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"11. Seminario Angela Vinay"
BibliotECONOMIA
L'economia della cooperazione bibliotecaria

Misurazione e valutazione dei costi in biblioteca:
gli standard e la statistica ufficiale

di Paola Geretto
Biblioteca-Servizi all'utenza-Istat

1. Premessa

E' da tempo avvertita al necessità di pervenire alla misurazione e alla valutazione delle performance delle biblioteche, orientate all'attivazione di processi di qualità e di riorientamento della spesa per il miglioramento dei servizi. In particolare l'attenzione alla qualità porta con se l'esigenza di superare la semplice misurazione dei costi per rivolgersi piuttosto a definire i costi in rapporto ai servizi e alla soddisfazione dimostrata dell'utenza[1].

Standard internazionali normano l'uso di svariati indicatori, esigenze amministrative rendono la misurazione il principale elemento di valutazione, istanze di qualità portano ad utilizzare le statistiche come momento privilegiato per il miglioramento del rapporto con l'utenza, con l'attenzione rivolta costantemente al rapporto beni/servizi in relazione all'efficienza/efficacia connessa col prodotto.

Nel contesto della standardizzazione della misurazione va tuttavia fatta una distinzione basilare tra la misurazione nel corso del tempo delle medie di produttività di una singola biblioteca o di una singola tipologia di biblioteche (siano esse pubbliche, universitarie o altro), piuttosto che statistiche generali su biblioteche di varie tipologie, a livello nazionale o internazionale.

In questo veloce excursus cercherò di delineare un quadro delle norme e delle iniziative volte a standardizzare le misurazioni dei costi delle biblioteche, nei loro vari livelli, partendo dagli strumenti che sono stati approntati per misurare le performance della singola biblioteca o tipologia di biblioteche, per giungere alle metodologie che si prefiggono il compito di armonizzare a livello internazionale i metodi di misurazione dei costi, con un universo di riferimento generalizzato a tutte le tipologie di biblioteche, siano essi standard di diritto, di fatto, adottati o meno a livello di statistica ufficiale.

Le linee di tendenza pongono in evidenza l'esigenza di pervenire ad una misurazione che privilegi la valutazione della qualità dei servizi, il livello di soddisfazione dell'utenza, la gamma delle prestazioni in rapporto alla spesa, piuttosto che una mera misurazione contabile fine a se stessa. Tutto ciò comporta un approccio al sistema biblioteca che tenga conto non semplicemente delle esigenze dell'utenza, bensì di un processo di qualità totale integrato.

Una seconda specificazione da farsi consiste nel chiarire che in generale tutti i progetti in atto, siano essi frutto di sperimentazioni tra biblioteche o statistiche ufficiali tengono in considerazione gli standard di diritto, ovvero le norme ISO. Quando si relazionano alle varie tipologie di biblioteche, si riferiscono alle categorie utilizzate dalla norma ISO 2789, quando studiano la singola biblioteca nel suo evolversi nel corso degli anni, hanno l'occhio rivolto alla norma ISO 11620. Pertanto i quadri di riferimento normativo generali, in questo contesto, possono essere considerati, gli standard di diritto ISO 2789 (Statistiche internazionali per le biblioteche[2]) e ISO 11620 (Library performance indicators[3]) e la classificazione per le statistiche culturali dell'UNESCO, che funziona da collante a livello mondiale[4], non solo per la produzione dello Statistical Yearbook, e della connessa banca dati, che a tutt'oggi rappresentano l'unico strumento ufficiale di lettura sinottica mondiale, per quanto concerne l'istruzione e le istituzioni culturali, ivi comprese le biblioteche.

Un secondo livello è rappresentato dagli standard adottati nell'ambito della statistica ufficiale. Ferma restando la mappa di riferimento di cui sopra, per quanto concerne i paesi membri dell'Unione Europea, di recente di è prevenuti alla definizione di un set omogeneo di indicatori, con le risoluzioni del LEG CULTURA, adottato da Eurostat, la commissione statistica dell'Unione Europea.Un discorso diverso va riferito agli Stati Uniti d'America e al Canada che producono proprie statistiche ufficiali.

Un terzo livello, che costituisce, sia uno standard di fatto, come ad esempio le statistiche storicamente prodotte dal Research Libraries Group, sia situazioni sperimentali, anche molto estese, proposte da importanti progetti europei, che hanno coinvolto una molteplicità di istituzioni bibliotecarie, o interessanti interventi esteri o italiani, che nello specifico vanno da iniziative intraprese dal Ministero per i beni culturali e della Ricerca scientifica, piuttosto che da varie amministrazioni regionali particolarmente sensibili, sino agli studi elaborati dall'AIB.

Procedendo dal particolare al generale affronterò dapprima i metodi, dettati dagli standard per la misurazione dei costi delle singole biblioteche e delle biblioteche di una specifica tipologia raffrontate tra loro, quindi i parametri da adottarsi per il raffronto tra varie tipologie di biblioteche.

