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Panorama ottimistico dell'Aib regionale con aumento dei soci

"Biblioteche trentine vicine all'eccellenza". Intervista di Francesco Girardi a Rodolfo Taiani

"Corriere del Trentino", 6 aprile 2006, p. 13

Il Sistema bibliotecario trentino funziona, la nostra è una provincia di lettori quasi europei, il servizio assolto dalle biblioteche è pressoché di eccellenza. In più, la sezione Trentino-Alto Adige dell'Aib, l'Associazione italiana biblioteche, ha visto crescere nel corso del 2005 il numero dei propri soci, un dato che è in controtendenza rispetto a quello nazionale. Molte insomma le luci. Eppure qualche neo resta. In particolare il Sistema bibliotecario trentino non saprebbe ancora proporsi come tale e le pubbliche amministrazioni, nel complesso, sono scarsamente sensibili al problema della professionalità dei bibliotecari. Sapere se un libro non disponibile in Trentino è posseduto dalle vicine biblioteche di Bolzano, o di Verona, richiede all'utente mezzi e abilità meno comuni. Spesso in verità ci soccorre il bibliotecario. Resta il fatto che il Catalogo Bibliografico Trentino (Cbt) non può ancora essere interrogato da un meta Opac (Online public access catalog) come Azalai Italiano. Ne parliamo con Rodolfo Taiani, presidente regionale dell'Aib.

Nell'ultima assemblea ordinaria dell'associazione dal confronto con i soci quali esigenze sono emerse? Qual è lo stato di salute del sistema bibliotecario trentino?
"Per quanto riguarda il sistema bibliotecario trentino le cifre sono note, il servizio è capillarmente diffuso sul territorio così come è ampio lo spettro dei servizi offerti alla comunità. All'interno dell'assemblea l'unica questione che si è sentiti di sollevare è stata la necessità di promuovere di più l'immagine del sistema come tale. Si parla molto di biblioteche e si fa molto per le biblioteche. Manca forse ancora, come invece accade altrove, una promozione del sistema nella sua completezza. Si è considerata per esempio l'ipotesi di avere un logo, o di predisporre una guida a tutte le biblioteche. Uno strumento questo che riteniamo sia importante realizzare".

La sezione regionale dell'Aib è attiva dal 1973. Un lavoro trentennale tra iniziative autonome e altre in collaborazione con la Provincia. A cosa si deve il recente incremento dei soci?
"Il dato è da imputare all'attività dell'associazione, che si è sempre più avvicinata ai problemi della base associativa e non si è solo occupata di aggiornamento professionale. Va poi detto che il Trentino si è dimostrato molto attento e sensibile alle problematiche delle biblioteche".

In sintesi, quali sono i dati del sistema bibliotecario trentino nel più ampio contesto nazionale?
"Attualmente le biblioteche trentine contano un'utenza pari al 24% della popolazione totale, un dato che supera di circa nove punti quello italiano, ma che soprattutto equipara la situazione trentina a quella di altre realtà europee generalmente indicate come modelli di riferimento".

Come per l'uovo e la gallina, verrebbe da chiedersi se la qualità del servizio offerto è la risposta a un'utenza esigente, o se è il sistema che ha educato la domanda.
"Entrambe le cose. Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 c'è stato un grande investimento sulle biblioteche. Il sistema oggi arriva a coprire l'85 percento del territorio".

Ci sono zone che in questo senso possono essere definite critiche?
"No. Piuttosto a volte, da parte delle amministrazioni comunali, c'è la tendenza a sottostimare la specificità del servizio che offre la biblioteca. Questo è forse il grosso limite che si può riscontrare sul nostro territorio. La sensazione è che gli amministratori non abbiano in giusta considerazione il problema di dotare il sistema di professionalità qualificate".

Bolzano non ha un Catalogo bibliografico provinciale. Ha senso auspicarne uno per tutta la regione?
"Bolzano ha scoperto l'importanza del sistema bibliotecario più tardi rispetto a Trento, ma le premesse ci sono tutte perché realizzino qualcosa di analogo. In Alto Adige peraltro l'organizzazione di un sistema bibliotecario è complicato dalla specificità linguistica altoatesina. Oggi un catalogo regionale non avrebbe più senso. I sistemi provinciali erano partiti già molti anni addietro come esperienze pionieristiche. Attualmente bisognerebbe porsi invece il problema di tante piccole reti tra loro collegate che partecipino di un sistema nazionale, se non addirittura più ampio. Bisogna solo dotarsi localmente degli strumenti adeguati. Esistono già i meta Opac, tra cui Azalai italiano, un sistema di interrogazione cumulativa negli Opac italiani. Tuttavia quest'ultimo, per esempio, non è in grado di interrogare il Catalogo Bibliografico Trentino. E qui il problema è squisitamente tecnico. Ma è un problema ben presente, di cui si è già parlato e la cui soluzione è allo studio".


Copyright AIB 2006-04-07, ultimo aggiornamento 2006-04-07 a cura di Mauro di Vieste
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/taa/art-ct-060406.htm


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