Video games in the library: the experience of the offer of works through ReteINDACO platform and the OPAC 2.0 SebinaYOU.
Perché i videogiochi in biblioteca? Se la motivazione per inserire i videogiochi all'interno dei servizi offerti dalla biblioteca è sostanzialmente unica, le modalità sono molteplici. In sintesi, la motivazione è che i videogiochi, più che "giochi" (e quindi oggetto semmai di trattamento all'interno di una ludoteca), devono essere considerati "opere multimediali interattive", come spiegato in testi quali Il videogioco di Marco Accordi Rickards e Francesca Vannucchi (Mondadori Università, 2013) o in quello di chi scrive, Biblioteca in gioco (Bibliografica, 2013). Le molteplici modalità di utilizzo dei videogiochi in biblioteca sono elencate in Biblioteca in gioco; qui se ne propone in dettaglio una, effettuata in collaborazione con la piattaforma ReteINDACO di Data Management, e che consiste nella selezione e valutazione delle risorse videoludiche liberamente e gratuitamente disponibili su Internet, la loro catalogazione su detta piattaforma e loro proposta agli utenti da parte delle biblioteche aderenti.
Circa 700 biblioteche italiane sono da qualche mese protagoniste di una nuova esperienza di biblioteca digitale grazie a ReteINDACO, una piattaforma partecipata e condivisa da tutte le biblioteche aderenti, con la quale gestire ed offrire ai cittadini-utenti servizi e contenuti digitali (ebook, video, etc. etc.).
La caratteristica principale di ReteINDACO è quella di essere, prima di tutto, una rete partecipata di biblioteche e sistemi bibliotecari, e quindi un modello sostenibile di cooperazione. Aderire a ReteINDACO significa entrare a far parte di una "rete attiva" nazionale, nella quale esercitare un ruolo propositivo e di consulenza attraverso il Comitato Scientifico. I bibliotecari del Comitato Scientifico, al quale partecipano tutti i sistemi aderenti, forniscono indicazioni sulla scelta e l'acquisizione dei materiali digitali e contribuiscono con propri contenuti digitali. Esempio di questo approccio è appunto la presenza in ReteINDACO di una collezione di videogiochi online, gratuiti, selezionati e recensiti secondo criteri di qualità e parametri educativi.
Oltre ai materiali gratuiti (eBook, audiolibri, video, musica, film, corsi di lingue, lezioni universitarie, all news in tempo reale, banche dati, …) in ReteINDACO sono presenti anche contenuti "commerciali", quali ad esempio gli ebook di Edigita, gli audiolibri di Emons, la musica di Play.Me, i film di MyMovies.it, quotidiani full text e molto altro ancora per oltre 200.000 documenti e oltre 8,5 milioni di brani di musica. Digital lending, streaming, download sono alcuni dei diversi modelli di fruizione disponibili.
La selezione dei videogiochi avviene valutando, anche tramite le segnalazioni di blog ed appassionati, videogiochi "indie" – ovvero videogiochi non "mainstream" e commerciali ma caratterizzati da un elevato livello di ricerca artistica e/o concettuale – liberamente disponibili su Internet e fruibili con dispositivi hardware e software non dedicati, e quindi accessibili praticamente a tutti (normalmente l'unico requisito di sistema è la presenza di Adobe Flash Player).
La loro disponibilità e gratuità su Internet non diminuisce il lavoro di selezione e presentazione sul portale della biblioteca. Anzi, mostra innanzitutto agli utenti l'attenzione della biblioteca anche per questa forma di espressione, fornendo una garanzia di "qualità" ai titoli presentati. Tra di essi vi sono classici giochi di logica matematica come Divide di Gibton (Kongregate, 2013), dove occorre dividere figure complesse in un predefinito numero di parti utilizzando dei tagli lineari, o Portal 2D (Kano/Wix, 2012) di sims5000, che rilegge uno dei più noti ed innovativi giochi "mainstream" contemporanei (sviluppati da Valve) in formato bidimensionale, riuscendo a contemporaneamente a creare una trasposizione godibile dell'originale e mostrando, dal punto di vista concettuale, il legame tra gli attuali giochi tridimensionali con i classici platform in due dimensioni.
