[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2001)

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Scherzi d'estate (a proposito di "cultura del servizio")

Mercoledì 22 agosto alle ore 18, componendo il numero telefonico della Biblioteca Statale di Lucca, si poteva ascoltare questo ameno messaggio di segreteria telefonica: "I nostri uffici sono chiusi. Vi preghiamo di chiamare durante il normale orario di servizio". Sconcerto. Dato il caldo torrido ci viene il dubbio di aver digitato male il numero, e di aver chiamato una ditta chiusa per ferie (perché mai, altrimenti, parlerebbero di uffici e non di biblioteca?). Facciamo un secondo tentativo. Ma sì, il numero è proprio quello. A questo punto sorge la domanda: che cosa intendono per normale orario di servizio? Un orario ridotto - magari solo mattutino - in vigore nel periodo estivo? E quale? Perché, sadicamente, non ce lo dicono? A che ora, insomma, bisognerebbe richiamare per trovare la biblioteca aperta? Incuriositi, abbiamo voluto andare a fondo, ritelefonando alle 10 della mattina successiva. Una voce femminile - questa volta non registrata, ma reale - ci ha informato che la biblioteca in questo periodo chiude alle 17, cioè fa un orario diverso da quello normale delle 19.30, in vigore per tutto il resto dell'anno! Abbiamo ringraziato, e riagganciando ci siamo ripromessi di sottoporre a profonda revisione la nostra categoria mentale di normalità.
Non ce ne vogliano i colleghi di Lucca se prendiamo a pretesto l'episodio per sottolineare, ancora una volta, un esempio di non-comunicazione da parte di un servizio pubblico nei confronti dell'utenza. Il messaggio che abbiamo udito, e che ci ha fatto in un primo momento pensare allo scherzo agostano di qualche buontempone, oltre ad essere un testo standard predisposto dal fornitore del servizio telefonico, buono genericamente per tutti gli "Uffici" e per tutte le stagioni, non dà nessuna informazione. Anzi, depista chi sta dall'altra parte del filo, inducendolo a mille congetture su quale possa essere un orario normale in un periodo di generalizzate chiusure per ferie.
Meglio, in un pomeriggio estivo, un telefono che suona a vuoto: è molto più chiaro ed eloquente.


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Copyright AIB 2001-10-11, ultimo aggiornamento 2001-10-16 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0102/b0102ha.htm


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