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Il "libro antico" nelle biblioteche del Veneto

I fondi storici a stampa delle Biblioteche dell'Università Iuav di Venezia

Daniela Alzetta-Boschian, Paola Chiara Barsotti, Giulia Del Zotto, Biblioteche IUAV


Le Biblioteche dell'Università Iuav di Venezia, che assieme agli altri centri di documentazione presenti costituiscono il Sistema bibliotecario e documentale d'Ateneo (SBDA), più che orientate alla conservazione, come accade per altre biblioteche della nostra regione ben più ricche di storia e tradizione in questo senso, sono concepite, come tutte le biblioteche delle università, principalmente per servire le esigenze "istituzionali" della didattica e della ricerca nell'ambito disciplinare di pertinenza, e sono quindi classificate per finalità, tipologia funzionale e vocazione disciplinare come biblioteche specializzate. Inoltre, l'istituzione relativamente recente dell' Ateneo (1926), fa sì che anche le nostre Biblioteche, che non hanno beneficiato dell'eredità di collezioni preesistenti, siano costituite da collezioni prevalentemente giovani, in cui la presenza di fondi storici e di materiali speciali costituisce un'eccezione.

Ciononostante, l'aspetto della conservazione non è del tutto assente dalle finalità del Sistema bibliotecario e documentale dell' Ateneo il quale si pone a livello nazionale come uno tra i sistemi bibliotecari di ambito tematico architettonico più autorevoli e più rappresentativi, con il compito di documentare, raccogliere e preservare la produzione editoriale e scientifica di pertinenza, a prescindere dal luogo e dall'anno di pubblicazione. Si pensi infatti che alcuni titoli di periodico vengono acquistati in più copie, proprio per garantirne la conservazione nel tempo, e si pensi all'estensione più ragguardevole che nelle collezioni di ogni singola biblioteca hanno le raccolte di modernariato.

I fondi storici a stampa delle Biblioteche dell'Università Iuav di Venezia rappresentano dunque un esempio di raccolte speciali all'interno di collezioni specializzate.
Il recupero del pregresso dei fondi antichi, iniziato nel 2001 e portato a termine nel corso del 2003, è stato effettuato "libro in mano" dal personale dei Servizi bibliografici e documentali dell'Ateneo ed ha portato alla catalogazione in SBN secondo le norme ISBD(A) di tutto il posseduto antico dell'Università Iuav di Venezia.
Di norma le opere non sono soggettate né classificate.
Le relative descrizioni bibliografiche sono disponibili nell'Opac del Sistema bibliotecario e documentale di ateneo dell'Università Iuav di Venezia, accessibili dal Catalogo collettivo delle Biblioteche dello Iuav e del Polo Veneziano del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), Libri e periodici o dal Catalogo libri antichi Iuav, strutturato come un "catalogo dizionario", cioè un elenco in ordine alfabetico per titoli o autori, in cui le opere in più volumi prive di titolo specifico sono tutte raggruppate a inizio lista. E' possibile scorrere l'elenco oppure effettuare ricerche per autore, titolo, data di pubblicazione, lingua, singola biblioteca IUAV e altro ancora, cliccando sull'icona "Restringi e ordina la ricerca". La navigazione fra i link di questo catalogo è limitata alle sole voci che corrispondono a libri antichi delle biblioteche Iuav. I records totali sono 559.

Questa tipologia di materiale è tutelata in maniera unitaria per tutte le nostre Biblioteche sia per ciò che concerne la fruizione sia per ciò che concerne la conservazione: i volumi sono collocati separatamente dal resto della documentazione moderna, in appositi armadi che li preservano dalla luce e dalla polvere e che li rendono direttamente accessibili solo al personale. In base al Regolamento della Biblioteca Centrale d'Ateneo, i libri antichi, rari e di pregio, così come le opere in precario stato di conservazione, non sono resi disponibili né per il prestito né per la fotocopiatura, possono essere solo consultati in sale riservate o, comunque, sotto il controllo del personale addetto. Ne è consentita la riproduzione fotografica o mediante scanner, previa valutazione dello stato di conservazione e delle modalità adottate per la riproduzione.

Ogni anno si provvede alla spolveratura dei volumi e, periodicamente, viene effettuato un trattamento di disinfestazione a cura di ditte specializzate.
Complessivamente i libri antichi posseduti sono in buono stato di conservazione, e in ogni caso per quanto riguarda la salvaguardia degli stessi la scelta è quella della tutela preventiva, piuttosto che quella di operare interventi di restauro sulle carte o sulle legature, in linea con la convinzione ormai consolidata negli ambienti bibliotecari che il restauro - almeno quello inteso in termini "chirurgici" - in un certo senso compromette la stratificazione temporale caratterizzante ogni singolo libro antico, la sua storicità materiale.

