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Proposte operative in merito al rinnovo del
Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro siglato il 1. aprile 1999
e al profilo professionale dei bibliotecari di ente locale.

documento prodotto dalla Delegazione Provinciale di Venezia dell'Associazione Italiana Biblioteche. Sezione Veneto, approvato e fatto proprio dal Comitato Esecutivo Regionale della stessa Sezione


Il Comitato Esecutivo Regionale (d'ora in poi: C.E.R.) delll'Associazione Italiana Biblioteche (d'ora in poi: A.I.B.) del Veneto, facendo proprie le raccomandazioni per le leggi regionali per le biblioteche pubblicato dalla Commissione Biblioteche Pubbliche su "A.I.B. Notizie" del giugno 1999 e il documento prodotto dalla delegazione Provinciale A.I.B. di Venezia sullo stesso tema, desidera sottoporre all'attenzione di quanti stanno lavorando su tali leggi regionali e stanno applicando il nuovo CCNL Funzione Pubblica alcune indicazioni di percorso, con particolare riguardo alla tutela della professionalità di coloro che operano a titolo diverso nelle biblioteche pubbliche.

Con l'entrata in vigore della nuova normativa (CCNL siglato il 1. aprile 1999) molti Enti, interpretando criteri di efficacia, efficienza ed economicità in termini di puro "economicismo", considerano il settore culturale (ma anche il sociale, il sanitario, lo scolastico) "improduttivo" e quindi da ridimensionare drasticamente. Questa tendenza ha portato, in alcune realtà, alla soppressione dell'area culturale e al conseguente inserimento di tutti gli operatori nell'area amministrativa, ignorando quindi completamente la loro preparazione tecnico-specialistica, oppure si è manifestata nell'invocazione di una mal intesa "flessibilità" - panacea per ogni problema organizzativo -, giustificando così l'attribuzione al bibliotecario delle mansioni più disparate, salvo poi affidare quelle specifiche del servizio bibliotecario a personale non qualificato.

Si ritiene invece che la professionalità specialistica di quanti lavorano nelle biblioteche di Ente Locale - nelle quali deve operare personale specializzato e opportunamente formato soprattutto nelle materie biblioteconomiche - debba essere riconosciuta con il corrispondente inquadramento professionale, cogliendo l'opportunità fornita dall'applicazione del nuovo CCNL.

Il C.E.R. Veneto dell'A.I.B. richiamandosi alle linee politiche espresse in questi anni dall'Associazione che molto ha operato affinché venga sempre più riconosciuta la professionalità del bibliotecario, intende farsi portavoce, con questo documento, presso gli Amministratori della Regione del Veneto, delle Amministrazioni Provinciali Venete e degli Enti Locali, nonché presso i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Unitarie Regionali delle seguenti proposte operative:

  1. Riconoscimento formale delle figure professionali. Debbono essere riconosciute formalmente ai vari livelli e specificatamente all'interno dei contratti collettivi decentrati e nei Regolamenti di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi le figure professionali dell'assistente di Biblioteca (nuova categoria C) e del bibliotecario (nuova categoria D) come "figure specifiche e specialistiche" e come tali inserite nell'area tecnica, dove prevista. Vale a dire che queste figure non dovranno poter essere ricondotte ai cosiddetti "profili equivalenti", per es.: per l'assistente di biblioteca l'equivalenza dovrà essere prevista tra addetto alla sala ragazzi o ai periodici, agli audiovisivi o al reference, ma non ad altre figure amministrative che hanno i comune solo la categoria o il profilo economico. Lo stesso vale per altre figure professionali presenti nelle biblioteche, riconducibili a Addetto di biblioteca (nuova categoria B) e Collaboratore professionale di biblioteca (nuova categoria C).
  2. La responsabilità del servizio al bibliotecario. Deve essere riconosciuta nel maggior numero possibile dei casi al bibliotecario, garantendo la specificità professionale dello stesso come già avviene per altre figure (es.: architetto, farmacista). Dal momento che i Responsabili di servizio possono essere nominati dal Sindaco, deve essere escluso che possa essere nominato responsabile della biblioteca un qualsiasi altro responsabile di servizio. Allo stesso modo è importante che nella categoria D vengano inquadrati sia i bibliotecari che lavorano nei Comuni più piccoli che quelli con alta specializzazione tecnico-scientifica operanti in realtà più articolate. A tal fine si richiama l'attenzione sulle riconversioni professionali da attuarsi attraverso corsi specifici.
  3. Chiare modalità di accesso esterno e interno alla professione. È opportuno definire in modo chiaro nel Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi le modalità di accesso ai posti relativi alle suddette figure professionali, adottando "bandi tipo", prevedendo la laurea e curriculum formativi specifici, ecc.
  4. La formazione e l'aggiornamento. Per il personale operante nelle biblioteche, in possesso o meno di competenze specifiche maturate in comprovate esperienze di studio e/o di lavoro, deve essere definito a livello annuale il piano di formazione e aggiornamento, con le finalità di garantire l'acquisizione e il mantenimento della più alta professionalità possibile e quanto previsto per la progressione di carriera e per i piani di occupazione.

