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IFLA, International Federation of Library Associations
Relazioni dalla 70. conferenza annuale

Sezione Management of Library Associations

Marco Cupellaro


La sezione sul Management of Library Association è costituita formalmente dal 2003, come prosecuzione ed evoluzione formale di un preesistente gruppo di lavoro (Round Table on Management of Library Association), ed è dunque come tale al suo primo mandato, che scadrà nel 2007. Alcuni dei suoi membri facevano parte della suddetta Round Table, e il loro mandato scadrà nel 2005 (verranno sostituiti dai primi non eletti del 2003).

La sezione svolge un ruolo estremamente particolare all'interno dell'IFLA, supportando gli organi politici della federazione come consulente, e al tempo stesso "cerniera" tra l'IFLA e le associazioni nazionali, nel favorire la realizzazione a livello nazionale degli obiettivi strategici dell'IFLA e l'advocacy sui grandi temi di politica dell'informazione.

Il suo ruolo di fatto è dunque quello di un organismo consultivo che ha un ruolo importante ai fini dell'analisi di fattibilità sul piano manageriale delle decisioni politiche e della formazione del consenso. Ne fanno parte esponenti della "burocrazia" delle associazioni, soprattutto direttori/segretari, con qualche presidente, e un'inevitabile sovrarappresentazione della cultura anglosassone, soprattutto americana e scandinava, o influenzata dalla cultura anglosassone, con qualche inevitabile eccezione (un francese, un spagnolo, un russo, un italiano, Andrea Paoli, che in quest'occasione non era presente, un'uruguayana). Il sottoscritto era presente con lo status di "osservatore" (che dà la possibilità di fare domande o osservazioni ma non di partecipare alle decisioni).

L'ultima riunione del gruppo prima di Buenos Aires si era svolta a Roma a febbraio 2004, ospitata dall'AIB in collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Roma. A Buenos Aires il gruppo si è riunito due volte; la seconda a ranghi ridotti, poiché sabato pomeriggio molti erano partiti o stavano partendo.

Il primo momento rilevante del gruppo è stato quello di eleggere il suo nuovo presidente, che succede in questi giorni a Christine Sternberg, dimessasi perchè ha lasciato il proprio lavoro nell'associazione bibliotecaria svedese. Candidato unico alla successione, su proposta statunitense, e conseguentemente eletto, è stato Keith Fields, Director dell'ALA, che in quanto nuovo presidente dovrebbe partecipare anche alle riunioni del Board IFLA (non è ancora certo che la continuazione della prassi iniziata con la Sternberg venga accettata dal Board, anche se il gruppo ha chiesto con enfasi che ciò accada).

La sezione è sempre più consapevole dell'importanza che essa di fatto riveste nella politica dell'IFLA. Questa consapevolezza è attestata da molti altri fatti, a volte apparentemente piccoli.
Nella riunione di Roma, ad esempio, la sezione aveva definito il nuovo modello di quote associative, che è stato poi approvato a Buenos Aires dalle associazioni, prima attraverso il postal ballott e poi nel Council. Bene, in sede di approvazione del verbale della riunione di Roma è stato chiesto di esprimere con maggior forza il carattere di raccomandazione (dunque con significato almeno in parte politico), e non di semplice proposta (meramente tecnica) della sezione al Board che l'ha poi presentata al Council. Dall'altro lato un gruppo come questo è, effettivamente, in grado di trasformare, a volte, decisioni formalmente tecniche in fatti politicamente rilevanti.

La sezione MLA svolge anche un ruolo importante nella definizione dei contenuti di natura più squisitamente "politica" all'interno del programma delle conferenze IFLA. Sua è stata infatti la progettazione scientifica delle due sessioni sull'advocacy nell'ambito della conferenza. Inoltre rappresenta una componente rilevante all'interno della sessione di brainstorming sulle strategie IFLA del 24 agosto, coordinata dal "president elect" dell'IFLA Alex Byrne, cui ha partecipato quasi un centinaio di persone tra presidenti ed ex presidenti, direttori/segretari di associazioni e membri di altri sezioni IFLA.

Nell'ambito delle due riunioni sono anche state esaminate le priorità operative rispetto al piano strategico 2004-2005 della sezione. Tra i vari obiettivi strategici sono considerati prioritari il numero 1 (promuovere l'attuazione delle politiche IFLA attraverso le associazioni nazionali) e il 3 (spingere le associazioni a svolgere un ruolo di advocacy sui temi di politica e libertà dell'informazione). All'interno dell'1 le azioni prioritarie riguardano l'affiancamento delle strutture di governo dell'IFLA sui temi politici e sulle attività di lobbying globali dell'IFLA stessa). All'interno dell'obiettivo 3 l'azione chiave è considerata quella di rapportarsi al comitato FAIFE e a quello su temi legislativi e di copyright all'interno dell'IFLA.

Gran parte della discussione della prima riunione si è concentrata sulla necessità di definire, in conseguenza del nuovo modello di definizione delle quote di associazione all'IFLA per le associazioni, un programma di sviluppo delle associazioni nei paesi in via di sviluppo, e in particolare in quei paesi dove anche la quota di prima fascia (300 dollari l'anno) è troppo elevata per le risorse delle locali associazioni. Dalla discussione sono emersi soprattutto richiami al pragmatismo e alla necessità di partire da un'analisi diretta dei bisogni reali delle associazioni che dovrebbero beneficiare del programma GLAD (Global Library Association Development Program). Dal lavoro di un gruppo più ristretto (cui si erano inizialmente candidate 10 persone, ma di cui hanno poi fatto parte - significativamente - tre americani, un canadese, un inglese e una delegata di Barbados) è emersa una scaletta che evidenzia - in estrema sintesi - le parole chiave della sostenibilità.

Nell'ambito delle due riunioni si accennato tra l'altro anche al lavoro di advocacy da svolgere, sia a livello globale (IFLA) che nazionale, per assicurare visibilità alle biblioteche in vista del World Summit on Information Society che si svolgerà a Tunisi nel 2005. La delegata finlandese ha presentato tra l'altro il programma di un evento a livello nazionale (Libraries for active citizenship. Global perspectives) che si sarebbe svolto il 13 settembre in Finlandia, come esempio del tipo di lavoro di advocacy che le associazioni nazionali sono chiamate a svolgere, eventualmente chiedendo supporto dell'IFLA - che ha annunciato proprio in questi giorni di aver incaricato una consulente di svolgere il lavoro di lobbying per il World Summit.

Il referente del neonato gruppo IFLA sui New Professionals (tema cui l'IFLA sta dedicando un'attenzione crescente, e che sarà probabilmente più fortemente rappresentato alla prossima conference a Oslo) ha riferito delle attività in corso in questo gruppo.

La delegata australiana ha presentato il progetto organizzativo della prossima riunione della sezione MLA, che si svolgerà a Canberra, in Australia, nei giorni 3-5 febbraio 2005, ospitata dall'associazione australiana.


Copyright AIB 2005-12-05, ultimo aggiornamento 2005-12-05 a cura di Giovanna Frigimelica
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/s040916mc.htm


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