"10. Seminario Angela Vinay"
L'AUTOMAZIONE DELLE BIBLIOTECHE NEL VENETO:
tra gli anni '90 e il nuovo millennio
di Giovanna Mazzola Merola
direttore dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche
Italiane
Da qualche tempo la letteratura d'occasione sulle biblioteche si è arricchita
di un nuovo filone, quello creato dalle diverse teorie sull'impatto che lo sviluppo
tecnologico sta avendo e potrà avere sulle biblioteche: il fronte degli
entusiasti in particolare è caratterizzato da una consolante aspettativa
che le risorse informative disponibili in rete possano rispondere a qualsiasi
esigenza del cittadino, in modo facile e rapido, altri esprimono catastrofiche
previsioni sulla scomparsa del libro su supporto cartaceo e quindi delle strutture
tradizionali di biblioteca.
Un'analisi più approfondita, quella condotta dai professionisti
delle biblioteche, riflette su gli elementi della catena dell'informazione
e sulla transizione in atto, ben sapendo che il processo sarà lungo e
costoso; si cerca di individuare nuovi obiettivi e soluzioni organizzative,
a nuove frontiere di cooperazione.
Un'ulteriore riflessione è necessaria per ridefinire la funzione che
dovrà essere svolta dai servizi bibliografici nazionali. L'esperienza
che si va consolidando in questo ambito con specifico riferimento alle possibilità
e i vincoli delle tecnologie porta ancora una volta a ribadire il tema della
cooperazione fra istituzioni e della standardizzazione con nuovi significati,
fra cui il più evidente è quello internazionale. Un importante
terreno di applicazione di questo tema è stato, è e sarà
quello europeo: l'esercizio della cooperazione è il fondamento dell'azione
di ricerca, il supporto al rilancio delle strategie culturali e quindi politiche
dell'Unione, sta diventando una pratica e attraverso l'uso di standard una realizzazione
concreta per quei progetti delle biblioteche che hanno superato la fase di sperimentazione,
costituisce infine una delle raccomandazioni della recente Risoluzione del Parlamento
europeo sul ruolo delle biblioteche nella società moderna.
L'obiettivo della nuova fase di evoluzione dei servizi nazionali è quindi
quello di spingerli a livelli di eccellenza, in grado di essere efficaci in
ambito nazionale e internazionale: potenziando tempestività e completezza
dell'informazione bibliografica, partecipando al circuito delle attività
di normalizzazione - sui record di autorità, sul multilinguismo e i thesauri,
sulla catalogazione delle risorse di rete - costruendo e controllando la collezione
nazionale, sviluppando i servizi per cui nel nostro paese abbiamo già
costruito e reso disponibili sofisticati strumenti
L'altra linea che si sta sviluppando è quella di creare infrastrutture
a livello nazionale per recuperare gli archivi di dati sviluppati con interventi
frammentati e poter integrare su questi i servizi.
Questa è la tendenza che si riscontra, a livello europeo, e che costituisce
oggi la strategia di alcuni organismi responsabili dei servizi nazionali di
biblioteca o l'obiettivo di progetti sperimentali nati nell'ambito della Comunità
europea: in questa direzione stanno procedendo i colleghi della Bibliothèque
de France, i danesi, alcuni progetti inglesi, l'area scandinava.
One stop shop è la parola chiave che caratterizza questa tipologia di
approccio: un 'architettura di sistema che permetta di fornire all'utente un
punto unico di accesso, rapido e facilitato ai servizi di biblioteca, dovunque
essi si trovino e chiunque li gestisca con un'unica autentificazione, autorizzazione,
registrazione. È uno dei modi per intendere oggi la regola di Ranganathan
salvare il tempo del lettore.
