AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1-2-3 (2008)
Le letture in biblioteca nascono da un'idea di Hélène de Jacquelot e Barbara Sommovigo
di Barbara Sommovigo
L'idea delle Letture in biblioteca scaturisce impetuosamente da una duplice esigenza: da un lato la necessità di promuovere e animare il "luogo" biblioteca, troppo spesso vissuto come freddo, distante e estraneo. Dall'altro quello di animare, ancora una volta, quegli stessi testi che, nei nostri programmi, rischiano di assumere un colore indefinito, spento, forse anche un po' polveroso... L'adesione entusiasta al progetto da parte della direttrice della biblioteca di Lingue e Letterature Moderne 1, Giulia Bracci, e delle bibliotecarie, Renata Martini e Cinzia Romagnoli, ci ha incoraggiate a proseguire.
Il luogo nel quale realizzare il progetto era facile da trovare: la nostra biblioteca. Un luogo comune, quindi. Un luogo in cui parlare di libri in mezzo ai libri riuscendo, forse, a ottenere una sorta di "effetto di realtà": idealmente i libri scendono dai loro scaffali, si dischiudono e dalle pagine scritte escono, finalmente, parole vive. Ma quali opere presentare e soprattutto in quale forma? Nessun dubbio sul fatto che i testi dovessero essere scelti tra quelli dei programmi di esame di letteratura francese: volevamo offrire ai nostri studenti qualcosa di diverso, di altro, al di fuori degli schemi convenzionali della lezione, ma non per questo meno profondi. Rivolgersi a Fare Teatro è stato per noi naturale: con Luca Biagiotti e Franco Farina, che si occupano del progetto didattico del Teatro Verdi di Pisa, è nata una proficua collaborazione. Avevamo bisogno di una "voce narrante" e la loro esperienza ci ha aiutate. Cercavamo una persona giovane, qualcuno che accorciasse le distanze tra sé e il pubblico, che fosse "uno di noi" per non porre barriere, per facilitare la comunicazione, per lasciar passare le emozioni non su un palco, distante, ma in mezzo a noi, parlando con noi, a noi. "Noi" studenti e docenti, insieme a condividere quest'esperienza di ricezione. E Alice Vannozzi, che collabora con Fare Teatro, ha accettato con entusiasmo di mettersi alla prova.
Il primo appuntamento è stato il 6 maggio 2008, nella sezione di Francesistica della Biblioteca di LM1. Il filo conduttore della lettura la Seduzione ne Les Fleurs du mal di Baudelaire, rivolta principalmente agli studenti della laurea magistrale specialistica in Traduzione Letteraria e Saggistica (lingua e letteratura francese). Il tema, già illustrato dal poeta in maniera solo apparentemente convenzionale, viene presentato con una modalità che sorprende e coinvolge: letture sì, ma anche musica e parole. Alice presta la sua voce alla seduzione della donna esotica de La vie antérieure, quindi ci consente di apprezzare la diversa musicalità di Avec ses vêtements ondoyants et sacrés leggendo il testo anche in lingua italiana. La seduzione del corpo sensuale della donna la ritroviamo ne Le serpent qui danse, musicato e cantato da Serge Gainsbourg su un ritmo di samba. Alice evoca anche un altro tipo di seduzione, quella velenosa dello sguardo della donna con Le Poison, quindi quella della morte con La Mort des amants. E infine ci lasciamo coinvolgere con La Beauté dalla seduzione dello sguardo, della Bellezza. Il nostro incontro si conclude sulle note de Invito al viaggio, la versione che Franco Battiato propone del celebre componimento baudeleriano Invitation au voyage.
Il secondo appuntamento, rivolto agli studenti di Lingua Francese e di Letteratura Francese Contemporanea, è per il 26 novembre 2008. Il tema è completamente diverso: la guerra, anzi no, quelle connerie la guerre! La lettura si sviluppa con diverse modalità attraversando il tempo, percorrendo la storia, evocando le immagini della guerra di Troia e mostrando quelle delle rovine di Brest. Ed è ancora Alice, con la sua voce giovane e appassionata, che ci accompagna in questo viaggio ma non da sola, altre voci - tutte maschili - le serviranno da contrappunto. Il preludio all'incontro è affidato alla voce di Serge Reggiani, le parole sono quelle del giovane Rimbaud che compone Le dormeur du val nell'anno della guerra franco-prussiana e della terribile disfatta di Sédan (1870).
I testi che seguiranno sono tutti del ventesimo secolo. Ne La Guerre de Troie n'aura pas lieu - titolo volutamente paradossale e provocatorio - Alice presta la sua voce a Ulisse che tenta di far capire al giovane Ettore, al suo pubblico, a noi tutti, l'ineluttabilità della guerra, a dispetto di ogni dichiarazione contraria. E difatti con Voyage au bout de la nuit di Céline siamo ormai dentro al conflitto, la voce che sentiamo non è più quella di un capo ma quella di un soldato semplice che, furioso contro il mondo intero, pensa ormai esclusivamente a come salvarsi. Un suono ben diverso hanno le parole di Histoire: l'aristocratico protagonista del romanzo di Claude Simon sta per cadere, come tutti gli altri, nel fango; e il narratore ne prevede la morte inesorabile. Alla voce dello stesso Boris Vian - e a un video che alterna immagini di repertorio a immagini più moderne - affidiamo Le déserteur, un testo scritto contro la guerra d'Algeria (1954) e ben presto diventato una sorta di manifesto pacifista. Diversa è la voce dei Carnets de la drôle de guerre: Sartre è un giovane con poco più di trent'anni che si ritrova coinvolto nel conflitto, ma è di stanza in Alsazia, dove avrà tempo per lavorare e riflettere come prova la lettura che ci propone Alice. Ancora una volta viene sottolineata l'ineluttabilità della guerra ma senza ancora la dimensione dell'impegno, dell'engagement che caratterizzerà, in seguito, gli scritti di Sartre.
Di altro segno è l'esperienza di Maxime Le Forestier, che dopo aver assolto il servizio militare nei paracadutisti scrive Le Parachutiste, un testo decisamente antimilitarista.
L'ultima tappa di questo viaggio doloroso è Barbara, che presentiamo con l'ausilio di un video in cui scorrono le immagini in bianco e nero di Robert Doisneau, mentre dalle note di Joseph Kosma si dispiegano le parole di Jacques Prévert.
In questo modo si concludono i primi due incontri in biblioteca, ai quali speriamo ne possano seguire altri; ci auguriamo altresì che le nostre letture – che non pretendono certo di avere il rigore scientifico di un corso accademico – ne diventino tuttavia un prezioso alleato, un degno complemento. A noi resta innegabilmente il piacere di aver costruito – tutti insieme – un momento diverso, al di fuori del tempo e dentro lo spazio creato dalle emozioni dei nostri testi, dalla voce che li legge, dal luogo che li custodisce.
Le Letture in biblioteca si sono tenute nelle seguenti date:
Copyright AIB 2009-01-13, ultimo
aggiornamento 2009-01-13 a cura di Paolo Baldi e Carlo Ghilli
URL:
http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0801/b0801e.htm