2. Gli standard di diritto: le norme ISO

E' noto che la norma ISO 11620 si prefigge lo scopo di fornire indicatori di qualità da applicarsi ad una singola biblioteca per verificarne le performance nel corso del tempo, o, in alternativa, consente di comparare analoghe categorie di biblioteche al fine di fornire medie e serie storiche da verificarsi nel corso degli anni. Infatti, gli indicatori prescelti non sempre sono adattabili a tutte le tipologie di biblioteche. Tuttavia, gli indicatori di costo sono, in generale, applicabili a tutti i tipi di biblioteche, per categoria e sono dislocati all'interno delle varie sezioni evidenziando in tal modo la pervaisità della questione costi. La ISO 11620 propone i seguenti indicatori di costo:

ISO 2789 - INDICATORI DI PERFORMANCE IN RAPPORTO AI COSTI

SERVIZI,ATTIVITA', ASPETTI MISURATI

INDICATORI DI PERFORMANCE

APPLICABILITA'

Generali

Costi per utente

Biblioteche di analoga tipologia con medesimo calcolo di spesa

Costi per visitatore

Biblioteche di analoga tipologia con medesimo calcolo di spesa

Prestito

Costi per prestito

Biblioteche di analoga tipologia
Stessa biblioteca nel corso del tempo

Catalogazione

Costi per titolo catalogato

La comparazione tra biblioteche non è possibile

Gli indicatori di costo fanno riferimento alla spesa corrente, definita come il denaro speso per lo staff e le risorse spese e rimpiazzate regolarmente, escludendo le spese in conto capitale quali i nuovi edifici, l'allargamento e la modifica di edifici esistenti e l'equipaggiamento informatico:

ISO 11260 -

CONTENUTI DELLA SPESA CORRENTE PER VOCI DI COSTO

Personale

Salari

 

Tasse, costi sociali

 

Acquisto delle collezioni

   

Amministrativi

   

Manutenzione

Collezioni

 

Edifici

 

D'affitto o di deprezzamento

Edifici

 

Attrezzature

 

Altre spese operative

Luce

 

Riscaldamento

 

In considerazione del fatto che la spesa è calcolata in modi differenti nelle diverse istituzioni, la comparazione tra biblioteche diverse è fattibile solo nel caso in cui il calcolo segua gli stessi principi.

La norma ISO 2789 è nata esplicitamente con finalità di comparazione statistica a livello nazionale e sovra nazionale tra sette tipologie di biblioteche (biblioteche nazionali; biblioteche di istituti di educazione superiore; biblioteche speciali; altre importanti biblioteche non specializzate; biblioteche di pubblica lettura; biblioteche scolastiche; biblioteche itineranti), oltre che come efficace glossario.

ISO 2789 - SPESE

Spese di funzionamento

Impiegati

 

Acquisizioni

 

Altro

Spese primarie, totale (in moneta nazionale)

Aree ed edifici

 

Altro

Una prima indicazione viene fornita dal glossario che nello specifico dei costi individua due lemmi fondamentali: Spese in conto capitale: spese riguardanti l'acquisto o l'incremento di strutture fisse (comprende le spese per aree, nuovi edifici ed estensioni, arredamento, attrezzature, etc.), e Spese per gestione ordinaria: spese sostenute per la gestione di una biblioteca (comprende le spese per il personale calcolate in FTE-suddiviso per categorie di professionalità, a questo proposito è significativa la ripartizione tra personale formato con specifico diploma o laurea e personale senza titoli formali, già indicata dall'UNESCO e recepita dalla norma dal 1991-, l'affitto dei locali, gli acquisti, le legature, etc.). Tuttavia tale partizione, senza dubbio di solida portata, sostanzialmente non consente di verificare i tassi di cambiamento all'interno di un'ottica di innovazione. Per queste ragioni è stata di recente avanzata all'interno della SC8 una proposta di revisione della norma. Lo spazio dedicato alla formazione e all'aggiornamento professionali, piuttosto che la sensibilità rispetto ai nuovi supporti informativi (audio-visual, cd-rom, etc.) o alle strumentazioni informatiche ( comprendenti le spese per computer, network, talecomunicazioni, etc.) non solo risultano più coerenti con le esigenze documentarie odierne, ma aderiscono maggiormente ad un'ottica di biblioteca in evoluzione[5].

3.1 La statistica ufficiale: l'esperienza nell'Unione Europea

Passando ora al secondo livello, quello cioè relativo alla statistica ufficiale questi standard, se pure validi di per se, necessitano di ulteriori integrazioni con strumenti tassonomici già in uso per la misurazione delle spese e del benessere della nazione in generale. Gli strumenti di contabilità nazionale che gli stati si sono dati dal secondo dopo guerra impongono in un'ottica di cooperazione internazionale- quanto meno a livello europeo, se non internazionale- delle classificazioni unanimemente accettate per quanto riguarda la produzione e lo scambio di beni e servizi. A questo riguardo ci sono di fatto due parametri di riferimento, innanzi tutto la classificazione delle attività economiche NACE, Rev. 1[6] che alla Sezione O Altri servizi pubblici, sociali e personali, individua della Divisione 92 Attività ricreative, culturali e sportive, il Gruppo 92.5 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali, all'interno del quale la Classe 92.51 raggruppa Archivi e biblioteche. Tuttatvia, non tutte le attività di servizio prodotte dalle biblioteche possono rientrare in questo generico raggruppamento, così come l'attività di alcune tipologie di biblioteche operano in sezioni o divisioni differenti del NACE, come ad esempio le biblioteche scolastiche: ciò comporta la rissudivisione delle spese e delle entrate del complesso delle biblioteche di una nazione per linee differenziate. In secondo luogo, il nuovo SEC 1995[7] ha innovato radicalmente il trattamento e l'identificazione dei servizi non destinabili alla vendita di tipo individuale: vale a dire i prodotti delle pubbliche amministrazioni e delle istituzioni sociali senza fini di lucro. Il SEC li definisce come trasferimenti di beni e sevizi, in cui si possono inserire quelli biblioteconomici "forniti gratuitamente, o a prezzi non economicamente significativi alle singole famiglie da produttori di beni e servizi non destinabili alla vendita dalle AA.PP." All'interno di questi parametri ha operato il LEG CULTURA un progetto europeo varato per l'armonizzazione le statistiche culturali, che ha visto partecipare tutti gli stati membri dell'Unione, sotto la guida dell'Italia, nello specifico dell'Istat.

