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Nati per leggere: un progetto dei bibliotecari e dei pediatri rivolto alla società civile

di Vittorio Ponzani

Tratto da «Il pepeverde: rivista di letture e letterature per ragazzi », n. 9 (2001), p. 30-31

L'importanza della lettura nello sviluppo psicologico e cognitivo del bambino è ormai un dato di fatto accertato, mentre meno diffusa è la consapevolezza che il percorso di avvicinamento alla lettura può e anzi deve cominciare fin dalla più tenera età.
Naturalmente, finché il bambino non raggiunge la capacità di leggere autonomamente, dovrà essere il genitore a farlo per lui, leggendo ad alta voce racconti, fiabe o filastrocche.
Anche se il bambino, nei primi mesi di vita, non capisce il significato delle parole, la lettura ad alta voce gli procura comunque un piacere molto intenso, legato sia alla percezione del ritmo della lingua, sia - soprattutto - all'effetto rassicurante e consolatorio della voce di chi legge, che gli fa sentire forte la presenza del genitore e gli conferma di essere amato.
La voce del genitore è, infatti, un elemento fondamentale nel rapporto affettivo e l'attività di leggere ad alta voce realizza una dimensione di familiarità e di intimità tra chi legge e chi ascolta, favorendo la condivisione di momenti intensi, emozionanti e divertenti, sicuramente indimenticabili per il bambino.

Il presupposto indispensabile di tali benefici effetti sta naturalmente nell'adottare strategie di lettura adeguate all'età di chi ascolta. Quando si legge ad alta voce è importante procedere lentamente e in maniera chiara, per favorire al massimo le capacità di comprensione del bambino, coinvolgendolo il più possibile nel dipanarsi del racconto e dilatando in questo modo i suoi tempi di attenzione.
Tuttavia, l'aspetto più importante, oltre a queste accortezze di carattere tecnico, è certamente la partecipazione che il genitore mette nella lettura della storia, l'entusiasmo che mostra nel condividere un momento piacevole della giornata con suo figlio.
È necessario stabilire tra chi legge e chi ascolta una relazione profonda, stimolando il coinvolgimento del bambino, magari commentando insieme le vicende e i caratteri dei personaggi, oppure facendogli indicare le figure, o infine con la semplice complicità dello sguardo. Questo è sicuramente il modo migliore e più sicuro per creare un'abitudine alla lettura che duri tutta la vita.

La consapevolezza dell'importanza della lettura fin dai primi mesi di vita è all'origine dell'operazione Nati Per Leggere, che nasce alla fine del 1999 e prende forma nei mesi seguenti dalla collaborazione tra l'Associazione italiana biblioteche, l'Associazione culturale pediatri e il Centro per la salute del bambino, una ONLUS che ha sedi a Trieste, Napoli e Palermo.
Nati Per Leggere, che si ispira ad analoghe iniziative svolte negli Stati Uniti fin dall'inizio degli anni '90 ("Born to read", "Reach out and read"), si propone di favorire e sostenere l'abitudine di leggere nei bambini in età prescolare, sottolineando soprattutto la responsabilità dell'intera comunità per quanto riguarda non solo la tutela del bambino contro la violenza o le malattie, ma anche per quanto riguarda il diritto ad uno sviluppo cognitivo e affettivo completo. In particolare, la campagna di Nati Per Leggere coinvolge in primo luogo i genitori e i pediatri che, con funzioni e ruoli differenti, possono e devono svolgere un ruolo fondamentale.
I pediatri hanno l'importante compito di far comprendere l'importanza di leggere storie ai bambini fin dalla più tenera età, per un corretto sviluppo psicofisico.

