«Bibliotime», anno VII, numero 1 (marzo 2004)

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Serena Sangiorgi

MultiMedia Information Retrieval. Metodologie ed esperienze internazionali di content-based retrieval per l'informazione e la documentazione



MultiMedia Information Retrieval. Metodologie ed esperienze internazionali di content-based retrieval per l'informazione e la documentazione. A cura di Roberto Raieli e Perla Innocenti. Roma, AIDA, 2004.

E' stato presentato il 12 marzo, nell'ambito degli eventi collaterali al convegno "Professione bibliotecario: come cambiano le strategie di formazione" [1] l'ultimo volume pubblicato sotto l'egida di AIDA, la dinamica Associazione Italiana per la Documentazione Avanzata [2], che negli ultimi tempi ha dato vita ad una notevole linea editoriale, rinnovando la propria rivista [3] e proponendo una nutrita serie di contributi di alto livello professionale [4].

Quest'ultimo titolo in particolare introduce per primo in Italia le problematiche legate ad una nuova generazione di strumenti di information retrieval, strumenti che si pongono al servizio di una utenza dalle esigenze avanzate, che non può accontentarsi dei tradizionali tools di ricerca. Che sia esclusivamente bibliografica, per monografie e/o articoli di periodici, quindi cataloghi (anche nella forma di OPAC e MetaOPAC) e banche dati, oppure allargata a fonti ipertestuali (motori di ricerca), attualmente la ricerca riguarda, in massima parte, oggetti comunque testuali. La novità dei Multimedia Information Retrieval systems sta nella possibilità di ricercare anche documenti sonori, filmati, immagini digitali, a partire non tanto dalla loro descrizione quanto dal contenuto, evidenziato anche dalla costruzione di metadati appositamente concepiti: uno spostamento non indifferente dalla forma esterna alla struttura dell'oggetto, che l'ambiente digitale ha reso indispensabile. L'argomento conosce negli ultimi tempi un rinnovato interesse, probabilmente legato alle più recenti innovazioni tecnologiche dei programmi di elaborazione e gestione dei dati digitali multimediali, dopo una fioritura sorprendente ma precoce nei primi anni '90 [5].

Il volume si presenta diviso in tre sezioni: Introduzione, Il contesto italiano ed europeo, Il contesto extraeuropeo. La prima, più chiaramente rivolta ad un pubblico "nostrano", è la sola tutta in italiano e rappresenta una indispensabile presentazione dei concetti base (MultiMedia Information Retrieval, Visual Retrieval, Video Retrieval, Audio Retrieval). La seconda e la terza sono precedute entrambe da una corposa Presentazione introduttiva, mentre i contributi sono pubblicati tutti in inglese, a sottolineare il target internazionale di questa antologia.

In particolare, risulta di grande interesse l'analisi preliminare delle strutture logiche degli strumenti di information retrieval nella loro evoluzione sino ad oggi e nelle prospettive future, contenuta nella prima sezione, dove si sottolineano anche gli attuali limiti e si delineano possibili linee di sviluppo. Il superamento della tradizionale mentalità descrittiva, connaturata in larga misura alla natura analogica dei supporti dei documenti sinora trattati dalla comunità bibliotecario-documentalista, deve avvenire nell'ottica più globale del superamento della "rappresentazione linguistica" del documento, nonché della mediazione "classificatoria" in qualche modo intrinseca alla professione stessa:

Alle classiche interfacce dei database testuali, che consentono la ricerca in un indice composto esclusivamente di termini estratti dai documenti o inseriti in metadati testuali, devono succedere interfacce che permettano di formulare la query in diverse dimensioni, non solo tramite i termini ma anche attraverso le immagini e i suoni, rendendo in tal modo possibile la ricerca in indici composti da testi tratti dalle didascalie o dal parlato, da immagini chiave di una sequenza, da semplici figure, da melodie, da forme, colori e suoni (…)" [p. 14].

I curatori sono entrambi già noti per precedenti lavori individuali, sia per pubblicazioni che per partecipazioni a convegni: con questo lavoro aprono una nuova prospettiva nel panorama della letteratura professionale, prospettiva che non mancherà di influenzare, negli anni futuri, anche le biblioteche italiane, uscendo dalla fase teorico-sperimentale attuale per approdare ad applicativi diffusi.

Serena Sangiorgi, Biblioteca Generale Politecnica delle Facoltà di Ingegneria ed Architettura - Università di Parma, e-mail: sgiorgi@ipruniv.cce.unipr.it


Note

[1] Per il programma del convegno, <http://www.bibliotecheoggi.it/stelline2004/>.

[2] Informazioni sulla struttura e attività dell'associazione, <http://www.aidaweb.it>.

[3] La rivista è disponibile in formato elettronico, <http://www.aidainformazioni.it>, con alcuni articoli in fulltext; l'accesso completo è riservato ai soci.

[4] L'elenco completo alla pagina: <http://www.aidaweb.it/pubblicazioni.html>.

[5] Più lungo l'elenco degli articoli relativi all'argomento nella Digital Library dell'Association for Computing Machinery (ACM), <http://portal.acm.org/dl.cfm>, meno cospicuo in quella dell' Institute of Electricand Electronics Engineers (IEEE), <http://ieeeexplore.ieee.org>, che però pubblica una delle più importanti riviste di riferimento sul multimediale, Multimedia, <http://www.computer.org/multimedia/about.htm>.




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URL: http://www.spbo.unibo.it/aib/sezioni/emr/bibtime/num-vii-1/sangiorg.htm