I compiti precipui di LEG CULTURA consistevano nell'individuare le metodologie per la rilevazione dei costi, oltre che i principi di armonizzazione metodologica ed i modelli per la rilevazione del tasso di impiego nel settore ed il livello di partecipazione culturale.

Nel documento finale[8], per quanto concerne le biblioteche, il LEG ha accolto le suddivisioni tra le tipologie di biblioteche esplicitate dalla norma ISO 2789, pur evidenziando come nel contesto europeo dette categorie si scontrino con realtà nazionali quali ad esempio la Finlandia, la Svezia e la Danimarca in cui le biblioteche nazionali svolgono anche funzioni di biblioteche universitarie, oppure ancora la Svezia in cui molte biblioteche pubbliche hanno il ruolo anche di biblioteche scolastiche. Al di la delle differenziazioni è stata creata una tabella di concordanze con NACE, consentendo in questo modo l' armonizzazione ed il riuso di dati in precedenza rilevati:

ATTIBUTI LEG CULTURA
(Task 1 Methodology)

RAFFRONTO CON LE CATEGORIE NACE

Conservation and reading libraries

Part. 92,51

Libraries and archives activities

Event organization and awareness raising activities

Part. 91.33

Activities of other membership organizations n.e.c.

Educational activities

Part. 80.30

Higher education

 

Part. 80.42

Adult and other education n.e.c.

I principali obiettivi del LEG in materia di spesa possono essere riassunti come segue:

- armonizzare i dati relativi alla spesa governativa in accordo con le classificazioni economiche in uso;
- armonizzare i dati della spesa delle istituzioni, spesa ripartita all'interno delle citate quatto sotto classi di NACE;
- armonizzare i dati sulla spesa privata, con l'intento di intraprendere una ricerca sulla possibilità da parte di Eurostat di ottenere i dati in oggetto da parte di tutti gli stati membri;
- sviluppo degli indicatori, partendo dai dati esistenti per arrivare agli indicatori necessari alla conoscenza dei costi.

Secondo il LEG riguardo alla spesa di beni e servizi in materia di biblioteche, i soggetti coinvolti possono essere pubblici o privati, governativi, istituzioni, imprese o fondazioni, non esiste distinzione, poiché dal pubblico provengono i finanziamenti, ma dal privato possono pervenire sponsorizzazioni o come nel caso delle fondazioni autofinanziamenti o finanziamenti misti. Gli attori ed il processo possono essere rappresentati in uno schema teorico che rappresenta le relazioni reciproche, rispetto alle quali un numero concentrato di quesiti possono rappresentare il panorama, con la risposta ad informazioni di tipo se il finanziamenti sono governativi e/o istituzionali, e/o provenienti da privati:

Schema spesa delle biblioteche 

La spesa è individuata rispetto ad un'articolazione su quattro livelli territoriali, che contribuiscono al sostentamento delle biblioteche, dal governo centrale alle singole unità amministrative territoriali, con l'obiettivo principale di eliminare duplicazioni di spese, con l'obiettivo di conoscere la spesa netta per ogni livello di amministrazione pubblica. I dati di spesa consistono innanzi tutto sul totale della spesa corrente e delle entrate, oltre al totale degli investimenti in conto capitale, senza specifica distinzione tra i trasferimenti governativi e una spesa diretta delle istituzioni. In una fase successiva possono essere presi in considerazione transazione tra soggetti diversi che non siano gli organismi pubblici.

Sulla base di questo impianto è stata individuata una matrice di base per le spese governative e per quelle relative ai dati della singola biblioteca.

MATRICE DI BASE PER I DATI DI SPESA GOVERNATIVI

Biblioteche

Entrate e spese correnti

Spese in conto capitale

Entrate

Spese

Nazionali

     

Pubbliche

     

Scientifiche e universitarie

     

Scolastiche

     

Specializzate

     

Altre maggiori biblioteche

     

MATRICE DEI DATI FINANZIARI

Entrate correnti

Spese correnti

Turnover

Acquisto di beni e servizi

Finanziamenti governativi

Costo del lavoro

Finanziamenti da altre fonti

Altri costi operativi

Spese in conto capitale

Dati generali

Impiegati

3.2 La statistica ufficiale: l'esperienza nel Nord America

Nell'ambito della statistica ufficiale occidentale si connotano di rilievo, per storia o innovazione, le esperienze Nord americane[9].

Statistics Canada ha avviato, nel 1995, un National Core Library Statistics Program, durante il quale sono stati rilevati i dati statistici relativi alle biblioteche canadesi, con la collaborazione della National Library of Canada, con il supporto l'associazione dei bibliotecari (CLA) e di altre associazioni pubbliche e private che a vario titolo sono responsabili o afferenti alle biblioteche. L'indagine comprendeva tutte le tipologie di biblioteche (con riferimento alla norma ISO 2789) presenti nel paese, con esclusione delle biblioteche scolastiche. Il questionario, perfezionato nel corso degli anni, ha visto il suo ultimo utilizzo nel 2000, anno in cui sono stati pubblicati i dati relativi al 1996[10]. L'indagine, interessante per i quesiti sulla qualità dei servizi e sull'utilizzo delle nuove tecnologie, riserva una sezione ai costi, visti soprattutto nell'ottica di servizio sociale. Infatti nell'introduzione metodologica ed all'interno nell'analisi statistica viene rilevato come l'utilizzo delle biblioteche, in rapporto ad altri servizi culturali, educativi e sanitari, sia meno oneroso. Si riportano, di seguito, i quesiti relativi alle spese, che sono stati comunque incrociati con altri dati e commentati nell'ambito della prefazione al volume.

