AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2001)
Abbiamo chiesto a Beatrice Bargagna di raccontarci cosa intende fare l'Osservatorio Lavoro sui temi della professione nel comparto Università in Toscana
Anche se il contratto dell'Università riconosce il ruolo professionale del bibliotecario e lo articola in profili ben definiti, l'autonomia che le varie sedi hanno nella contrattazione locale e nell'organizzazione dei servizi può provocare significative differenze nelle condizioni di lavoro, nel trattamento economico, nelle garanzie formative.
Perché l'Osservatorio Lavoro dell'AIB, di cui faccio parte, possa svolgere un'azione più incisiva anche in ambito universitario, c'è bisogno di avere maggiori informazioni sulle diverse realtà: la programmazione di possibili linee di intervento deve partire da una riflessione sulle differenze. Punto centrale dell'indagine resta la formazione professionale: la sua programmazione, la specificità, l'incisività, la misurazione della sua ricaduta sui servizi ed anche i meccanismi dei crediti formativi per la progressione di carriera, previsti dal nuovo contratto.
Ma non solo di formazione si dovrebbe parlare: il trattamento accessorio, che può incidere anche in modo rilevante sullo stipendio, viene erogato e suddiviso in maniera diversa e spesso è legato al raggiungimento di obiettivi o a posizioni di responsabilità che dipendono strettamente dalla maggiore o minore articolazione del lavoro e dei servizi.
C'è poi il problema del lavoro precario: qual è la reale misura dell'utilizzazione di bibliotecari "non strutturati" da parte delle Università e quali sono le tipologie di contratto più frequenti? Quali sono le linee di tendenza?
Per rispondere a queste domande è necessario un lavoro trasversale che coinvolga le varie componenti istituzionali dell'Associazione - Osservatorio Lavoro, Commissione Università-Ricerca, sezioni regionali - e i responsabili dei sistemi bibliotecari di Ateneo. In quest'ottica sta iniziando una stretta collaborazione tra l'Osservatorio lavoro e il CER della Sezione Toscana per la raccolta di dati, almeno a livello locale, sulla situazione dei bibliotecari universitari.
La metodologia dell'analisi e l'individuazione dei punti nodali dell'inchiesta saranno approfonditi in un primo seminario, all'inizio dell'autunno, a cui saranno invitati anche i coordinatori responsabili dei sistemi bibliotecari di Firenze, Pisa e Siena.
Beatrice Bargagna
Bibliotecaria Università di Pisa
Membro dell'Osservatorio Lavoro AIB
Copyright AIB 2001-10-02,
ultimo aggiornamento 2001-10-11 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0102/b0102d.htm