università
della Tuscia di Viterbo, coordina per l'AIB un Gruppo di lavoro che ha dato
vita nella sua attività a una serie di operazioni, di cui questa
pubblicazione è l'ultima in ordine di tempo.
Prima di passargli la parola - perchè sarà lui a illustrarcene
i contenuti e la struttura - volevo solo sottolineare come con iniziative
come questa l'Associazione cerchi di ricoprire quel ruolo che hanno tutte
le associazioni professionali del nostro settore nei paesi evoluti, un ruolo
di punto di riferimento appunto per l'esercizio della professione in tutti
gli ambiti in cui essa è presente, dalle biblioteche pubbliche o
comunali alle statali, alle universitarie e alle scolastiche; questo senza
nulla togliere ovviamente ai ruoli istituzionali che sono esercitati per
legge da diverse strutture con funzioni specifiche, come per esempio quella
dell'ICCU relativamente alla definizione e manutenzione degli standard catalografici.
C'è infatti tutta un'attività di sostegno, di informazione,
di assistenza all'autoformazione degli operatori di questo settore che ha
bisogno di un lavoro molto più vasto, complesso e articolato, e in
cui l'iniziativa diretta dei bibliotecari, che producono ed elaborano spesso
dei materiali sulla base di loro particolari esperienze e specializzazioni,
ha sostanziato nei 70 anni della storia dell'AIB una funzione insostituibile,
che l'Associazione intende continuare ad esercitare in tutte le direzioni
di competenza.