STATISTICS CANADA - National core library statistics program

C. Expenditurese

Personale

Collezionis

Altre spese di gestione

Spese in conto capitale

Nel panorama della statistica ufficiale sino ad ora delineato, non può mancare un accenno alle esperienze degli Stati Uniti.L'U. S. Department of Education.National Center for Education Statistics[11], è una Commissione federale per lo studio delle biblioteche e dei servizi di scienze dell'informazione, che svolge indagini annuali sulle biblioteche federali di 50 Stati e del distretto di Columbia, sulla base dei dati fiscali, per quanto concerne i costi[12]. Anche i questo caso i dati sono raccolti in collaborazione con le Biblioteche statali (STLA) e con Centri nazionali per le statistiche sull'istruzione (NCES) ed eccezionalmente la maggior parte dei quesiti ha avuto un tasso di risposta corrispondente al 100%. L'indagine colleziona dati sulle biblioteche statali, o governative.Gli indicatori di spesa occupano le sezioni J e K del questionario, precedute da una dettagliata sezione relativa al personale "Part I - Staff", che non è volta a rilevare i costi delle risorse umane, quanto piuttosto a definire il livello di professionalità, il settore di impiego all'interno della biblioteca, la specializzazione rispetto a particolari tipi di utenza o in relazione a sezioni specializzate e, dato del tutto inconsueto, indicazioni rispetto alla presenza di bibliotecari appartenenti a minoranze etniche o razziali (Nativi Indiani d'America o dell'Alaska, Asiatici o delle isole del Pacifico, etc.). Dalla Parte J alla parte M trovano sede i dati finanziari veri e propri in cui sono collezionate sia le entrate che le uscite:

STLA Survey - Parte J - INCOME

Matrice degli introiti

Entrate federali

Ammontare

Servizi delle biblioteche e tecnologie

 

Altre entrate federali (specificare i programmi e i titoli)

 

Entrate statali ed altre

 

Sovvenzioni statali alle biblioteche

 

Altre entrate statali

 

Altre entrate

 
   

TOTALE ENTRATE

 

STLA Survey - Parti K-M - Expenditures

Matrice delle spese

Spese di gestione

Federal

State

Other

Personale

     

Benefits

     

Spese totali per lo staff

     

Altre spese di gestione

     

Assistenza finanziaria ai sitemi bibliotecari

     

Biblioteche pubbliche individuali

     

Sistemi di biblioteche pubbliche

     

Sistemi di più biblioteche

     

Singole agenzie

     

Edifici

     

Altra assistenza

     

Altre spese

     

Spese in conto capitale

     

Altre spese

     

Tipi di spesa

     

Servizi statali

     

Grants

     

Amministrazione

     

Uso della spesa

     

Electonic Network ng/Elettronic Access

     

Servizi a persone con difficoltà ad usare una biblioteca

     

Servizi ai bambini poveri

     

Amministrazione

     

Spese di gestion associate

     

Altre spese di gestione

     

Spese in conto capitale

     

Per quanto invece concerne le biblioteche universitarie, annualmente viene pubblicata una statistica, sempre a cura dell'.U. S. Department of Education a cui collabora all'associazione dei bibliotecari (ALA) e delle Biblioteche universitarie (ARL)[13]. La parte relativa alle spese si riferisce all'anno fiscale in oggetto, ed comprende per quanto concerne le entrate non solo il bilancio corrente dell'anno, ma anche donazioni, introiti da progetti di ricerca o altro. Sono invece escluse le spese per la manutenzione degli immobili o l'acquisizione di nuovi edifici.

Academic Libraries - Part C - Library operatine Expenditures, Fiscal Year ...

Matrice delle spese

Categorie

Cifra (in dollari)

Personale (esclusi i fringe benefits)

 

Altro staff retribuito

 

Student Assistants

 

Risorse informative: libri, periodici ed altro materiale a stampa (esclusi i periodici correnti e le microforme)

 

Periodici correnti (escluse le microforme, i materiali audiovisivi e materiali elettronici)

 

Microforme (include le serie correnti)

 

Materiali audiovisivi (include le serie correnti)

 

Computer files e servizi di ricerca

 

Trasmissione di documenti e prestito interbibliotecario

 

Altro

 

Conservazione

 

Mobili ed attrezzature (escluse le spese per computer)

 

Computer HW e SW (compresa la manutenzione)

 

Bibliographic Utilities, Networks and Consorzi

 

Tutte le altre spese di gestione

 

Spese di gestione totali

 

Fringe Benefits

 