In questa dimensione quanto realizzato finora in SBN consente di disporre di
un sistema collaudato, che ha generato una forte sinergia di istituzioni e di
bibliotecari di diversa formazione, interessi, profilo amministrativo di appartenenza;
che ha costruito, fra luci ed ombre, lentezze e crescita di qualità,
modalità di lavoro in comune, organismi di cooperazione, un archivio
nazionale di informazioni in un paese dalle risorse frammentate; su questo patrimonio
comune è possibile generare nuovi servizi integrati secondo criteri di
priorità e attraverso strategie nazionali.
In linea con questa finalità andrebbero portate avanti strategie nazionali
di digitalizzazione e di servizi collegati, ancora non chiaramente delineate,
anche se con alcune importanti eccezioni - Firenze, progetto Archivio della
musica veneta - accordi sul copyright e sull'uso di servizi editoriali, di cui
sono attive alcune sperimentazioni.
Queste stesse definizioni di principio erano contenute nei documenti che fornirono
la base della realizzazione della rete SBN: fa piacere oggi, a oltre 15 anni
di distanza, poterne verificare l'attualità e la lungimiranza di coloro
che le avevano proclamate.
In che direzione stiamo portando SBN per applicare al meglio il concetto di
One stop shop?
Mentre prosegue la realizzazione della linea di apertura a s/w diversi della
connessione con l'Indice, finora consolidata con Sebina e EasyCat, e la
produzione di un s/w nuovo e più standard in architettrura client-server,
l'Istituto si è impegnato nella realizzazione del concetto di sistema
aperto con un insieme di iniziative delle quali alcune avviate, altre in fase
di concreta attivazione.
La prima tappa attiene alla creazione di un nuovo sistema per la gestione del
prestito interbibliotecario e della fornitura di documenti in copia, anche su
supporto elettronico: questo sistema sarà realizzato in modo tale da
essere facilmente integrato con generici sistemi d'interrogazione in ambiente
Web, le cui specifiche saranno rese pubbliche al termine del lavoro, nonché
con gli OPAC di Indice e di Polo, e sarà utilizzabile anche da qualsiasi
utente collegato via Internet.
La seconda tappa è stata messa in moto con la partecipazione dall'ICCU
al progetto europeo ONE2. ONE è un progetto con il quale otto paesi lavoreranno
all'applicazione di standard internazionali finalizzati alla realizzazione
di servizi integrati: questi servizi attengono ai profili Z39-50 di ricerca,
di ordine, di ILL, di union catalogue profile e holding, in corso di approfondimento
nelle sedi internazionali specifiche.
Per l'OPAC SBN andremo quindi a implementare nuove funzionalità
di ricerca su più basi dati, ordine di servizi, con possibilità
di downloading.
La terza tappa è in fase di avvio e porterà alla trasformazione
dell'anagrafe biblioteche in un sistema interrogabile, gestito e aggiornato
con la metodologia Web è integrato con OPAC e prestito.
La quarta tappa, da avviare, attiene all'evoluzione delle base dati e dei
servizi del sistema Indice finalizzata all'integrazione e all'utilizzo
di sistemi standard di gestione.
Il futuro di SBN va dunque verso nuovi sviluppi indirizzati a potenziare il
più possibile il suo ruolo e le sue caratteristiche di sistema nazionale,
nel senso di infrastruttura operante alla base di standard internazionali, per
fornire uno snodo verso le biblioteche e i loro servizi: un sistema che possa
essere utilizzato sia dall'utente inesperto come da quello più sofisticato,
sia dalle biblioteche italiane che da quelle di altri paesi.
In questa ottica, sul fronte organizzativo di SBN l'ipotesi su cui si sta
lavorando è quella di costituire una struttura di tipo consortile a carattere
privatistico, che affianchi l'ICCU e gli organismi nazionali di gestione:
ci si augura che l'ipotesi, che deve essere approvata dal Comitato nazionale
di coordinamento e poi definita nella sua struttura amministrativa e operativa,
renda più agile la gestione della rete SBN e più utilizzati i
suoi servizi.