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Cooperazione e consorzi: quali i vantaggi per le biblioteche / Paola Gargiulo*
Cooperare, perché?
- Per razionalizzare acquisti, risorse informative, risorse hardware/software
- Per migliorare la qualità del proprio lavoro e dei servizi offerti
- Per mettere a regime servizi vecchi e crearne nuovi (document delivery, acquisti coordinati, reference cooperativo, creazione di collezioni virtuali condivise, open archives, creare collezioni digitali, ecc.)
- Per ridurre alcuni costi attraverso l'applicazione di economie di scala
- Per crescere professionalmente
Sommario
- Breve analisi del contesto italiano
- Il mercato dell'informazione elettronica
- Le aspettative e le difficoltà delle biblioteche
- Le forme di cooperazione adottate
- Progetti cooperativi di digitalizzazione
- Le iniziative cooperative per aree disciplinari
- I consorzi di SuperCalcolo
- Le iniziative consortili delle Università
- I fattori critici
- Il ruolo di INFER (Italian National Forum on Electronic Resources)
- Prospettive
I consorzi e le biblioteche in Italia oggi
- la costituzione di consorzi di biblioteche in Italia è dettata piuttosto da necessità economiche che da scelte ideali
- è resa facilitata dalle nuove tecnologie dell'ICT
- ubicazione dei server è marginale
- disponibilità del servizio 24/7
- uso simultaneo delle risorse da parte di più utenti
Finalità dei consorzi
- negoziare l'acquisizione e l'accesso a risorse informative al miglior prezzo possibile in rapporto alla qualità (price for value)
- offrire un migliore servizio di accesso all'informazione in termini di quantità e di qualità, in molti casi significa offrire un servizio che non potrebbe essere mai offerto dalla singola istituzione perché i costi sarebbero insostenibili
- ri-organizzare le politiche di acquisto, sviluppare la cooperazione negli acquisti
- ottenere il supporto dell'istituzione di riferimento (finanziamenti, appoggio per iniziative)
- creare nuovi servizi per la propria utenza (portali personalizzati, accesso integrato alle risorse, reference cooperativo elettronico, creazione e fruizione di proprie collezioni digitali, ecc.)
L'informazione elettronica e la cooperazione nel contesto delle biblioteche italiane
- Ritardi culturali, tecnologici, prevenzione nei confronti dell'elettronico
- condizionano e rallentano lo sviluppo dell'editoria elettronica di qualità in Italia
- Iniziative nella condivisione di risorse informative elettroniche
- sono sorte principalmente nell'ambito delle biblioteche universitarie e dei centri di ricerca per accedere all’editoria accademico-scientifica straniera
- Queste iniziative non sono state fino ad ora incentivate da finanziamenti o fondi governativi
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- La cultura della cooperazione tra biblioteche è relativamente recente in Italia
- (fine '70 sistemi bibliotecari di enti locali, anni '80-'90 con SBN)
- SBN ha contribuito a creare una cultura della cooperazione ma per certi aspetti l'ha ritardata
- Forme centralizzate di cooperazione destano timori di perdita di autonomia e di efficienza
- Forme di cooperazione spontanee in ambito universitario per disciplina e procedono con successo (SINM, CNBA, ESSPER, ESSPER Diritto)
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Il mercato dell'informazione elettronica
- Scarsa la presenza di editori italiani nella produzione di basi dati e di editoria elettronica di qualità con l'alto rischio di non rendere accessibili alle generazioni future quanto si pubblica in Italia
- Mercato dominato dall'editoria straniera che opera in una condizione di semimonopolio con un'alta concentrazione di risorse informative elettroniche
(periodici, banche dati bibliografiche, subject gateways, e-books nelle mani di pochi e potenti gruppi editoriali)
- Ruolo degli intermediari (librerie commissionarie, agenti, distributori, aggregatori di risorse) messo in crisi dalle politiche commerciali aggressive degli editori
- Forme alternative di editoria elettronica in ambito universitario in collaborazione tra università, biblioteche, società professionali e qualche editore si vanno affermando all'estero e incominciano a nascere in Italia
(per bilanciare un mercato così squilibrato e nello stesso tempo per favorire una maggiore circolazione dell'informazione scientificamente validata)
- Le biblioteche oggetto del desiderio degli editori, dei produttori di banche dati e degli intermediari, si muovono comprensibilmente con difficoltà in questo contesto
Le aspettative e le difficoltà delle biblioteche
- Acquisire risorse elettroniche a costi ragionevoli
- integrandole con quelle cartacee
- Rendere accessibili tali risorse alla propria utenza in modo permanente
- utilizzando tecnologie avanzate arricchendole di servizi a valore aggiunto
- Partecipare a progetti cooperativi
- spoglio e digitalizzazione di risorse informative italiane editoria elettronica
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- Un mercato editoriale in costante evoluzione e difficile da seguire
- La necessità di aderire a forme consortili di acquisti delle risorse
- La necessità di procedere verso forme centralizzate di acquisti
