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Verbale della assemblea dei soci
26 gennaio 2009

Firenze, BNCF, 15.00-18.45

Verbalizzante Paolo Baldi

L'assemblea generale dei soci della Sezione Toscana si è riunita lunedì 26 gennaio 2009 alle ore 15.00 presso la Biblioteca Nazionale Centrale a Firenze, col seguente Ordine del giorno:

  1. Consuntivo delle attività 2008;
  2. Situazione economica dell'associazione per il periodo 2009-2011;
  3. Proposte per il programma di attività 2009, con previsione di spesa;
  4. Presentazione del numero unico 2008 di "Bibelot";
  5. Varie ed eventuali.

I lavori dell'assemblea vengono preceduti dalla presentazione del congresso IFLA 2009 a Milano a cura di Mauro Guerrini, dei Satellite Meetings a cura di Annamaria Tammaro, dai saluti di Antonia Ida Fontana.

La presidente RASETTI e la segretaria BRENCI illustrano dettagliatamente l'attività svolta, il programma per il 2009, il bilancio della Sezione per il 2008 e quello di previsione per il 2009, anche in relazione all'impegno del CEN per il rientro del disavanzo dell'Associazione.

Dibattito

TAMMARO propone di fare una inchiesta sui bisogni formativi dei soci Toscana. Propone che la Sezione presenti un programma meglio strutturato di eventi formativi e non solo risponda alle richieste che vengono da soci e biblioteche, per focalizzare gli sforzi su alcuni temi prioritari e non disperdere le risorse. Invita a sostenere attivamente i Satellite meetings IFLA.

GIACCAI sottolinea l'importanza e la costanza dei rapporti tenuti dal CER con la Regione Toscana proprio per arrivare a definire una offerta formativa per le biblioteche toscane.

RASETTI dichiara l'ovvia disponibilità della Sezione a inserire i Satellite meetings IFLA nella propria programmazione. Certamente tutti i soci che organizzano iniziative di rilievo sono tenuti a informare e se possibile coinvolgere il CER. Ribadisce che per le varie occasioni formative che il CER ha presentato c'è stato l'impegno di scegliere i migliori specialisti disponibili, tenuto conto delle disponibilità finanziarie del CER. La scelta del CER è stata quella di riallacciare i rapporti con i soci promuovendo gli incontri territoriali e cercando di stabilire alleanze con istituzioni e associazioni contigue. Questa strategia "di ascolto" è volutamente diversa da quella di presentare un programma strutturato, magari prescindendo dalle esigenze territoriali. Assicura l'impegno della Sezione per arrivare comunque a formulare una offerta formativa più strutturata. Ribadisce l'importanza del rapporto con la Regione.

SARDELLI sottolinea come l'obbiettivo di ricavare dalle nostre attività avanzi di bilancio da dedicare al ripianamento dei debiti dell'Associazione non debba far perdere di vista il principio di investire tutti i fondi della Sezione in formazione e comunicazione. Illustra dettagliatamente le scelte che il CER ha fatto relativamente a Bibelot, che ricomincia ad uscire, per ora solo in veste digitale, come illustrato nell'editoriale dell'ultimo numero.

GUERRINI elogia lo sforzo intrapreso dalla Sezione per aprirsi alle esigenze e alle richieste dei soci. Recuperare e stringere il rapporto con i soci è un obbiettivo fondamentale per tutte le Sezioni. Propone di inserire le conferenze di biblioteconomia organizzate nell'ambito della propria attività di docente presso l'Università di Firenze tra le attività promosse dalla Sezione. Sottolinea come la formazione erogata dalle Sezioni debba coordinarsi con quella offerta a livello nazionale. Ritiene che le Sezioni dovrebbero concentrarsi sull'aggiornamento e sull'"alta formazione". Illustra le novità della Agenda del bibliotecario del 2010. Riprende l'esposizione di Rasetti ed illustra alcune novità che il CEN sta discutendo o già deliberando. Tra queste un rilevantissimo investimento monetario e di progetto sul rinnovamento dei mezzi di comunicazione e di editoria via Web dell'Associazione. Questo rinnovamento potrà migliorare sensibilmente nel prossimo futuro anche la pubblicazione di Bibelot.

Il CER plaude a quest'ultima affermazione sottolineando come l'innovazione della comunicazione via web nel senso illustrato da Guerrini costituisca un grande e non più rimandabile esigenza della Sezione.

SERRA richiede che per i soci atipici l'Associazione garantisca comunque una sorta di "pacchetto" di corsi gratuiti mirati soprattutto all'aggiornamento professionale, venendo incontro programmaticamente alle esigenze di una fetta di soci oggettivamente svantaggiati.

GENITO sottolinea la positività del clima di questa assemblea rispetto all'ultima fiorentina tenutasi alle Oblate. Espone come esemplare il caso della propria biblioteca, la comunale di Figline Valdarno che non riceve finanziamenti sufficienti dalla propria amministrazione.

TAMMARO Suggerisce anche di rivalutare l'on-line come dimensione didattica per i corsi della Sezione. Pensa a TRIO e offre i propri corsi on-line realizzati per l'Università di Parma alla Sezione.

GHILLI afferma che situazioni come quelle segnalate da Genito sono purtroppo molto comuni nelle biblioteche pubbliche (cioè di ente locale) toscane. La risposta non può essere un contenzioso fra l'Associazione e le singole amministrazioni, ma piuttosto l'attesa legge quadro regionale sulla cultura che darà dei requisiti minimi stringenti per le biblioteche di ente locale.
Per quello che riguarda la programmazione strutturata di eventi formativi sottolinea come il CER abbia voluto intraprendere un percorso esplorativo, conformando in itinere l'offerta formativa piuttosto che programmare eventi senza prima ascoltare le esigenze di soci ed enti.

BALDI risponde a Tammaro ribadendo che questo CER, anche in parziale discontinuità con i CER precedenti ha cercato di ascoltare le esigenze di bibliotecari e biblioteche per poi offrire le occasioni formative richieste: un tentativo di ricongiungersi col territorio; questo ha rallentato l'offerta di un piano formativo strutturato, ma ha innescato un processo virtuoso di ricostruzione del tessuto sociale. Cita il caso positivo del gruppo di interesse sulle biblioteche di conservazione animato dai soci Bartoletti e Gori, l seminario di presentazione del Th.I.A. e il corso organizzato per la biblioteca comunale di Montecatini, già illustrato da Rasetti.

SCHENA concorda con la linea del CER di cercare il diretto coinvolgimento dei soci e degli enti, anche in discontinuità con scelte fatte negli anni precedenti. Il lavoro dei soci deve essere immesso in un circuito virtuoso di partecipazione e di alleanze. Non si può limitarsi a richiedere dalla Sezione una offerta preconfezionata, ma i soci si devono attivare per costruire e definire l'offerta stessa.

L'assemblea ha quindi approvato la relazione e il programma del CER per il 2009.


Copyright AIB 2009-01-26, ultimo aggiornamento 2009-02-23 a cura di Paolo Baldi e Carlo Ghilli
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/va090126.htm


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