AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2002)
Il progetto
di Maurizio Vivarelli
Esiste ormai una sterminata letteratura relativa alla diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche, che trova un suo momento di provvisorio e parziale inquadramento nel concetto di società dell'informazione. Locuzione complessa, questa, rispetto alla quale si sono andati organizzando e definendo punti di vista disciplinari tra loro anche fortemente discordanti, anche per il rilievo assegnato agli aspetti di continuità ed a quelli di cambiamento rispetto alle tecniche ed alle forme tradizionali di organizzazione e comunicazione della conoscenza.
In questo complesso contesto si vanno, come è semplice prevedere, le modalità di lettura sia dei testi digitali che degli ipertesti. Il testo passa da una strutturazione lineare ad una reticolare, e mentre nel testo tradizionale gli elementi sono disposti in una configurazione sequenziale, ordinata gerarchicamente, l'ipertesto è uno spazio continuamente modificabile, anche in rapporto alle concrete esperienze di lettura. Ciò è da mettere in relazione fondamentale con il radicale modificarsi delle tecnologie di scrittura, studiate con particolare attenzione da Jay David Bolter in Lo spazio dello scrivere. Computer ipertesti e storia della scrittura, Milano, Vita e Pensiero, 1993.
In quest'ambito da sottolineare è inoltre l'individuarsi di percorsi di ricerca volti anche a precisare le concrete condizioni di lettura di testi digitali.
Lorenzo De Carli, in Internet. Memoria e oblio, Torino, Bollati Boringhieri, 1997, sostiene la tesi che Internet, ed in particolare il World Wide Web, siano, globalmente, un testo caratterizzato da fortissime connotazioni autoreferenziali, destinate secondo l'autore a crescere nel corso dei prossimi anni.
La lettura del Web, secondo De Carli, è lacunosa ed erratica (p. 22), e comunque fortemente influenzata dalla presenza delle parole ed immagini connesse da links ad altre.
Come la prospettiva interpretativa di De Carli approda ad esiti di evidente derivazione francofortese, così Pierre Lévy, in Il virtuale (Milano, Raffaello Cortina, 1997, p. 35) fornisce invece un approccio problematicamente positivo all'utilizzo di testi digitale, ritenendo che il diffondersi delle nuove tecnologie di scrittura abbia condotto ad una autentica rivoluzione copernicana della lettura, tale che:
[...] non è più il navigatore [cioè il lettore] a seguire le istruzioni di lettura spostandosi fisicamente nell'ipertesto, sfogliandone le pagine, spostando pesanti volumi, percorrendo la biblioteca, ma vi è ormai un testo mobile, caleidoscopico, che mostra tutte le sue facce, gira, si piega e si spiega a volontà di fronte al lettore.
Ogni lettore, allora, effettua una edizione del globale ipertesto: il testo definito attraverso uno specifico percorso di lettura viene determinato dal lettore nella sua configurazione finale. Attraverso tali continue ed incessanti modifiche, tutti i testi che confluiscono nel Web entrano a far parte di un labirintico ipercorpo continuamente dilatantesi; e gli iperdocumenti, cui si accede attraverso la rete informatica, diventano potenti strumenti di scrittura/lettura collettiva.
A queste considerazioni generali, qui riepilogate in rapidissima sintesi, è da collegare il progetto che, utilizzando un finanziamento della Regione Toscana, la Biblioteca Forteguerriana sta curando in collaborazione con l'Amministrazione provinciale di Pistoia, la Biblioteca civica di Cologno Monzese, il Servizio Biblioteche del Comune di Modena ed il Dipartimento di storia e culture del testo e del documento dell'Università della Tuscia.
L'idea centrale è quella di dar vita ad uno spazio web, denominato Letturaweb.net (il nome del dominio è già stato acquisito), entro il quale rendere disponibili i sottoindicati contenuti:
Elaborazione e predisposizione per il web di La lettura? Che storia, a cura di Luca Ferrieri, bibliografia sulla lettura realizzata in collaborazione con il Servizio Biblioteche del Comune di Modena.
E prevista la predisposizione di un glossario di descrittori da utilizzare per l'indicizzazione dei record bibliografici, iconografici (cfr. punto 2), testuali (cfr. punto 3)
Messa in linea di rappresentazioni visive dell'atto del leggere, disponibili sul web e comunque non soggette a copyright. 1.1 Rappresentazioni dell'atto del leggere nelle raccolte della Biblioteca del Gabinetto Vieusseux E' prevista l'indicizzazione dell'immagine (autore, titolo, data, descrittori del contenuto)
Elaborazione e predisposizione per il web di un lavoro di Piero Innocenti, in corso di stampa presso l'editore Vecchiarelli, sulle rappresentazioni letterarie dell'atto del leggere.
E' prevista l'indicizzazione del luogo letterario (autore, titolo, data, descrittori del contenuto)
Messa a punto di un motore di ricerca che, a partire dal glossario di cui al punto 1, interroghi le basi dati di cui ai punti 1, 2, 3.
Sono previsti interventi di Piero Innocenti, Laura Desideri, Luca Ferrieri, Antonella Agnoli, Giovanni Solimine, Gino Roncaglia.
Sono previsti interventi di Luca Ferrieri, Marilena Cortesini, Maurizio Vivarelli, Maria Stella Rasetti.
L'archivio ospiterà e renderà disponibile una selezione significativa di progetti di promozione della lettura degli ultimi 5 anni.
E' inoltre previsto l'impianto strutturale di un percorso web, da completare nel corso del 2003, nel quale verranno inquadrati alcuni aspetti generali del problematico rapporto tra lettura ed adolescenti.
Lo spazio web dovrebbe essere completato entro il mese di settembre, e presentato in una giornata di studio che conterà anche sull'apporto di qualificati esperti del settore.
Copyright AIB 2003-02-26, ultimo aggiornamento 2003-02-21 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0203/b0203b.htm