Per quanto concerne le biblioteche pubbliche, negli Stati Uniti, l'indagine viene condotta dal 1989 e attualmente coinvolge circa 9.000 biblioteche, con un tasso di risposta pari al 98,2 %[14]. I dati finanziari sono relativi alle entrate, per circa l'80 % provenienti da finanziamenti locali e per quasi il 10 % da donazioni e lasciti, mentre la parte più rilevante della spesa è dovuta ai costi dello staff, all'incremento delle collezioni è dedicato solo il 15 %. Il 38 % delle biblioteche pubbliche ha operato con una spesa inferiore a $ 50.000, e nel complesso la spesa pro capite per la popolazione di riferimento oscilla tra $ 9.42 e $ 38.19. Per quanto concerne il personale viene rilevato il numero totale del personale pagato in full-time equivalent (FTE) ed, all'interno dello stesso, i bibliotecari dotati di titolo di studio specifico, riconosciuto dall'ALA ed altro personale, non bibliotecario, in possesso di un titolo riconosciuto dall'ALA. Per quanto concerne le entrate sono individuate sulla base della fonte di provenienza: federale, statale, locale, o altro, ovvero donazioni, lasciti, etc., le spese sono invece calcolate rispetto a tre raggruppamenti principali: spese per il personale, spese per l'incremento delle collezioni, altre spese, sulla base di una matrice che individua alcune principali categorie di spesa in rapporto alla popolazione da servire.

Inoltre, sempre dal U.S. Department of Education è stata prodotta una interessante guida per la misurazione dei costi delle biblioteche pubbliche[15] al fine della comparazione sul territorio di due o più biblioteche simili tra loro per dimensione e popolazione da servire. I dati relativi alla comparazione sono stati scelti sulla base dell'esperienza decennale compiuta in occasione delle rilevazioni dei dati relativi alle biblioteche pubbliche. I gruppi di equivalenza sono dati dalla popolazione da servire suddivisa in categorie (che vanno da meno di 1.000 abitanti ad oltre 1.000 000 di abitabti) e della spesa globale per il funzionamento (meno di $ 10.000 fino a $. 5. 000 000 o più). A queste due categorie, su proposta dell'ALA, sono stati affiancati ulteriori criteri di comparabilità. Cinque variabili di input: numero di ore di apertura per anno, numero totale di bibliotecari, numero di bibliotecari in possesso di specifico titolo di studio accreditato presso l'ALA, numero totale di iscrizioni e numero totale di libri e di periodici. Sono inoltre state individuate sette variabili di output: numero di visitatori, programmi per i bambini e ragazzi, circolazione dei libri per ragazzi, prestito interbibliotecario fornito, transazioni di reference e il numero di circolazione pro capite.

Gli indicatori proposti dall'ALA vengono incrociati con la spesa totale annua e la popolazione per compiere una comparazione tra due o più biblioteche simili.

Public Libraries - Service Performance of Peer Groups

Matrice base

Popolazione
da servire

Totale delle spese per anno finanziario
In dollari

Meno di 1.000

Meno di10.000

10.000-49.999

50.000-99.999

100.000-199.999

200.000-399.999

400.000-699.999

700.000-999.999

1.000000-4.999999

5.000000 o più

1.000-2.499

                 

2.500-4.999

                 

5.000-9.999

                 

10.000-24.999

                 

25.000-49.999

                 

50.000-99.999

                 

100.000-249.999

                 

250.000-499.999

                 

500.000-999.999

                 

1.000 000 o più

                 

Con questa matrice base si incrociano gli indicatori di input e di output.

Public Libraries - Service Performance of Peer Groups

Matrice delle spese

Popolazione di riferimento

Spesa totale annua

Undici sub categorie di popolazione
(come da matrice base)

Otto sub categorie di spesa
(come da matrice base)

Numero di biblioteche incluse in ogni gruppo comparativo

 

Numero di visitatori

 

Numero medio di ore di apertura annuo

 

Numero totale di bibliotecari

 

Numero di bibliotecari in possesso di specifico titolo di studio accreditato presso l'ALA

 

Numero di iscrizioni

 

Numero di libri e di periodici

 

Numero di programmi per i bambini e ragazzi

 

Numero dei libri per ragazzi circolati

 

Numero di volumi forniti in prestito interbibliotecario

 

Numero di volumi ricevuti in prestito interbibliotecario

 

Numero di transazioni di reference

 

Numero di circolazione pro capite

 

4.1 Progetti pilota ed esperienze professionali

Per lo più sostenute dall'Unione Europea, nel corso dell'ultimo decennio sono state svolte una serie di sperimentazioni volte per lo più ad individuare una serie di indicatori che mettessero meglio a fuoco i servizi erogati dalle biblioteche nei loro vari livelli, con specifica attenzione all'output proveniente da statistiche fornite in modo automatizzato dai sistemi gestionali in uso presso le varie biblioteche. Le relazioni tra costi/efficienza/efficacia sono state indagate in modo approfondito, al fine di ottenere una batteria di indicatori che rappresentassero al meglio il livello di qualità dei servizi offerti dalle singole strutture, così come è stato studiato il problema della sostenibilità delle rilevazioni, nel rapporto costi/benefici di conoscenza. E' stata inoltre analizzata con particolare riguardo la parte relativa ai costi delle biblioteche.

