"10. Seminario Angela Vinay"
L'AUTOMAZIONE DELLE BIBLIOTECHE NEL VENETO:
tra gli anni '90 e il nuovo millennio
Il progetto della Regione per la costituzione
della banca dati dei beni
culturali del Veneto.
La rete regionale delle biblioteche venete
di Lia Artico
funzionario responsabile dell'Ufficio Sistemi bibliotecari e archivistici
presso la Direzione Cultura della Regione Veneto
Il Veneto possiede nel suo territorio un patrimonio culturale tanto vasto quanto importante, che rappresenta una ricchezza di cui tutti devono poter beneficiare e fruire.
Una parte rilevante di tale patrimonio risiede nei numerosi musei, biblioteche
e archivi di cui la regione è ricca.
Prima dell'avvento delle nuove tecnologie la fruizione del patrimonio
avveniva per i singoli beni delle singole istituzioni, ma oggi ciò
non appare più soddisfacente: si afferma al contrario l'esigenza
di una riorganizzazione unitaria dei diversi segmenti che compongono questo
patrimonio atomizzatosi nel corso del tempo nei diversi generi e nelle
diverse discipline.
Lo scorso anno era stato annunciato, proprio in questa sede, il compimento di un passo importante sulla strada della realizzazione di una biblioteca virtuale regionale, che doveva attuarsi con l'acquisizione da parte della Regione dell'OPAC EasyWeb. Non è stato possibile però dare attuazione all'intento, a causa dell'impugnazione dell'atto che lo concerneva da parte di una società che si riteneva danneggiata dalla scelta operata. La Regione ha ritenuto perciò di seguire una via alternativa e di creare il catalogo virtuale attraverso un diverso progetto.
Il progetto Veneto
La Regione Veneto intende promuovere una serie di azioni coordinate, finalizzate a mettere a disposizione di tutti - siano essi studiosi, semplici cittadini, turisti o studenti - il proprio patrimonio culturale, contenuto in una sola struttura virtuale che consenta la visibilità
Da qui la proposta di DO.GE. Veneto (DOcumentazione GEnerale dei beni culturali del Veneto), un progetto che per la sua complessità e per la concatenazione con l'azione di diverse amministrazioni della Regione dovrà necessariamente svilupparsi gradatamente nel tempo e nelle azioni.
La Regione del Veneto, nel promuovere il progetto, intende proporsi con il ruolo di coordinamento che le compete e di stimolo operativo nei confronti delle varie realtà locali, privilegiando la proposta di servizi unitari di riferimento e salvaguardando le autonomie.
Il progetto DO.GE. Veneto si articola in tre settori:
Azione
Il progetto relativo ai Beni Librari Veneti (BE.LI.VE.) si svilupperà
con un'azione tecnica così articolata:
Nel Veneto sono presenti tre Poli SBN:
Obiettivo
Obiettivo della Regione è di unificare tali basi di dati, pur senza uniformare gli strumenti informatici presenti nei Poli e assicurando quindi agli operatori la loro autonomia e la continuità nell'utilizzo delle procedure fino ad ora adottate.
La Regione Veneto si propone quindi di coordinare e di collegare i tre Poli presenti nel suo territorio e di costituire, a livello regionale, una sola base dati SBN virtuale, svolgendo il ruolo che si era assunta sottoscrivendo nel 1986 il protocollo d'intesa fra Ministero Beni Culturali e Regioni per il progetto speciale di Servizio Bibliotecario Nazionale, ribadito il 10 marzo 1994 dall'art.7 del protocollo d'intesa tra Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Presidente del Coordinamento delle Regioni.
Tuttavia è necessario sottolineare che le biblioteche che aderiscono ad SBN, benché importanti per la qualità e la quantità del loro patrimonio, rappresentano una percentuale molto piccola degli oltre seicento istituti presenti nella regione: la maggioranza di essi ha adottato i sistemi di gestione i più diversi (TinLib, Sebina, applicativi di CDS ISIS, Sistema di Albino), mettendosi nella condizione di non poter comunicare tra loro; non tutti questi sistemi infatti consentono la conversione automatica delle notizie nel formato standard UNIMARC, e comunque il processo non è semplice; inoltre la trasmissione delle descrizioni bibliografiche da una biblioteca ad un'altra avviene, quando avviene, non on-line, ma attraverso lo scambio periodico di dischetti, in quanto un collegamento in rete tra enti, anche vicini, non esiste.
È necessario perciò, per poter costituire un archivio contenente le notizie dell'intero patrimonio bibliografico esistente nel territorio regionale, consentire l'integrazione in una rete regionale di tutte le biblioteche del territorio, sia che appartengano alla rete SBN sia che non vi appartengano, qualunque sia il sistema di gestione che hanno adottato e che continueranno ad usare.
Anche le descrizioni bibliografiche in formato diverso da quello previsto per SBN arricchiranno la base dati dei beni librari del Veneto, anche se per la loro acquisizione sono necessari idonei strumenti di conversione in rapporto ai programmi di gestione utilizzati dalle biblioteche che parteciperanno alla realizzazione del progetto BE.LI.VE.
Risultati attesi
BE.LI.VE., collegando in rete gli istituti del territorio, oltre a garantire la massima visibilità al patrimonio librario del Veneto, si propone di consentire alle biblioteche aderenti di trarre vantaggio dalle notizie già elaborate da e di offrire ai propri utenti oltre a quelli tradizionali, anche servizi di consulenza bibliografica, di information retrieval, di reference ampi, efficienti e rapidi.
Mezzi
Al fine di elaborare l'architettura tecnico-organizzativa del progetto delineato, sarà necessario attivare momenti di confronto fra tutti i soggetti coinvolti:
Ci si augura che questo ambizioso progetto, di cui è ormai prossima l'attuazione, possa consentire alla Regione Veneto di conseguire finalmente quei risultati che sono nelle aspettative di tutti gli operatori e di tutti i cittadini.