[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2006)

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Si è svolto a Roma un convegno sindacale sulla riforma delle professioni

Professioni, un mondo da riformare.

di Andrea Marchitelli

Il convegno che si è tenuto il 27 marzo scorso, al CNEL, per iniziativa di CGIL, CISL e UIL, aveva un tema piuttosto interessante: "La riforma delle professioni per la qualità dei servizi e per l'occupazione".

Focus principale della giornata, il documento che i tre sindacati confederali hanno reso pubblico, unitariamente, a fine gennaio 2006.

Nella particolare condizione economica, critica, che l'Italia sta vivendo un ruolo particolare, come elemento forte per la crescita e per l'occupazione è rappresentato dai servizi professionali, ad alto contenuto di conoscenza. Si tratta, secondo la Commissione Europea, di un settore che nel complesso produce il 54% del PIL (20% in Italia) e occupa il 67% della forza lavoro nel mercato europeo.

In questo quadro, l'UE è fortemente interessata all'armonizzazione delle normative nazionali, per favorire la mobilità dei professionisti e la concorrenza, attraverso un sistema di riconoscimento delle qualifiche.

La situazione italiana, rigida e inadeguata, è l'oggetto della proposta di riforma dei Sindacati.

I principi fondamentali ai quali la riforma dovrebbe ispirarsi sono:

In quest'ottica, ridimensionando il potere degli Ordini professionali, che nascevano per tutelare un pubblico interesse (ad es. la salute, per i medici, o la libertà, per gli avvocati) e che sono diventati solo strumento di tutela per i professionisti, verrebbero valorizzate le associazioni professionali. A queste associazioni, libere, volontarie e pluraliste, spetterebbe la rappresentanza professionale degli iscritti e la potestà di rilasciare attestati e certificazioni delle competenze: a tal fine, le associazioni dovrebbero essere accreditate da una struttura pubblica.

Naturalmente, questo documento ha raccolto, tra gli altri, il pieno consenso del CoLAP, il Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali, del quale fa parte anche l'AIB, che auspica, finalmente, la creazione di un sistema duale (ordini - associazioni riconosciute) e sinergico, dove le due componenti collaborino finalmente enfatizzando il proprio ruolo.

Disponibile a http://www.compubblica.it/binary/compubblica/agenda/proposte_cgil_cisl_uil.1142355958.pdf


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Copyright AIB 2006-05-21, ultimo aggiornamento 2006-07-07 a cura di Vanni Bertini e Paolo Baldi
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0601/b0601f.htm


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