Tra i vari progetti come DECIDE[16], EQLIPSE[17], MINSTREL[18], DECIMAL[19], CAMILE[20], EQINOX[21], LIBECOM 2000[22] è un progetto, varato dalla DG XIII della Commissione dell'Unione Europea, che ha coinvolto non solo le biblioteche dell'Unione, ma anche quelle dei paesi in via di transizione, proponendo per la prima volta dati relativi alle biblioteche dell'ex-Unione Sovietica e del così definito blocco dei Paesi socialisti. Nell'essenziale questionario, larga parte dei quesiti è stata rivolta all'aspetto finanziario, organizzato secondo la classica ripartizione tra entrate, uscite e spese in conto capitale, rispetto alle quali si nota la voce "Spese per le acquisizioni", collocata tradizionalmente nell'ambito delle spese correnti:

LIBECON 2000

Indicatori economici

Spese correnti

Personale

Costi operativi

Nuovi edifici, manutenzione

Collezioni

Prestiti finanziari

Miscellanea

Entrate

Finanziamenti governativi e municipali

Quote e costi

Altre entrate

Spese in conto capitale

Nuovi edifici, attrezzature

Acquisizioni delle collezioni

Altre spese in conto capitale

Nel contesto delle esperienze svolte dalle biblioteche universitarie, il Research Libraries Group costituisce un punto di riferimento, sia per quanto concerne la qualità dei servizi erogati, sia per la prassi, ormai storicamente sedimentata di rilevazione di dati statistici al fine di migliorare e standardizzare le performance dell'intero gruppo di biblioteche[23].

Research Libraries Group
Indicatori di spese correnti

Collezioni
Monografie
Seriali correnti
Altri tipi di materiale (es. microforme)
Miscellanea
Rilegature
Personale
Staff professionale
Staff di supporto
Studenti
Altre spese operative
Totale delle spese correnti


All'interno di un processo di evoluzione e di innovazione, nel segno della continuità, da parte delle università americane pervengono nuove iniziative, che conservando la base storica degli indicatori di cui sopra, aprono prospettive di indagine sulla qualità e sulle biblioteche ibride o digitali.

SERVQUAL[24] è un progetto di ricerca, attivato dalla Texas A&M University e dalla ARL per valutare la qualità dei servizi nelle biblioteche universitarie utilizzando, quale strumenti SERVQUAL. Nella primavera del 2000, tredici università sono state invitate a proporre il questionario, via posta elettronica agli studenti. L'indagine pilota, intende valutare l'efficacia della raccolta dei dati via web e testare il questionario quale fonte utile per la misurazione della qualità dei servizi. Come in parte è stato illustrato nella tabella di cui sopra, le biblioteche afferenti ad ARL sono valutate sulla base di cinque indicatori: totale delle spese correnti, spese per lo staff, totale dei periodici in corso, totale dei volumi di nuova accessione, totale dei volumi forniti, questo progetto intende invece misurare la percezione degli utenti, oltre che collezionare le best practices all'interno delle biblioteche universitarie. Sono stati identificati quattro principi fondamentali relativi alla distribuzione dei servizi bibliotecari, nelle biblioteche universitarie:

Dal dicembre 1999 ARL, sulla scorta dell'esperienza compiuta da SERVQUAL ha lanciato un nuovo progetto evolutivo, rispetto al precedente, a cui hanno aderito 30 università: LibQUAL+[25]

L'ARL, nel corso del 2000, ha inoltre messo a punto un set di indicatori e linee guida per la rilevazione dei costi di gestione[26], di cui si fornisce una sintesi:

ARL - Library Related Corst Drivers

Indicatori di costo per biblioteche universitarie

Servizi al pubblico

·       Inforation Literacy

·       Circulazione

·       Faculty liaison work

·       Electronic reserves

·       Costo di spedizione di servizi elettronici

·       Servizi di reference

·       Servizi ad Just in time vs, just in case

Servizi tecnici

·       Controllo dei periodici

·       Catalogazione

·       Acquisizioni

·       Periodici - ownership vs. Access (use studies)

Risorse umane

·       Gestione del personale

·       Formazione ed aggiornamento professionali

·       Uso dell'e-mail e della comunicaizone in generale

Facility/Automazione

·       URL and costruzione, manutenzione pagine web

·       Edifici - costi per spazio/depositi, fisici ed elettronici

·       Amministrazione di sistemi

ARL- Criteria to Consider When Selecting Cost Drivers

Criteri di selezione degli indicatori

Criteria Requiring Community Feedback

·       What areas are of interest to the institution/faculty/provost/President

·       Is there a community of interest?

Criteria Requiring Internal Library Data

·       Is it tconsiderated staff intensive?

·       Is it a well-established traditional function with potential for dramatic change?

·       Can it be defined precisely?

·       Are there agreed-upon outcomes?

·       Are existing costs clearly identified?

·       Is it a specific functional area with explicit performance factors?

·       With conbined efforts, will resources be maximized and/or costs minimized?

·       Can it could be done in a reasonable period of time?

·       Is it an area in which tenical advances are moving rapidly and could have impact?

Criteria Requiring External Data

·       Is there competition?

·       What are the best pratices for data gathering and analysis?

Per quanto concerne, invece, la pratica del benchmarking sono stati presentati alcuni interessanti interventi in occasione della 3rd Northumbria International Conference on Performance Measurement in Libraries & Information Services, 1999-08-27, in cui sono state presentate alcune esperienze di benchmarking applicato alle biblioteche universitarie. Una relativa al progetto SCONUL[27] avviato in Gran Bretagna, presentata da Stephen Town, l'altra che ha coinvolto 13 università olandesi all'interno del quale una sezione è stata dedicata ai fattori economici relativi alle risorse finanziarie ed umane con particolare riguardo alla spesa per i supporti elettronici in rapporto alla spesa totale per le acquisizioni relative a tutte le discipline. Nell'ambito dei fattori finanziari, è stata abbandonata l'idea di inserire i costi in contro capitale per gli edifici, privilegiando invece gli aspetti relativi al personale ed alle acquisizioni, suddivise in tre categorie: pubblicazioni elettroniche, a stampa, e ibride, mentre non sono stati presi in considerazione gli articoli scaricati dal web, per la difficoltà di gestire tale indicatore. In ambedue le situazioni sono stati affiancati manuali d'uso e questionari relativi alla soddisfazione dell'utenza e al personale.

