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L'importanza della lettura nello sviluppo psicologico e cognitivo
del bambino è ormai un dato di fatto accertato, mentre
meno diffusa è la consapevolezza che il percorso di
avvicinamento alla lettura può e anzi deve cominciare fin
dalla più tenera età.
Naturalmente, finché il bambino non raggiunge la
capacità di leggere autonomamente, dovrà
essere il genitore a farlo per lui, leggendo ad alta voce racconti,
fiabe o filastrocche.
Anche se il bambino, nei primi mesi di vita, non capisce il significato
delle parole, la lettura ad alta voce gli procura comunque un piacere
molto intenso, legato sia alla percezione del ritmo della lingua, sia -
soprattutto - all'effetto rassicurante e consolatorio della voce di chi
legge, che gli fa sentire forte la presenza del genitore e gli conferma
di essere amato.
La voce del genitore è, infatti, un elemento fondamentale
nel rapporto affettivo e l'attività di leggere ad alta
voce realizza una dimensione di familiarità e di
intimità tra chi legge e chi ascolta, favorendo la
condivisione di momenti intensi, emozionanti e divertenti, sicuramente
indimenticabili per il bambino.
Il presupposto indispensabile di tali benefici effetti sta
naturalmente nell'adottare strategie di lettura adeguate
all'età di chi ascolta. Quando si legge ad alta voce
è importante procedere lentamente e in maniera chiara,
per favorire al massimo le capacità di comprensione del
bambino, coinvolgendolo il più possibile nel dipanarsi
del racconto e dilatando in questo modo i suoi tempi di attenzione.
Tuttavia, l'aspetto più importante, oltre a queste
accortezze di carattere tecnico, è certamente la
partecipazione che il genitore mette nella lettura della storia,
l'entusiasmo che mostra nel condividere un momento piacevole della
giornata con suo figlio.
È necessario stabilire tra chi legge e chi ascolta una
relazione profonda, stimolando il coinvolgimento del bambino, magari
commentando insieme le vicende e i caratteri dei personaggi, oppure
facendogli indicare le figure, o infine con la semplice
complicità dello sguardo. Questo è
sicuramente il modo migliore e più sicuro per creare
un'abitudine alla lettura che duri tutta la vita.
La consapevolezza dell'importanza della lettura fin dai primi mesi
di vita è all'origine dell'operazione Nati Per Leggere,
che nasce alla fine del 1999 e prende forma nei mesi seguenti dalla
collaborazione tra l'Associazione italiana biblioteche, l'Associazione
culturale pediatri e il Centro per la salute del bambino, una ONLUS che
ha sedi a Trieste, Napoli e Palermo.
Nati Per Leggere, che si ispira ad analoghe iniziative svolte negli
Stati Uniti fin dall'inizio degli anni '90 ("Born to read", "Reach out
and read"), si propone di favorire e sostenere l'abitudine di leggere
nei bambini in età prescolare, sottolineando soprattutto
la responsabilità dell'intera comunità per
quanto riguarda non solo la tutela del bambino contro la violenza o le
malattie, ma anche per quanto riguarda il diritto ad uno sviluppo
cognitivo e affettivo completo. In particolare, la campagna di Nati Per
Leggere coinvolge in primo luogo i genitori e i pediatri che, con
funzioni e ruoli differenti, possono e devono svolgere un ruolo
fondamentale.
I pediatri hanno l'importante compito di far comprendere l'importanza di
leggere storie ai bambini fin dalla più tenera
età, per un corretto sviluppo psicofisico.
Per sensibilizzare i genitori a queste tematiche, spesso assenti
dalla loro cultura educativa, può essere utile la
distribuzione di materiali informativi, e in particolare il dono di un
libro nel corso delle periodiche visite di controllo.
I bibliotecari, d'altra parte, sono chiamati ad allestire nelle loro
biblioteche degli spazi adeguati per i bambini e per i loro genitori, in
modo tale da renderne piacevole il soggiorno e da sviluppare l'abitudine
ad usufruire dei servizi che la biblioteca offre. I bibliotecari devono
inoltre fornire suggerimenti utili nella scelta dei libri da leggere,
devono creare scaffali multiculturali in cui siano presenti libri in
diverse lingue, e organizzare incontri con i genitori per far conoscere
e diffondere le metodologie di lettura più adatte.
Il progetto Nati Per Leggere prevede la distribuzione di materiali
informativi di vario genere, in particolare il pieghevole che contiene
indicazioni sull'importanza della lettura ad alta voce e sulle
modalità di attuarla tenendo conto delle fasce
d'età del bambino.
Una particolare importanza per quanto attiene alla comunicazione e
allo sviluppo del progetto è attribuita alle pagine web,
curate da Giovanna Malgaroli e ospitate su AIB-WEB, il sito
dell'Associazione italiana biblioteche, consultabili a partire
dall'indirizzo
http://www.aib.it/aib/npl/npl.htm.
Queste pagine, sempre molto aggiornate, riportano tutte le informazioni
disponibili sul progetto e sulle attività in corso di
svolgimento: la descrizione dell'iniziativa e l'illustrazione degli
scopi che intende perseguire, i vari progetti locali, alcune
bibliografie ragionate dedicate ai libri per l'infanzia, e link ad
iniziative analoghe svolte in altri paesi.
Sul web sono presenti due bibliografie particolarmente utili: la prima
riguarda sCosa leggere sui bambini e la lettura, a cura di
Letizia Tarantello della Biblioteca centrale per ragazzi di Roma, che
riporta i testi utili per approfondire il rapporto tra prima infanzia e
lettura, mentre la seconda, I libri per bambini da 0 a 5 anni,
curata da Nicoletta Bacco, Nives Benati, Tatiana Fabbri, Daniela
Simonini, Maria Laura Troncossi, seleziona alcuni libri per bambini,
suddivisi per fascia d'età.
Una sezione del sito web particolarmente interessante è
quella che riguarda i progetti locali, nella quale vengono descritte le
attività concrete che AIB, ACP e CSB stanno portando
avanti, anche in collaborazione con le amministrazioni pubbliche.
In questa fase iniziale, i primi progetti locali da sottolineare
sono quelli organizzati in Abruzzo, a Cesena, a Napoli e nella provincia
di Ravenna.
Proprio nella provincia di Ravenna, il Gruppo di lavoro del Polo
bibliotecario romagnolo sta puntando all'ambizioso obiettivo di
raggiungere tutti gli oltre 17.000 bambini da 0 a 6 anni presenti sul
territorio.
Questi bambini, insieme ai loro genitori, saranno coinvolti in
attività di animazione, di letture animate e laboratori,
non solo dentro le biblioteche. È infatti prevista la
realizzazione di spazi dedicati alla lettura ad alta voce anche nei
reparti pediatrici ospedalieri, nelle librerie e nei centri commerciali,
con l'ausilio di gruppi di lettori volontari adeguatamente formati.
Particolarmente significativa appare l'iniziativa di inviare una lettera
di benvenuto ad ogni nuovo nato da parte della biblioteca, insieme al
dono di un libro: un gesto di grande valenza simbolica per trasmettere,
soprattutto ai genitori, l'importanza della lettura per la formazione
della personalità.
L'operazione Nati Per Leggere appare, e si va delineando sempre di più, come un progetto ad ampio raggio, in grado di uscire dai confini spesso angusti delle biblioteche e di coinvolgere anche la società civile, per raggiungere uno scopo così importante quale quello di avvicinare i bambini alla lettura e al mondo dei libri.