"10. Seminario Angela Vinay"
L'AUTOMAZIONE DELLE BIBLIOTECHE NEL VENETO:
tra gli anni '90 e il nuovo millennio
di Anna Francesca Valcanover
Mentre in Fondazione Querini aveva luogo, in una sala al terzo piano, la decima edizione del Seminario Vinay, nelle sale accanto s'accattivavano l'attenzione dei partecipanti i pannelli illustrativi di alcune biblioteche venete. Distintesi dal 1989 per il rinnovo dei locali o per il trasferimento in sedi più agevoli ed obbedienti ai più moderni canoni d'uso (con interventi in progetto, in corso od attuati) le Biblioteche civiche di Mestre, di Montebelluna nel trevigiano, di Cerea e Malcesine nel veronese, di Piove di Sacco ed Abano Terme nel padovano e la Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia a Venezia hanno fornito una significativa documentazione, anche fotografica, in materia di planimetrie, arredi interni, servizi, attività culturali.
Se la monumentalità architettonica ha posto in risalto strutture quali la Civica di Abano Terme progettata da Paolo Portoghesi e se interventi di architetti di fama internazionale quali Mario Botta hanno dirottato la curiosità sulla Querini, nondimeno un'ampia e varia panoramica è stata offerta da parte di tutte le biblioteche partecipanti all'esposizione. Sono ricorse numerose infatti le informazioni su spazi dedicati, oltre alla consultazione tradizionale, al catalogo on-line ed al servizio di reference; sul prestito automatizzato; sull'uso degli audiovisivi, che interessano non solo gli adulti ma anche le sezioni ragazzi e di cultura locale; sulle ludoteche; sulle emeroteche. Nell'insieme è risultato che la biblioteca di Cerea si distingue per l'orario di apertura dalle 9 alle 18,30 da lunedì a venerdì; nella nuova sede della biblioteca di Malcesine la sala di lettura lascia spazio a conferenze e mostre; fiore all'occhiello della comunale di Piove di Sacco è la vicina sede inaugurata nell'ottobre del 1998, ideale contenitore del fondo "Diego Valeri", oltre che funzionale divisorio fra utenza giovanile ed utenza adulta.
Un altro spazio espositivo è stato dedicato ai "Nuovi bibliotecari per il Veneto", con l'illustrazione di alcuni percorsi formativi per bibliotecari realizzati in questi anni nella nostra regione (per esempio a Rovigo, presso l'Accademia dei Concordi, presente al Seminario, ed a Venezia, in Querini) con la collaborazione di Enti pubblici e privati, dalla Regione alla Provincia ed alla Codess, anch'esse presenti alle due giornate Vinay con i loro affissi. Come la sezione riservata alle biblioteche, anche quella riservata ai bibliotecari non ha avuto pretese di esaustività, ma ha inteso proporre alcuni esempi significativi dei "lavori in corso" per lo sviluppo dell'attività bibliotecaria nel Veneto.
Di due tesi di gruppo elaborate a conclusione del corso tenutosi in Querini dal 1996 al 1998 è stata fornita una traccia su altrettanti pannelli. Su quello dedicato alla "Biblioteca di pubblica lettura e multimedialità" è stato presentato il sondaggio eseguito su un gruppo di biblioteche situate nella provincia di Venezia (fra Mestre e Fossalta di Portogruaro) che ha posto in luce i problemi gestionali delle nuove tecnologie e la rivisitazione della figura del bibliotecario intermediario tra utente ed informazione in rete. La questione che riguarda lo scarto ha invece occupato il centro del pannello dal titolo "La gestione delle collezioni nella biblioteca di base", vero e proprio fornitore di criteri e suggerimenti, all'interno di un'ottica manageriale che sempre più sembra destinata a coinvolgere anche il mondo delle biblioteche.