Ovviamente, oltre alle linee guida per le biblioteche pubbliche sopra esposte, negli Stati Uniti sono stati avviati altri progetti tra cui DOE, illustrato da D, Jue, C. Koontz, K. Lance applicato alle biblioteche pubbliche al fine di monitorare l'assistenza fornita dalla biblioteche, l'uso dei documenti forniti, sempre in relazione ai costi[28].

5. Osservazioni finali

Nel corso dell'excursus presentato, sono state scelte solo alcune esperienze in materia di rilevazione di costi, con l'attenzione rivolta ad alcuni criteri di base:

- Gli indicatori proposti sono strettamente connessi con la rilevazione dei dati economici, questo vale a dire che implicitamente non sono esclusi, bensì richiesti gli incroci con altri dati, in assenza dei quali risulta impossibile pervenire ad una valutazione quantitativa, ma sopra tutto qualitativa.

-la storicità dell'esperienza, la sostenibilità degli indicatori prescelti e la continuità delle serie storiche;

-l'innovazione apportata da specifici indicatori o metodologia adottate;

-l'estensione del progetto in termini territoriali e temporali.

Naturalmente, alcuni progetti anche se fortemente innovativi sono stati esclusi poiché non inerenti alle problematiche relative ai costi e al rapporto spese/qualità dei servizi/efficienza/efficacia.

Appare evidente come la tendenza, sul piano internazionale, sia di individuare non solo i costi, ma di raffrontarli in modo dinamico con i servizi erogati, in relazione alla varie tipologie di biblioteche oggetto dell'indagine.

La problematica inerente la qualità è presente in modo sensibile, sia nell'analisi dei servizi di una singola biblioteca, sia nei processi di benchmarking, che offrono set di indicatori per la comparabilità di gruppi omogenei di biblioteche, al fine di migliorare il prodotto individuale, con l'attenzione rivolta al processo di qualità totale.

Inoltre sono sempre più presenti indicatori relativi a prodotti/processi tipici delle biblioteche ibride e/o digitali, soprattutto per quanto concerne le collezioni ed il prestito interbibliotecario.

Infine, nella individuazione degli indicatori è rivolta una notevole attenzione ai costi di rilevazione, vale a dire alla sostenibilità degli stessi e alla loro affidabilità, con una scelta tendenziale di coniugare dati oggettivi (numeri, costi, operazioni svolte) con dati percettivi (soddisfazione dell'utenza, rilevata attraverso questionari ad hoc o interviste).



