AIB. Nati Per Leggere
Nati per leggere ad Abbiategrasso (MI)
a cura di Maria Giovanna Stabile
Ospedale di Abbiategrasso e Magenta - Azienda Ospedaliera di Legnano
Questo progetto è nato da una singolare coincidenza di idee e
di intenti tra alcune persone ed istituzioni, che per motivazioni e vie
diverse sono arrivate ad un punto di incontro comune.
Motivazione prima del progetto è la constatazione di una
preoccupante tendenza, nella popolazione dei bambini e degli
adolescenti, a "perdere"l'abitudine all'uso della lingua scritta in
favore di modi di comunicazione in apparenza più immediati. Tra i
vari codici a nostra disposizione, il codice di gran lunga più
potente e più diffuso, da vent'anni a questa parte, è il
codice televisivo, ricco di spunti e stimoli e certamente seduttivo per
i più piccini, ma portatore di rischi non trascurabili per
l'evoluzione della cultura e la formazione del pensiero nelle giovani
generazioni.
Già Postman, negli Stati Uniti nel lontano 1979, nei suoi studi
aveva avuto modo di sottolineare come il curriculum televisivo ed il
curriculum scolastico siano in qualche modo in contrapposizione: il
curriculum televisivo è di immediata comprensione, ma non ammette
interazioni e riflessioni, per la rapidità del fluire delle
informazioni. Lo spettatore ha due sole alternative: "prendere" il
contenuto così com'è, o "lasciare", cioè cambiare
canale o spegnere.
Il curriculum scolastico, linguistico, legato ai libri ed alla
scrittura, presenta caratteristiche opposte, lascia spazio alla
riflessione e, alle considerazioni del lettore, stimola la nascita di un
pensiero autonomo e creativo.
Già negli Stati Uniti ed in Inghilterra, dove il processo di
abbandono dello strumento linguistico è stato evidente molto
prima che da noi, alcune Amministrazioni "illuminate" hanno avviato
negli anni '80 programmi come "Head Start" o "Born to Read", pensati per
far riscoprire l'abitudine all'uso dei libri già nei primi anni
di vita.
L'Associazione Culturale Pediatri ha fatto proprie queste idee ed ha
avviato un progetto (Nati Per Leggere), che prevede la collaborazione
tra biblioteche, librerie e pediatri di famiglia allo scopo di
sensibilizzare all'abitudine precoce alla lettura, fatta dai genitori ai
bambini già da sette-otto mesi di vita. Questo tipo di semplice
consuetudine favorisce ovviamente la relazione col bambino ed induce
l'adulto a fermarsi un attimo nella sua giornata, a spegnere telefoni e
televisori, a dedicare una parte del suo tempo al rapporto col figlio ed
a recuperare storie e filastrocche dimenticate dalle proprie esperienze
infantili.
La biblioteca di Abbiategrasso ha da tempo messo in programma la
creazione di una struttura adeguata ai bambini in età prescolare,
una sala che è stata inaugurata nel giugno 2003: il completamento
della sala bambini giunge in un momento particolare, proprio
perché in questi anni, ed in particolare negli ultimi mesi,
abbiamo ascoltato, in tutto il mondo e nel nostro Paese, parole di
intolleranza e di istigazione al contrasto tra culture e civiltà
diverse. Proprio nello stesso periodo, in Abbiategrasso come in tutto
l'Occidente, arrivano migranti di tutte le etnie e nascono bambini da
genitori provenienti da culture molto diverse dalla nostra.
In Abbiategrasso, su 3600 bambini in età da zero a 14 anni, ben
195 sono stranieri: questi bambini sono già nella città,
frequentano le nostre scuole e tra un decennio o poco più saranno
adulti. Ci sono i presupposti per raccogliere una sfida: far crescere
dei cittadini responsabili portatori di culture che vanno ad arricchire
la nostra civiltà, o farne degli emarginati avvelenati
dall'invidia per i nostri privilegi.
Non so più chi ha detto "se il mondo brucia, costruiamo
biblioteche": costruiamo un luogo di incontro per tutti i bambini, per
contrastare la diffidenza nei confronti della diversità che in
quanto tale è prima di tutto la ricchezza di un Paese come
l'Italia, terra di passaggio per sua natura e per il suo passato.
La giornata di domenica sarà una festa semplice e senza pretese:
grazie alla disponibilità del direttore della biblioteca,
dell'Amministrazione Comunale e di alcune famiglie straniere che vivono
nella città, sarà possibile assistere ai giochi di un
pagliaccio, gustare la merenda ed ascoltare il racconto di storie brevi,
pensate per i più piccoli. Le storie saranno lette da Yunus, un
papà che viene dal Marocco, in lingua araba e saranno tradotte
dal pagliaccio in italiano: sono piccoli aneddoti che parlano di
Giuhà, la maschera dello sciocco, tipica delle storie infantili
di tutta l'area mediterranea ed ancora vivo soprattutto in Sicilia.
Angela, una mamma colombiana, ci leggerà alcune filastrocche in
lingua spagnola, da lei stessa tradotte in modo che anche in italiano si
possano apprezzare le assonanze e le rime. Speriamo di poter presentare
altri incontri di questo tipo, chiedendo la disponibilità di
genitori di provenienza diversa, dopo l'estate.
Inoltre il Comune di Abbiategrasso, per iniziativa dell'Assessore
Colombini, pensa di destinare risorse alla promozione del programma Nati
Per Leggere in autunno, sensibilizzando i pediatri di famiglia, gli
operatori delle strutture ospedaliere, l'Abio e altre associazioni di
volontariato, gli asili nido e le scuole materne. Di questo programma
ancora in gestazione pubblicheremo notizie precise quando sarà
completato il progetto.
Copyright AIB
2003-05-26, ultimo aggiornamento 2003-08-30 a cura di
Giovanna Malgaroli e Fabio Bazzoli
URL: http://www.aib.it/aib/npl/abbiategrasso.htm