Si rivolge una particolare raccomandazione alla Regione Veneto nel riconsiderare i requisiti per definire la biblioteca di Ente Locale, non limitando la valutazione esclusivamente all'entità demografica del Comune (più di 10.000 abitanti), ma tenendo presenti anche altri fattori, quali: bacino di utenza, iniziative proposte, coinvolgimento della popolazione, attività svolte.

Il C.E.R. dell'A.I.B. Veneto, consapevole che nei vari Enti Locali è in corso l'applicazione del nuovo CCNL e del Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi, ha inteso in questo modo da un lato sensibilizzare Amministratori e Sindacati nei confronti di una figura professionale poco conosciuta e riconosciuta nella sua specificità, dall'altro far emergere la consapevolezza professionale di chi opera in biblioteca.

Questo documento vuole essere un primo momento di analisi e confronto sul tema, che si intende proseguire nell'immediato futuro attraverso forme diverse che consentano un maggiore approfondimento e che favoriscano l'incontro tra i diversi soggetti interessati.

Ai destinatari di questo documento si chiede:

Agli AMMINISTRATORI REGIONALI, in ragione del ruolo di indirizzo che compete loro per legge:

  1. di avviare un confronto aperto con l'AIB su queste problematiche;
  2. di accogliere gli stimoli derivanti dal confronto per una corretta impostazione della redigenda legge regionale;
  3. di emendare, dove possibile e immediatamente attuabile, con Delibera di Giunta Regionale la legge regionale n.50/84, accogliendo le correzioni suggerite;
  4. di fissare una riunione per meglio esplicitare i contenuti del nostro documento.

Agli AMMINISTRATORI PROVINCIALI, in ragione del ruolo di coordinamento che compete loro per legge:

  1. di recepire le nuove categorie previste negli Enti Locali e di tenerne in debito conto, in occasione di iniziative che prevedano il coinvolgimento delle biblioteche pubbliche;
  2. di programmare le attività formative in ragione del nuovo ordinamento professionale.

Agli AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI e ai RESPONSABILI DI SERVIZIO interessati dal documento, per quanto di loro competenza:

  1. di voler considerare le "PROPOSTE OPERATIVE" contenute nell'allegato a questa lettera quali contributi propositivi dell'A.I.B. alla richiesta di sempre maggiore professionalità delle biblioteche espressa dai cittadini;
  2. di contribuire al confronto con l'A.I.B. sulla materia dell'ordinamento professionale dei bibliotecari, perché strettamente collegata al tema più generale della qualità del servizio bibliotecario.

Alle ORGANIZZAZIONI SINDACALI UNITARIE REGIONALI, per quanto di loro competenza:

  1. di prendere coscienza delle specifiche competenze richieste a chi lavora in biblioteca;
  2. di attivarsi presso le Rappresentanze Sindacali Unitarie territoriali per sottolineare loro l'esistenza del problema da noi evidenziato.

Copyright AIB 1999-11-19, a cura di Antonella De Robbio
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/professione.htm

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