[1] Per un panorama internazionale aggiornato sul dibattito intorno alla statistiche sulle biblioteche, oltre alle sessioni dei congressi dell'IFLA a ciò appositamente dedicate (www.ifla.org) , si vedano gli atti delle note biennali conferenze Nothumbria International Conference on Performance Measurement in Libraries & Services, giunte nel 2001 alla 4° edizione.
[2]Uni En ISO2789, settembre 1996, versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO 2789, ed. dicembre 1994; in via di revisione, stage ufficiale 90.92 "International Standard to be revised" datato 1997.10.13, per maggiori informazioni www.iso.ch/projects/stage.html.
[3] Pubblicata il 9 aprile 1998, stage ufficiale 60.60, per maggiori informazioni rivolgersi all'indirizzo elettronico di nota 2.
[4] La Società delle Nazioni sin dagli anni '20 del Novecento ha svolto un ruolo fondamentale per la standardizzazione delle statistiche culturali, promuovendo un piano mondiale di "Statistiche intellettuali", in cui erano comprese anche le biblioteche, messo a punto in collaborazione con l'International Statistical Institute. Le Nazioni Unite, fondate nel 1945, hanno portato avanti in questo campo l'opera della Società delle Nazioni. Per maggiori riferimenti si veda:Société del Nationas, Catalogne spécial de publications sélectionnées: économique, financières et autrese, 1944 ;Legue of Nations, Catalogue of Publications : 1920-1935, Geneva ; Publication Department, 1935 ;United Nations, Image and Reality, DPI/ 1288, March 1993 ;United Nations, A Brief Guide, ST/LIB/34/Rev. 2., 1994. Per quanto concerne l'Italia, nel corso degli anni '20 del Novecento, sotto gli auspici di una commissione mista costituita dai rappresentanti dell'International Statistical Institute (ISI) e dell'Istituto internazionale di cooperazione intellettuale, sotto le raccomandazioni della Società delle Nazioni, è stata avviata un'indagine che ha portato alla pubblicazione del volumeIstat, Statistica di alcune manifestazioni culturali italiane nel periodo 1926-30: Biblioteche, archivi, proprietà intellettuale, musei e collezioni d'arte, cinematografia, radiofonia, professioni liberali, in "Annali di statistica", serie VI, 15 (1933), per le biblioteche pp. 1-31 e nell'appendice, Tavole, pp. 119-132.
[5] Per un'analisi dettagliata del problema si veda l'intervento diR. Poll, Statistics for the hybrid library:the revision of ISO 2789, in 66th Council and General Conference dell'IFLA, Jerusalem, Israel, 13-18 August,[ 2000], www.ifla,org.
[6]Eurostat, NACE, Rev. 1: classificazione statistica delle attività economiche della Comunità europea, Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni della Comunità europea, 1996. Si tratta di una revisione della "Nomenclatura generale delle attività economiche nelle Comunità europee", nota con l'acronimo di NACE, e pubblicata originariamente da Eurostat nel 1970. Quest'ultima non aveva base giuridica, mentre l'edizione del 1996 forma oggetto di legislazione a livello di Unione europea (regolamento CEE del Consiglio3037/90 e successive modifiche) che impone tale classificazione a tutti gli Stati membri, ma che attualmente è adottata anche da quasi tutti i paesi dell'EFTA e da molti paesi dell'Europa centrale ed orientale. La finalità principale è ovviamente quella di consentire un interscambio di informazioni economiche sulla base di categorie comuni.
[7]Eurostat, Sistema europeo dei conti: SEC 1995, Lussemburgo ; Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 1996. la peculiarità del nuovo sistema, nato come revisione della precedente versione del 1979, è di consentire una conoscenza più completa ed approfondita delle strutture economiche e finanziarie degli stati membri dell'Unione e delle loro regioni. Anche il SEC 1995, poggia su basi giuridiche poiché è stato adottato sotto forma di regolamento del Consiglio nel giugno 1996.
[8]Leg, Cultural statistics in the EU: final report, preprint, october 1999.
[9] Per un collegamento web alle Organizzazioni Internazionali e agli Istituti nazionali di statistica il sito www@istat.it ha una sezione "La statistica sul web" in cui si possono trovare i siti di interesse, che contengono in larga parte i documenti a testo pieno citati.
[10]Statistics Canada, National Core Library Statistics Program: Statistical Report 1996: Cultural and Economic Impact on Canadian Society of Public, Academic, and Special Libraries, by Alvin M. Schrader and Michael R. Brundin, July 1999.Appare inoltre interessante l'attenzione che Statistics Canada rivolge alle biblioteche: nel catalogo on-line consultabile al sito www.statcan.ca si possono trovare molteplici titoli di pubblicazioni che riportano dati sulle biblioteche e sulla lettura.
[11] Per informazioni, questionari, metodologia e statistiche a full text, si veda: http://nces.ed.gov.
[12]U. S. Department of Education. Office of Educational Research and Improvement, State Library Agency Survey: Fiscal Year1997. NCES 2000375, September 2000.
[13]U. S. Department of Education. Office of Educational Research and Improvement, Academic libraries: Fiscal Year 1997. NCES2000326, Jenuary 2000.
[14]U.S. Department of Education. Office of Education Research and Improvement, Public Libraries in the United States: Fiscal Year 1996. Adrienne Chute, Elaine Kroe, NCES 99-306, February 1999.
[15]U.S. Department of Education. Office of Education Research and Improvement, How Does Your Public Library Compare? Service Performance of Peer Groups.Keri Bassman et alii, NCES 98-310, September 1998, Statistics in Brief.
[16] Decision Support Models: a Decision Support System for European Academic and Public Libraries: http://www.efc.co.uk/CDA/DECIDE.html.
[17]Evaluation and Quality in Liberary Performance: System fpr Europe: http://www.mmu.ac.uk/h-ss/cerlim/projects/eqlipse.htm-
[18]Management Information Software Tool - Research Libraries: http://www.dmu.ac.uk/tildecamile/Minstrel.htm.
[19]Decision making in Libraries: decision research fpr the development of integrated library systems:http://www.mmu.ac.uk/h-ss/dic/research/decimal.htm.
[20]Concerted Action on Management Information for Libraries in Europe: http;//www.staff.dmu.ac.uk/tildecamile/dss.htm.
[21]Library Performance Measurement and Qualità Managenet System:http://equinox.dcu.ie.
[22] Per maggiori infromazioni e dati si veda www.libecon2000.org.
[23] Oltre alle pubblicazioni su supporto cartaceo è stato allestito un data base contenente le statistiche relative al Gruppo, con serie storiche. Per maggiori informazioni consultare l'indirizzo www.rlg.org.
[24]C. Cook, V. Coleman. F. Health,SERVQUAL: a clinet-based approach to developing performance indicators' in Department of Information and LibraryManagement, in Proceeding of the 3rd Northumbria Conference on Performance Measurement in Libraries and Information Sciences, 27-31 August 1999, Newcastle upon Tyne: Information North, pp. 211-218, eC. Cook, F. Health, B. Thompson, A New Culture of Assessment: Preliminary Report on the ARL SERVQUAL Survey, in 66th IFLA Council and General Conference, Jerusalem. Israel, 13-18 August [2000],www.ifla.org.
[25]C, Cook, F. Heath, The ARL "LibQUAL+" Pilot Project: an Apdate, in "ARL Bimanthly Report", 211,C, Cook, F. Heath, LibQUAL+: One Intrument in the New Measures Toolbox. ARL 212, www.arl.org.
[26]Arl, Investigation of Cost Drivers, Time and Cost Study Center & Task, Tecnical Services Cost Study, presenti al seguente indirizzo: http://www.arl.org/stats/newmeas. Si veda anche la proposta dellaVanderbilt University Library, Thecnical (and Related) Services: Time and Cost Study 2000/2001, all'indirizzo: http://staffweb.library.vanderbilt.edu/admin/CostStudy.
[27] Per maggiori informazioni: http://www.sconul.ac.uk/about.htm.
[28] Per maggiori informazioni http://www.geolib.org.


Copyright AIB, 2000-02-03, ultimo aggiornamento 2000-03-09 a cura di Marcello Busato
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