- conciliare autonomia e centralismo
- acquisti coordinati e programmati
- sistemi bibliotecari ben organizzati, snelli, funzionanti, dotati di autonomia finanziaria
- Pianificazione degli acquisti a breve e medio termine
- Comprendere il valore della collaborazione
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Forme della cooperazione
- Sviluppo di collezioni digitali
- Poche ancora le iniziative, segnaliamo la CIBIT-Centro Interuniversitario per la Biblioteca Italiana telematica (14 università italiane e due straniere con il supporto tecnico del CNR-Istituto di Linguistica Computazionale)
- Deposito legale delle pubblicazioni elettroniche presso la BNCF
- (accordo stipulato dalla BNCF con editori italiani)
- Produzione di spogli di periodici italiani per ambito disciplinare
- Nelle scienze sociali: ESSPER (40 biblioteche partecipanti)
- Nel diritto: ESSPER Diritto
- Nell'archittetura: a cura del CNBA
- Creazione e gestione di servizi integrati per area disciplinare o su base regionale
- Nell'ambito della matematica SINM
- Nell'ambito biomedico SBBL in Lombardia (biblioteche, ospedali, policlinici, istituti di ricerca)
- Contratti e licenze su base consortile
- Iniziative di acquisti cooperativi promossi da distributori (DEA, Burioni)
- Consorzi di Supercalcolo (CILEA; CASPUR), coordinamenti universitari CIBER, CIPE
I contratti e licenze su base consortile
- Sono stati effettuati in ambito universitario dietro la spinta di
- razionalizzare le spese, realizzare dei risparmi o migliorare i servizi senza aumentare i costi
- acquisire maggiore potere contrattuale e migliorare le capacità di negoziazione con i partner (editori, produttori, aggregatori)
- partecipare attivamente al cambiamento
- Il ruolo dei consorzi interuniversitari di SuperCalcolo CILEA e CASPUR
- già attivi nell'ambito dell'automazione delle biblioteche
- hardware e software e know-how rispondenti ai bisogni delle università
- aspetti amministrativi e contrattuali per conto delle università consorziate e non
- politiche diverse, CILEA fornisce direttamente servizi alle biblioteche, CASPUR offre il supporto tecnico, gestionale, sistemistico, amministrativo alle biblioteche delle università che scelgono in prima persona le risorse e le modalità di contratto
- Iniziative consortili universitarie, CIBER e CIPE
- CIBER - Coordinamento Interuniversitario Basi dati e Editoria in Rete
- Raggruppa le università del CASPUR (6) + altri 16 atenei prevalentemente nel Centro-Sud
- Non ha forma legale, è un coordinamento di atenei per acquisti cooperativi, si avvale del supporto sistemistico, gestionale, amministrativo del CASPUR, ha condotto e concluso con successo trattative con diversi editori e fornitori stranieri
- CIPE - Coordinamento Italiano Periodici Elettronici
- Un gruppo di università italiane del Centro e del Nord (9) omogenee per organizzazione e struttura
- Non ha forma legale, si muove per strategie comuni, si avvale di un proprio consulente per le trattative commerciali ha condotto e concluso con successo trattative con alcuni editori stranieri
il CIBER, il CIPE e il CILEA hanno condotto insieme e con successo trattative interconsortili con alcuni editori stranieri (vedi contratto con Kluwer Academic Publishers, American Chemical Society)
I Punti critici
- Iniziative di cooperazione prevalentemente nell'ambito universitario e della ricerca nate dal basso (con l'eccezione di SBBL)
- Iniziative non sostenute da finanziamenti governativi né incentivati dai ministeri interessati, assenza di iniziative nazionali
- (lo studio di fattibilità sulla "Biblioteca Digitale" del MBCA)
- Mancanza di massa critica (pochi i prodotti acquisiti consortilmente) ancora poche le biblioteche partecipanti, pertanto le economie di scala ci sono, ma non sono così rilevanti
- Difficoltà ad accettare forme di cooperazione
- sistemi bibliotecari disomogenei, tempi di decisione troppo lunghi, mancanza di autonomia finanziaria, di cultura di collaborazione
- Le politiche aggressive degli editori si avvantaggiano dell'assenza di
- forme cooperative forti
- biblioteche come produttrici di contenuti elettronici
- Maggiore attenzione alle risorse elettroniche negli ambiti scientifici in senso stretto a danno delle scienze umane e sociali
- Rischio di omologare le collezioni a danno di materiali di nicchia
- Di fronte alle politiche aggressive degli editori si rischia di perdere autonomia, di avere le collezioni digitali che gli editori impongono
- Scarse sono, infatti, le iniziative da parte delle biblioteche di produrre contenuti elettronici ed archiviare collezioni digitali a differenza degli altri paesi
- Poche le iniziative editoriali elettroniche in ambito universitario e non
- Firenze University Press, Bari University Press, Lecce University Press, ecc
- Ruolo dei consorzi di SuperCalcolo dovrebbe essere chiaro, devono offrire supporto alle biblioteche, agire come partner dei consorzi di biblioteche, ma non sostituirsi ad essi, altrimenti ne indeboliscono l’autonomia
- Scarsa presenza di figure professionali necessarie in questo nuovo contesto ibrido
- coordinatore di risorse elettroniche, il bibliotecario di risorse elettroniche, il bibliotecario esperto di metadati ecc.