Tra gli obiettivi volti alla valorizzazione delle nostre opere rare e di pregio c'è, oltre alla futura definizione di un progetto di digitalizzazione (per cui si opererà in un'ottica di cooperazione, nell'ambito del Coordinamento nazionale delle biblioteche di architettura - CNBA e, in prospettiva, del Polo SBN Veneziano), anche quello di pubblicare un Catalogo a stampa, per il quale sarà necessario procedere ad un'analisi più approfondita, là dove possibile, delle collezioni speciali e dei fondi, attraverso lo studio dei vecchi inventari e della documentazione archivistica disponibile presso biblioteche e presso altre sedi di conservazione. Sarà presa in considerazione anche l'ipotesi di studiare e documentare la varietà tipologica delle legature presenti, alcune di indubbio valore artistico, dandone una descrizione catalografica nelle note d'inventario legate al singolo esemplare.

La Biblioteca del Dipartimento di storia dell'architettura dell'Università Iuav di Venezia, situata a Palazzo Badoer, possiede due fondi di libri antichi a stampa: il Fondo Labo' e la Sezione di collocazione denominata ANT (per un totale di 276 titoli).
Se quest'ultima è un fondo "aperto", costituitosi all'interno della biblioteca e frutto di diverse acquisizioni nel corso degli anni, che tuttora incrementano la raccolta, l'altro fondo - il cosiddetto Fondo Labò - è un fondo "chiuso", la cui acquisizione risale agli anni 1962-63, quando la signora Enrica Morpurgo Labò, vedova dell'architetto genovese Mario Labò (1884-1961), decise di vendere una parte della biblioteca del marito allo Iuav.

Il Fondo Labò è un fondo bibliografico di notevole valore costituito da volumi di modernariato e di antiquariato (per un totale di circa seicento volumi), testimonianza di parte degli interessi e degli studi affrontati dall'architetto Mario Labò nel corso della sua poliedrica attività di intellettuale sensibile e rigoroso professionista. Nella sezione costituita dai libri antichi (circa un terzo del totale del fondo) fanno spicco gli esemplari di trattatisti quali Alberti, Vignola, Milizia, Serlio, Guarini, Vasari, "il Vitruvio" di Fra' Giocondo (1511), i Palazzi di Genova di Rubens (di cui Labò curò un'edizione), nonché guide alle città italiane ed europee, testi di prospettiva, di geometria, sia italiani che stranieri, trattati di architettura militare e civile, memorie e vite di architetti illustri.
Non è dato sapere se esistesse un criterio organizzativo della biblioteca dello studioso, dal momento che mancano riferimenti a numeri di inventario o collocazione interna, ed è ragionevole pensare che non ci sia pervenuta nella sua interezza, non solo per il numero di volumi in nostro possesso, decisamente esiguo per un intellettuale del calibro di Labò, ma anche per la mancanza di testi fondamentali per la sua formazione e attività professionale. I volumi provengono dalla biblioteca privata dell'architetto e solo su pochi esemplari (meno del 10%) c'è traccia di note manoscritte o di ex libris che testimoniano il passaggio del documento nelle mani di altri possessori.

Anche per quanto concerne la Sezione ANT, in pochissimi casi abbiamo notizia dei vari passaggi di proprietà, nel corso del tempo, dei singoli volumi. Questa Sezione è variamente composta, ma in particolar modo è caratterizzata da manuali di architettura, vita e opere di architetti, trattati tecnici di geometria, matematica e prospettiva, etc., volumi sia in italiano che in lingua straniera. Su tutti fa spicco il Templum Vaticanum, di Carlo Fontana (1694), in due esemplari, di cui uno mai rilegato. Le tavole sono state scorporate dalle carte restanti e incorniciate per una mostra itinerante che si è tenuta a Venezia e a Mendrisio (Svizzera) nel 2005.

