Il 5 agosto scorso si è svolto nel Mona Visitor's Lodge, nell'Università delle West Indies (Kingston, Jamaica), l'incontro satellite IFLA SLRC - IASL, in collaborazione con l'associazione nazionale bibliotecaria giamaicana LIAJA, incontro che ha preceduto di poco le conferenze annuali delle due associazioni internazionali. Il satellite meeting giamaicano era stato pianificato in maniera congiunta, anche ricorrendo a conferenze via Skype e ovviamente a un intenso scambio di mail, sulla base dei positivi esiti degli "incontri ravvicinati", avviati in Italia con la 38. Conferenza IASL, e della recente pubblicazione IFLA n. 148. Il tema scelto è stato quello dell'e-learning e delle sue implicazioni per la biblioteca scolastica, tema trattato nei lavori della mattina, coordinati da Karen Usher, e poi ripreso nel pomeriggio in maniera più operativa in un coinvolgente workshop, coordinato da Lourense Das.
Dopo il benvenuto IASL e IFLA nelle persone di Lourense Das e Randi Lundvall, l'intervento centrale della mattina è stato svolto da Avril Crawford, responsabile del progetto collaborativo nazionale "e-Learning Jamaica" (http://www.e-ljam.net/), promosso dal 2005 nelle scuole secondarie giamaicane da MOEY e MITEC (rispettivamente Ministero dell'Istruzione e dalla Gioventù e Ministero dell'industria, della tecnologia, dell'energia e del commercio), con la collaborazione anche del settore privato. L'obiettivo principale è quello di innalzare il successo formativo, contrastare i fenomeni di disaffezione e abbandono scolastico, migliorare la motivazione ad apprendere, garantire risultati positivi negli esami finali, fondamentali per accedere ai gradi superiori dell'istruzione o avere un migliore inserimento professionale. Il progetto non riguarda soltanto la fornitura di attrezzature e tecnologie di ultima generazione e la ristrutturazione delle aule, ma implica anche un piano massiccio di formazione di docenti e coinvolge anche le biblioteche scolastiche, che beneficiano del progetto e vengono in tal modo potenziate (come già abbiamo visto fare in Portogallo). Questo aspetto è particolarmente rimarchevole e differisce parecchio dall'approccio scelto in Italia. Ulteriori contributi sono stati offerti la mattina da alcune presentazioni e da una vivace tavola rotonda a cui hanno contribuito Carlton Samuels, Chief Information Officer dell'Università West Indies, che ha toccato i temi del divario digitale e dell'accesso aperto all'informazione, Craig Perue che ha portato l'esperienza del Progetto "One Laptop Per Child" OLPC, Shawn Aarons, vice preside dell'Istituto tecnico "Dunoon" (East Kingston), e la bibliotecaria scolastica Antoinette Harriott.
I temi affrontati la mattina, sono stati poi ripresi con un taglio laboratoriale nel pomeriggio durante un workshop, basato sull'IFLA Publication 148 Global perspectives on school libraries. Lourense Das, Dianne Oberg e chi scrive hanno presentato quattro casi-stimolo. I partecipanti al workshop si sono poi divisi in tre gruppi, ognuno dei quali ha lavorato animatamente su una problematica situazione-tipo. I risultati della discussione dei tre casi esaminati sono stati comunicati tramite tre poster realizzati al momento, ciascuno presentato dal portavoce di uno dei gruppi. Un graditissimo spettacolo finale di musiche, danze e racconti tradizionali è stata la ciliegina sulla torta di una intensa giornata di aggiornamento professionale particolarmente positiva, grazie agli sforzi del comitato organizzativo locale e del Joint Committee (Diljit Singh, Dianne Oberg, Karen Usher, Randi Lundvall, Lourense Das e chi scrive) e alla risposta entusiastica dei partecipanti.
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