Per sensibilizzare i genitori a queste tematiche, spesso assenti dalla loro cultura educativa, può essere utile la distribuzione di materiali informativi, e in particolare il dono di un libro nel corso delle periodiche visite di controllo.
I bibliotecari, d'altra parte, sono chiamati ad allestire nelle loro biblioteche degli spazi adeguati per i bambini e per i loro genitori, in modo tale da renderne piacevole il soggiorno e da sviluppare l'abitudine ad usufruire dei servizi che la biblioteca offre. I bibliotecari devono inoltre fornire suggerimenti utili nella scelta dei libri da leggere, devono creare scaffali multiculturali in cui siano presenti libri in diverse lingue, e organizzare incontri con i genitori per far conoscere e diffondere le metodologie di lettura più adatte.
Il progetto Nati Per Leggere prevede la distribuzione di materiali informativi di vario genere, in particolare il pieghevole che contiene indicazioni sull'importanza della lettura ad alta voce e sulle modalità di attuarla tenendo conto delle fasce d'età del bambino.

Una particolare importanza per quanto attiene alla comunicazione e allo sviluppo del progetto è attribuita alle pagine web, curate da Giovanna Malgaroli e ospitate su AIB-WEB, il sito dell'Associazione italiana biblioteche, consultabili a partire dall'indirizzo http://www.aib.it/aib/npl/npl.htm.
Queste pagine, sempre molto aggiornate, riportano tutte le informazioni disponibili sul progetto e sulle attività in corso di svolgimento: la descrizione dell'iniziativa e l'illustrazione degli scopi che intende perseguire, i vari progetti locali, alcune bibliografie ragionate dedicate ai libri per l'infanzia, e link ad iniziative analoghe svolte in altri paesi.
Sul web sono presenti due bibliografie particolarmente utili: la prima riguarda sCosa leggere sui bambini e la lettura, a cura di Letizia Tarantello della Biblioteca centrale per ragazzi di Roma, che riporta i testi utili per approfondire il rapporto tra prima infanzia e lettura, mentre la seconda, I libri per bambini da 0 a 5 anni, curata da Nicoletta Bacco, Nives Benati, Tatiana Fabbri, Daniela Simonini, Maria Laura Troncossi, seleziona alcuni libri per bambini, suddivisi per fascia d'età.
Una sezione del sito web particolarmente interessante è quella che riguarda i progetti locali, nella quale vengono descritte le attività concrete che AIB, ACP e CSB stanno portando avanti, anche in collaborazione con le amministrazioni pubbliche.

In questa fase iniziale, i primi progetti locali da sottolineare sono quelli organizzati in Abruzzo, a Cesena, a Napoli e nella provincia di Ravenna.
Proprio nella provincia di Ravenna, il Gruppo di lavoro del Polo bibliotecario romagnolo sta puntando all'ambizioso obiettivo di raggiungere tutti gli oltre 17.000 bambini da 0 a 6 anni presenti sul territorio.
Questi bambini, insieme ai loro genitori, saranno coinvolti in attività di animazione, di letture animate e laboratori, non solo dentro le biblioteche. È infatti prevista la realizzazione di spazi dedicati alla lettura ad alta voce anche nei reparti pediatrici ospedalieri, nelle librerie e nei centri commerciali, con l'ausilio di gruppi di lettori volontari adeguatamente formati.
Particolarmente significativa appare l'iniziativa di inviare una lettera di benvenuto ad ogni nuovo nato da parte della biblioteca, insieme al dono di un libro: un gesto di grande valenza simbolica per trasmettere, soprattutto ai genitori, l'importanza della lettura per la formazione della personalità.

L'operazione Nati Per Leggere appare, e si va delineando sempre di più, come un progetto ad ampio raggio, in grado di uscire dai confini spesso angusti delle biblioteche e di coinvolgere anche la società civile, per raggiungere uno scopo così importante quale quello di avvicinare i bambini alla lettura e al mondo dei libri.


Copyright AIB 2002-02-11, ultimo aggiornamento 2002-02-11 a cura di Giovanna Malgaroli e Vittorio Ponzani
URL: http://www.aib.it/aib/npl/ponzani.htm

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