2005-04-18.
Parte dei contenuti NPL
(in AIB-WEB dal 2001 al 2005)
è ora disponibile in nuova veste e collocazione a URL
<http://www.natiperleggere.it>.
Ospedale
Fatebenefratelli di Benevento, Unità Operativa di Pediatria
Nella sala giochi del reparto, soprattutto durante le ore pomeridiane,
il personale infermieristico, quando possibile, o le mamme, leggono, ad
alta voce, fiabe ai piccoli ricoverati. Collabora al progetto la
dott.ssa M. Pina Colatruglio, psicologa dell'Ospedale, e ci si sta
attivando per la ricerca di lettori volontari, per incrementare il tempo
da dedicare alla lettura ad alta voce durante la degenza dei bambini.
Ospedale
Cardarelli di Napoli, Reparto di Pediatria
Presso l'Unità operativa di Pediatria dell'ospedale
Cardarelli di Napoli, dal marzo 2003, è partita una
esperienza di promozione della lettura ai bambini ospedalizzati. Una
infermiera della UOC di pediatria e una maestra della scuola materna
presente in ospedale, dopo aver frequentato un corso di formazione,
fuori orario di servizio, una volta alla settimana di pomeriggio
riuniscono tutti i bambini nei locali della scuola materna ubicati nel
Reparto e leggono storie ad alta voce ai bambini in quel momento
ricoverati in ospedale. L'iniziativa, incoraggiata e sostenuta dai
medici del reparto, è molto ben accolta dalle mamme e dai
bambini.
Referenti: Stefania Bellucci (vigilatrice d'infanzia), tel 0817.47.27.15
e Eliana Scippacercola.
Biblioteca
comunale di Lusciano
La Biblioteca Comunale di Lusciano sta adoperandosi per incrementare la
propria raccolta di libri adatti alla fascia di età 0-5
anni ed offrire un'ampia scelta di volumi. È intenta ad
attrezzare un idoneo spazio per i genitori, al fine di facilitarne
l'accesso in Biblioteca con i loro figli. In collaborazione poi con
l'Associazione Culturale Pediatri realizzerà attività di
divulgazione del progetto negli studi ambulatoriali territoriali - un
grazie ai pediatri che hanno dato la loro disponibilità.
Sta operando per attivare nelle scuole materne una proposta di
diffusione della pratica della lettura tra i bambini, in accordo con gli
insegnanti ed i genitori. Provvederà a far pervenire ad
ogni neo mamma un libro per diffondere e promuovere l'importanza della
lettura rivolta ai bambini sin dalla tenera età, unito ad una
breve proposta di lettura di libri disponibili in biblioteca, con invito
per i genitori a frequentarla, per trovarne molti, molti altri e fruire
e godere dei vari servizi bibliotecari (prestito, consultazione, lettura
in sede, informazioni, referenze...).
Il progetto prevede la partecipazione attiva e volontaria dei 5 pediatri
di base dell'intero Distretto Sanitario 101, che con 8 comuni copre una
superficie di kmq. 305,45 con 46.150 abitanti, più il
consultorio familiare distrettuale, che affianca i pediatri di base con
le pratiche vaccinali e l'eventuale assistenza sanitaria a coloro che ne
fossero sprovvisti. I nuovi nati sono all'incirca 550 per anno (questo
dovrebbe essere il target minimo).
Tuttavia, poiché questa iniziativa non rimanga priva di
ricaduta pratica ed anche per una verifica «sul
campo» dei risultati, gli estensori del progetto si sono
preoccupati di sensibilizzare le istituzioni locali dei comuni
interessati, sia per una migliore diffusione dell'iniziativa, sia
soprattutto per la realizzazione di strutture fisse (cioè
biblioteche per i più piccoli) dove continuare e
rafforzare l'azione di lettura con l'impiego di volontari. Un primo
nucleo potrebbe realizzarsi a S.Cipriano Picentino, dove il Sindaco ha
concesso l'uso dei locali delle due ludoteche comunali (e con molta
probabilità anche una dotazione iniziale di volumi); le
mamme della associazione di promozione sociale Immagine che
gestiscono il Centro Famiglia e gli spazi ludico-ricreativi nelle
ludoteche sono a loro volta disponibili come lettrici volontarie per la
prosecuzione del progetto, sia nei locali menzionati che nella sala
d'attesa almeno di un ambulatorio.
La possibilità di ottenere queste strutture fisse
potrebbe consentire di risparmiare sul numero totale dei volumi da
acquistare (limitandosi per esempio ai primi tre bilanci del primo
anno), demandando i bambini più grandicelli alle
iniziative locali, anche se sarebbe comunque preferibile che le
iniziative procedano affiancate.
Referenti: Dott. Aurelio Occhionegro, Pediatra di famiglia e D.ssa
Gelsomina Ragone, Pediatra, Dirigente U.O.M.I. ASL SA/2, Distretto 101,
Giffoni Valle Piana.