Il posseduto della Biblioteca di Storia - complessivamente i 209 volumi appartenenti al Fondo Labò e i circa 67 volumi della sezione ANT, per un totale, a tutt'oggi, di 276 unità - , diviso per anno di pubblicazione, si può riassumere nella seguente tabella:

  Sez. ANT Fondo Labò
Cinquecentine 2 32
Seicentine 10 40
Edizioni del Settecento 28 87
Edizioni dell'Ottocento 27 50

La Biblioteca Centrale dell'Università Iuav di Venezia, situata nella sede centrale dell'ex convento dei Tolentini, possiede due fondi di libri antichi a stampa: il Fondo Sardi e la Sezione di collocazione ANT, conservati e consultabili in Sala di consultazione riservata, per un totale di circa 130 titoli.
Anche in questo caso la sezione Ant è un fondo aperto, dove vengono collocati i volumi antichi anche di nuova acquisizione, mentre il Fondo Sardi proviene da una donazione avvenuta nel 1998 di parte della biblioteca (circa 500 volumi) appartenuta all'architetto veneziano Giovanni Sardi (1863-1913), professionista di spicco a Venezia in quegli anni, nonché docente presso l'Accademia di Belle Arti e membro della Commissione Municipale d'Ornato del Comune di Venezia.
All'interno della raccolta, costituita soprattutto da volumi di modernariato, si registra anche una piccola sezione di opere antiche (circa 30) relative a trattati di architettura civile e militare e di ingegneria idraulica.

  Sez. ANT Fondo Sardi
Cinquecentine 1  
Seicentine 6 1
Edizioni del Settecento 59 12
Edizioni dell'Ottocento 27 23

La Biblioteca del Centro di Servizi Interdipartimentali di Rilievo, Cartografia ed Elaborazione (C.I.R.C.E.), situata nella sede di Palazzo Pemma, accoglie nell'ambito della sua collezione, di circa 6000 volumi, anche una piccola raccolta - in incremento - composta da un centinaio di Libri Antichi.
La scelta che orienta lo sviluppo di questa raccolta è conforme all'alta specializzazione del posseduto bibliografico e documentale della Biblioteca, avente un ambito di competenza che mira a supportare le attività scientifiche e di ricerca del Centro: si tratta pertanto di libri che trattano elementi di geografia generale, libri di geografia storica di singoli paesi, di guide artistiche o storico-geografiche, sia nazionali che locali, in particolare sulla città di Venezia, di libri di storia generale o sulla storia e sugli usi e costumi di un singolo paese, racconti di viaggi, racconti di popoli di paesi lontani e leggendari, libri sul catasto, dizionari e lessici geografici, atlanti di vario tipo, tematici e universali. Molti volumi, in lingua italiana ma anche straniera (in particolare francese) sono arricchiti da illustrazioni con piante e vedute prospettiche delle città o comunque ornati da incisioni di carte geografiche e topografiche disegnate da cartografi, geografi o idrografi, alcuni sono composti interamente da preziose tavole (xilografie, incisioni calcografiche e litografie) come, ad esempio su tutti, l'opera Receuil [!] des principaux plans, des ports, et rades de la mer Mediterranee ... ad opera di Joseph Roux (Marsiglia, 1764), di cui è posseduta anche una successiva e più ampia edizione stampata a Livorno.

Essendo la documentazione cartografica la ragion d'essere stessa del C.I.R.C.E., si è deciso, per iniziativa del Centro, di valorizzare questa raccolta di Libri Antichi descrivendo separatamente le carte contenute in ogni singolo volume e rendendo la loro dettagliata descrizione accessibile tramite il Catalogo on line del materiale cartografico del Centro. Il recupero descrittivo di ogni carta contenuta all'interno dei volumi, a cura del personale specializzato in cartografia storica del CIRCE, è in fase di completamento.

La raccolta anche in questo caso ha una sua Sezione di collocazione (ANT), in cui i volumi sono collocati per formato. La seguente è la tabella relativa alla loro suddivisione per data di pubblicazione:

  Sez. ANT
Cinquecentine 2
Seicentine 5
Edizioni del Settecento 52
Edizioni dell'Ottocento 26

La Biblioteca del Dipartimento di Progettazione Architettonica dell'Università Iuav di Venezia, situata nella sede dell'ex Cotonificio Veneziano a S. Marta, possiede un numero molto limitato di opere antiche.
Si tratta di 16 volumi acquistati negli anni, in parte con i fondi di ricerca di docenti e in parte con i fondi assegnati alla biblioteca. Si tratta quindi di un fondo "aperto".
Sono principalmente trattati di architettura (Rondolet, Milizia, Vignola) e alcune guide di città italiane (Parma, Bologna e Roma), stampati nei primi anni del 1800.
I volumi sono fisicamente conservati presso la sala di lettura della Biblioteca e collocati nella sezione ANT.


Copyright AIB 2007-01, ultimo aggiornamento 2007-01-02 a cura di Giovanna Frigimelica
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/s060406/iuav.htm


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