- Forte sostegno del corpo docente come utenti del servizio ma inadeguato sul piano gestionale e amministrativo
- Scarsa presenza di studi sull'uso effettivo delle risorse
- Scarsa valutazione di modalità di accesso alternative sulla base di costi-benefici (pay per use, pay per view, dd)
- Assenza di linee guide per gli acquisti condivise rispondenti agli interessi informativi, formativi, didattici, di ricerca dell'istituzione
- Criteri di scelta degli acquisti spesso personalistici, diseconomici
- Scarsa consapevolezza da parte delle istituzioni a cui afferiscono le biblioteche ed in particolare da parte degli autori/ricercatori dei costi economici dell'editoria elettronica e della possibilità di creare forme alternative di editoria a costi ben più contenuti
- Necessità di una maggiore partecipazione ad iniziative volte a promuovere l'editoria alternativa (SPARC Europe, Budapest Open Initiative)
- Anche i consorzi di biblioteche possono contribuire a favorire la circolazione e distribuzione dell'informazione accademico-scientifica attraverso canali alternativi a quelli della grossa editoria commerciale elettronica, appoggiando iniziative editoriali volte a contenere i costi assicurando qualità e validazione scientifica dei contenuti
Alcuni segnali positivi
- La cooperazione sta aumentando notevolmente (la stessa crescita del CIBER e del CILEA per numero di aderenti ne è una prova) almeno nell'ambito universitario
- Il numero delle risorse condivise è in costante crescita
- Si rafforza l'editoria alternativa: nascono i primi archivi "open access" nelle università italiane
- È stato creato dalla Casalini libri un osservatorio per l'editoria elettronica
CIBER
- Coordinamento interuniversiario nato nel 1999 tra le 5 università del CASPUR
- Oggi conta 22 università aderenti del Centro Sud (2002)
- Stabilisce strategie e tattiche, analizza il mercato, conduce le trattative, propone soluzioni operative
- Utilizza il supporto tecnico, sistemistico e amministrativo di CASPUR, e le sue risorse hw/sw
- Acquisisce, accede e archivia risorse elettroniche a pagamento con criteri di economicità e principalmente con la finalità di migliorare i servizi per gli utenti finali
- Contribuisce alla creazione di politiche territoriali, nazionali e internazionali
- per realizzare economie di scala
- avere una maggiore influenza sugli editori commerciali
- per promuovere un protagonismo cosciente degli utenti intermedi e finali nel mercato editoriale accademico scientifico
inoltre...
