"10. Seminario Angela Vinay"
L'AUTOMAZIONE DELLE BIBLIOTECHE NEL VENETO:
tra gli anni '90 e il nuovo millennio
di Chiara Rabitti
responsabile della Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia
Non c'è stato un Seminario Vinay nel 1998. L'opportunità di disporre di spazi adeguati e di non sovrapporsi ad altri importanti appuntamenti di fine anno ha suggerito infatti di spostare la data di questa edizione da dicembre a gennaio, ed eccoci quindi già nel 1999.
Dopo la temporanea uscita del 1997, ai Giardini di Castello per il I Salone dei Beni Culturali, quest'anno il Seminario è tornato a casa, tra le mura familiari e rassicuranti di Palazzo Querini Stampalia dove è nato dieci anni fa (quando ancora viveva Angela Vinay) con quel titolo ormai vistosamente datato "L'automazione delle biblioteche nel Veneto" che oggi ancora conserva più per tradizione che per reale corrispondenza ai propri contenuti. Infatti non solo di automazione vi si parla, né solo di Veneto, anche se è partendo da questi temi che la discussione si sviluppa per ampliare di volta in volta i suoi orizzonti in direzioni diverse; in realtà meglio ne caratterizza lo spirito generale la dedica (dal 1990) ad Angela Vinay, che legò strettamente l'automazione alla cooperazione, mentre il taglio specifico meglio è spiegato dal sottotitolo proprio di ciascuna edizione.
Il sottotitolo di quest'anno "dagli anni '90 al nuovo millennio", pur richiamando il decennale del Seminario, ha inteso proiettarsi in avanti, portando la riflessione su due temi particolarmente importanti per lo sviluppo futuro del nostro lavoro: la biblioteca come infrastruttura e la cooperazione nell'era digitale.
Al primo tema, dopo una breve bilancio di questi dieci anni, è stata dedicata la giornata di venerdì, trasformando i rituali interventi di apertura delle autorità in vere e proprie relazioni sul contesto istituzionale, a livello cittadino, regionale e nazionale, in cui va ad inserirsi l'infrastruttura bibliotecaria. Ne hanno parlato Giovanni Castellani, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Maurizio Rispoli, rettore dell'Università Ca'Foscari di Venezia, Lia Artico del Servizio Beni librari e archivistici della Regione Veneto (in sostituzione dell'infortunato Angelo Tabaro, dirigente della Direzione regionale cultura e informazione), Mara Rumiz, assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Venezia, Nicoletta Comar , assessore alla Cultura della Provincia di Belluno, Claudio Franzoso, assessore alla Cultura e al Teatro del Comune di Adria; ha concluso i lavori della mattinata Alessandro Bertoni, che sostituiva l'influenzato presidente Giovanni Capodaglio; l'influenza ha pure impedito la prevista partecipazione di Anna Luisa Furlan, Assessore ai Beni Culturali della Provincia di Venezia, che ha tuttavia tempestivamente trasmesso il testo del suo intervento per la distribuzione ai presenti.
Sempre sul tema della biblioteca come infrastruttura, nel pomeriggio le relazioni di Bruno Bernardi, Andrea Colasio , Giorgio Lotto, Giulio Negretto e Fausto Rosa hanno tracciato poi uno stimolante percorso dalla teoria alla pratica, attraverso una serie di analisi economiche e sociologiche, presentazioni di esperienze, proposte operative.
Tutti veneti dunque i relatori della prima giornata; nessun veneto invece (tranne il "padrone di casa" Giorgio Busetto) intorno alla tavola rotonda di sabato mattina, "Lavorare insieme nell'era digitale", coordinata da Igino Poggiali e introdotta da Luigi Crocetti con una relazione sul tema "la tradizione culturale italiana del Novecento". Con loro Carlo Federici, Ornella Foglieni, Tommaso Giordano, Claudio Leombroni, Giovanna Mazzola Merola, Antonio Scolari e Maria Carla Sotgiu hanno dato vita a un incontro di altissimo livello (né poteva essere altrimenti...), che ha catturato l'attenzione dei presenti per quattro ore sembrate fin troppo brevi.
Non spetta a queste rapide note di cronaca cogliere e sviluppare i numerosi spunti offerti dalle diverse relazioni; ma dato che anche quest'anno la Sezione Veneto renderà disponibili su AIB-WEB gli interventi via via raccolti dalla Querini per la pubblicazione degli atti (e il primo sarà proprio la preziosa "lezione" di Crocetti), tutti sono invitati a prenderne visione per spostare e allargare sulla rete il dibattito, superando così anche i limiti di tempo e di spazio che sempre lo penalizzano in sede di Seminario.
Con la Sezione Veneto dell'AIB hanno affiancato la Querini nella promozione del Seminario la Regione del Veneto, la Provincia e il Comune di Venezia e , quest'anno per la prima volta, il Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali dell'Università Ca'Foscari e l'ICCU. Quest'ultimo in realtà è sempre stato presente agli appuntamenti veneziani, non solo nel ricordo di Angela Vinay ma anche nella presidenza costantemente affidata al direttore dell'Istituto: prima Giovannella Morghen (ospite d'onore di questa edizione), poi Giovanna Mazzola Merola.
Notevole è stata la partecipazione al Seminario da parte di bibliotecari, studenti, amministratori (veneti e non); e davvero ampia l'offerta che lo ha corredato, fornendo piacevoli e interessanti proposte nelle pause dei lavori o per alternativi intervalli individuali: dalla visita agli spazi espositivi "Nuove biblioteche nel Veneto", allestititi a cura della Sezione, e "Nuovi bibliotecari per il Veneto" (vedi note di Anna-Francesca Valcanover) alla possibilità di visionare le registrazioni dei precedenti Seminari, dalla presentazione dell'iniziativa "PROmemoria: servizi innovativi per la cultura in rete" presso il laboratorio didattico allestito da Telecom Italia, all'ingresso gratuito al museo Querini (e alle mostre "Le porcellane dell'ambasciatore" e "Dimitris Pikionis, architetto dell'Acropoli").
Proposte queste tanto più apprezzate e godute, in quanto il ricco buffet ha consentito a tutti i presenti di non lasciare per il pranzo la sede del Seminario, ma di incontrarsi e creare intorno ai tavolini o in giro per il palazzo gruppi spontanei di interesse e di discussione.
E' uscito in occasione di questo Seminario il volume degli atti del Seminario precedente L'automazione delle biblioteche nel Veneto : l'irruzione della multimedialità, disponibile presso la Fondazione Querini, che ne ha curato la pubblicazione, al prezzo di Lit. 20.000 (Lit. 15.000 per i soci AIB). La versione in rete, a cura della Sezione Veneto dell'AIB, è presente all'indirizzo: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay9.htm.
Approfitto infine di queste pagine per ringraziare quanti hanno
in varia forma contribuito alla riuscita del Seminario, dagli Enti promotori
agli instancabili colleghi della Querini e della Sezione (senza dimenticare
gli Enti e i colleghi che hanno fornito i materiali per gli spazi espositivi),
dai relatori a tutti i partecipanti; e arrivederci dunque alla prossima
volta.