Ci sono videogiochi che consentono di riflettere sull'ecologia e sulle scale temporali del pianeta come in 400 Years (Armor Games, 2013) di Scriptwelder, dove occorre impersonare una pietra senziente che ha a disposizione 400 anni per salvare il pianeta da una catastrofe ecologica. Ma ci sono anche giochi che possono trasformarsi in occasione di attività della biblioteca stessa con ragazzi e ragazze. È il caso di noitcelfeR 2 (Armor Games, 2013), anch'esso sviluppato da sims5000. Apparentemente si tratta di un platform standard: abbiamo a disposizione un omino in grado di correre e saltare per evitare tutta una serie di ostacoli che gli si frappongono tra una schermata e l'altra. La sua strada però viene riflessa orizzontalmente e nel riflesso è possibile vedere ostacoli invisibili nella realtà (e viceversa), aumentando così considerevolmente la difficoltà e l'interesse per il gioco. E non finisce qui: all'interno del gioco c'è anche un editor che permette a qualsiasi giocatore di creare livelli personalizzati, salvarli a proprio nome e di condividerli sui social network. Tale disponibilità può essere sfruttata per realizzare eventi di elementare game design, che possono essere utilizzati anche per la promozione del servizio con la relativa condivisione al pubblico.
Oltre a questi, che comunque sono videogiochi nel loro ambito sostanzialmente tradizionali, ci sono anche prove concettualmente ed artisticamente più impegnative, come quelle sviluppate da Andrew Nissen (in ReteINDACO sono presenti Perception e Jetpack Fiasco – Kongregate, 2011 e 2012), che usa consapevolmente le proprie produzioni videoludiche più che per intrattenere, per far riflettere i giocatori sulla futilità delle convenzioni date per assodate ed imprescindibili sia dall'industria sia dalla critica videoludica, e sulla relatività delle percezioni legate agli stessi.
Come documentazione, per i sistemi aderenti a ReteINDACO e per i loro utenti, è stata collegata alla piattaforma la rivista GAME (Edizioni Player, 2005-) scaricabile in PDF e al cui interno, oltre agli articoli classici delle riviste cartacee con recensioni e anticipazioni relative sia ai giochi sia all'hardware, ci sono anche collegamenti attivabili online a siti ed a giochi gratuiti in flash selezionati dai redattori della rivista.
La diffusione dei videogiochi e delle altre collezioni digitali di ReteINDACO avviene tramite i cataloghi-portali con cui ogni rete bibliotecaria offre al pubblico i propri servizi, in modo completamente integrato con tutti gli altri documenti del sistema bibliotecario. I metadati dei contenuti digitali acquisiti dai bibliotecari, adeguatamente rielaborati per mantenere la compatibilità con gli standard di riferimento nazionali più diffusi (ISBD, Reicat...), entrano automaticamente nei cataloghi-portali dei sistemi bibliotecari corredati di copertine, abstract, anteprime, note di contenuto, etc.
Di seguito, l'esempio del videogioco 400 Years da LeggerePiace [1], il catalogo-portale del Polo bibliotecario piacentino, di cui fanno parte anche le biblioteche di Castell'Arquato, Castelvetro Piacentino e Fiorenzuola d'Arda, che aderiscono a ReteINDACO come sperimentazione del servizio di "biblioteca digitale" e di servizi innovativi per un sistema di 7 biblioteche dell'area orientale della provincia di Piacenza (Alseno, Carpaneto Piacentino, Castell'Arquato, Castelvetro Piacentino, Fiorenzuola d'Arda, Monticelli d'Ongina e Podenzano) che si occupa del coordinamento degli acquisti e della gestione del progetto Nati Per Leggere nell'area di appartenenza.
Nel dettaglio le note di contenuto:
L'immagine seguente si riferisce invece ad un ebook, corredato di anteprima:
Oltre all'inserimento di opere videoludiche, si sono recentemente aggiunte, come ulteriore arricchimento del record bibliografico, le recensioni tratte dalle più importanti riviste letterarie online e in particolare da Finzioni Magazine, con la quale ReteINDACO ha appena avviato una collaborazione.
Per gli utenti quindi è molto semplice rintracciare i videogiochi (oltre alle altre risorse digitali presenti come ebook, video, ecc.) all'interno di un ambiente nel quale sono già abituati a muoversi, nel quale condividono con i loro amici e i "followers" commenti e suggerimenti di lettura, che conoscono perfettamente e che è indipendente dal tipo di device in uso. Infatti tutti i servizi integrati della biblioteca – ricerca nel catalogo, prenotazione e richiesta di prestito "analogico", prestito digitale (digital lending), consultazione in streaming, ascolto della musica, ecc. – avviene, oltre che nel web attraverso i cataloghi-portali, anche su dispositivi mobili con le relative APP specializzate.
, Biblioteca comunale di Fiorenzuola d'Arda (PC), e-mail: francesco.mazzetta@gmail.com
[1] LeggerePiace, <http://leggerepiace.it>.