- Intende contribuire ad riequilibrare i rapporti tra autore-editore-consumatore
- Intende stimolare un ruolo più attivo delle Università nel mercato dell'editoria elettronica
- Favorire lo sviluppo di forme editoriali alternative (University Press)
- Favorire la creazione di archivi elettronici per la gestione, archiviazione e accesso a materiale scientificamente validato e gratuitamente accessibile
Riviste CIBER |
1999 | 650 | Elsevier Science |
2000 | 3000 | Blackwell, Cluwer, IOP, ACS, Academic Press |
Utenti CIBER |
maggio 2002 | circa 3000 al giorno |
Servizi CIBER |
16500 ca | totale Pdf visualizzati |
12400 ca | totale Pdf visualizzati da riviste non in abbonamento |
4100 ca | totale Pdf visualizzati da riviste in abbonamento |
Articoli (Pdf) visualizzati da riviste Elsevier (gennaio 2001-gennaio 2002)** |
Università di Roma La Sapienza | riviste in abbonamento | 27,7% |
riviste non in abbonamento | 72,3% |
riviste presenti cui è abbonata l'istituzione | 23% |
Università di Roma Tre | riviste in abbonamento | 8,08% |
riviste non in abbonamento | 91,92% |
riviste presenti cui è abbonata l'istituzione | 5% |
** Dati statistici- servizio emeroteca virtuale - CIBER/CASPUR
Cosa ha raggiunto il CIBER
- Condizioni contrattuali, costi di licenze e servizi che nessun ateneo avrebbe ottenuto agendo singolarmente
- L'accesso ad una notevole mole di informazione accademico-scientifica interlinkata e ricercabile attraverso un'unica interfaccia e permanentemente archiviata presso il CASPUR
- Razionalizzazione nella sottoscrizione degli abbonamenti ed una politica di tagli mirata e coordinata
Cosa fare
- Rafforzamento di sistemi bibliotecari
- Valutazione più attenta dei risultati delle negoziazioni consortili
- Definizione di linee strategiche in una prospettiva nazionale
- Accesso a risorse e creazione di servizi personalizzabili per aree disciplinari
- Valutazione comparata delle esperienze consortili estere
- Condivisione delle esperienze consortili con i paesi a noi pipiù vicini e attivazione di iniziative comuni (vedi SELL- Southern European Library Link) - Questione IVA
- Formazione (rispondere alla necessitpià di nuove competenze, nuove professionalitpià)
INFER
Osservatorio italiano sulla cooperazione per le risorse informatiche elettroniche
Italian National Forum on Electronic Resources
<http://www.infer.it>
Gruppo di coordinamento promosso dall'Istituto Universitario di Fiesole e dall'Università di Firenze e da alcune università del Centro Nord a cui partecipano(40) rappresentanti di biblioteche per lo più universitarie, i consorzi di SuperCalcolo e di acquisti, è aperto alla partecipazione di biblioteche afferenti ad altri enti:
- per la promozione di un uso efficiente delle risorse informative elettroniche e per facilitarne l'uso da parte del pubblico
- per la formazione di consorzi tra biblioteche, o di altre forme di aggregazioni e di accordi relativi all'acquisizione e alla gestione di risorse elettroniche
Le finalità di INFER
- agire come punto di riferimento e di collegamento e di sviluppare iniziative finalizzate alla promozione di attività e di progetti nell'ambito della condivisione di risorse elettroniche
- aumentare la consapevolezza ai diversi livelli istituzionali (ministeri, università, enti locali) e tra i bibliotecari e gli utenti finali
- facilitare il dialogo e la mutua collaborazione tra le biblioteche e gli altri partner (autori, editori, intermediari, utenti finali)
- mantenere contatti con iniziative simili esistenti in altri paesi
Le attività di INFER
- Disseminazione dell'informazione attraverso il sito web
- attività del Forum, documenti sui consorzi italiani e esteri, modelli di licenze ecc.
- Seminari, workshop
- problematiche dei consorzi, digitalizzazione di collezioni, copyright elettronico, ecc.
- Raccolta di dati
- Monitoraggio iniziative consortili in Italia
- Database sulle acquisizioni elettroniche nelle biblioteche universitarie italiane
- Linee guida e raccomandazioni
- traduzione documenti delle associazioni EBLIDA, ICOLC e dell'IFLA ed in corso di attuazione un modello di contratto per i consorzi italiani
Prospettive
- Ampliamento delle iniziative interconsortili tra gli atenei italiani
- Miglioramento dell'infrastruttura di rete per le diverse tipologie di biblioteche
- Creazione e gestione di accessi integrati alle risorse per rendere la ricerca, la navigazione più efficace ed efficiente per l'utente finale
- Partecipazione di biblioteche appartenenti ad altri enti a iniziative consortili future
- Pressione per lo sviluppo di un'editoria elettronica italiana universitaria e non
- Pressione su gli organi istituzionali competenti per la nascita di forme di cooperazione nazionale con finanziamenti ad hoc
- Creazione, addestramento di figure professionali (bibliotecario esperto di metadati, di risorse elettroniche, bibliotecario liaison ecc.)
Indirizzi web
CIBIT - <http://cibit.humnet.unipi.it/ColPISA1.htm>
CILEA - CDL Digital Library - <http://cdl.cilea.it>
CIBER - <http://ciber.caspur.it>
CASPUR-CIBER Iniziativa Emeroteca Virtuale - <http://periodici.caspur.it>
CNBA -
<http://www.cnba.it>
ESSPER -
<http://www.biblio.liuc.it:8080/biblio/essper/default.htm>
SBBL -
<http://sbbl.cilea.it>
SINM -
<http://siba2.unile.it/sinm/>
Casalini - Osservatorio sull’editoria elettronica -
<http://www.casalini.it>
* versione testuale delle slide di presentazione utilizzate durante l'incontro tenutosi a Napoli il 12 dicembre 2002
Copyright AIB 2003-01-04, ultimo aggiornamento 2003-01-05 a cura di Maria Grazia Ronca
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/cam/garg2-sl.htm
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