Durante il 77. Convegno IFLA di Puerto Rico, le sessioni organizzate dalla Division IV Support Services* si sono concentrate su temi cruciali per la professione: il rapporto tra teoria e pratica, la riflessione sui cambiamenti al curriculum imposti dallo scenario digitale, il nuovo ruolo nella società. Nuove soluzioni sono state proposte a vecchi problemi, soluzioni che hanno già funzionato in passato sono state proposte per nuovi problemi.
Teoria vs pratica? Un problema apparentemente senza soluzione, che da sempre ha ostacolato la comunicazione tra accademici e professionisti ma che ora sembra adottare un approccio alternativo: "l'ibridazione". Cioè la teoria non è solo nelle università e la pratica non è solo nelle biblioteche. Questa contaminazione sembra davvero proficua, un'ibridazione che va a vantaggio di studenti e di professionisti. Dalla Conferenza "Internship and placement"1 e da quella "Data collection in the services of libraries"2 questo è stato lo stimolo che vi riporto: le esperienze che abbiamo ascoltato dimostrano che c'è bisogno di applicare i metodi di ricerca nella pratica della biblioteca e che c'è bisogno di un programma di internship ben organizzato nella formazione. Tutte le Scuole di biblioteconomia sembrano avere un programma di laboratorio o di internship incluso nel curriculum, ma l'organizzazione mi è sembrata molto diversa, con la prevalenza di pratiche amministrative oppure con la prevalenza dello scopo didattico. Come organizzare l'internship virtuale nella relazione di Clara Chu (North Carolina) ed i suoi possibili vantaggi mi ha molto interessato. La ricerca in biblioteca deve essere metodologicamente corretta: la sessione della Sezione IFLA Library Theory è stato come un tutorial e problemi comuni nella raccolta dei dati sono stati evidenziati da Michael Seadle (Humboldt University), con alcuni suggerimenti per correggerli.
Nessuna Università di tutto il mondo esce indenne dai tagli e dalle limitazioni imposte dalla crisi economica ed a questo si associa il cambiamento imposto dal nuovo scenario digitale: questo contesto impone una strategia per la riqualificazione del personale in servizio e per la formazione dei nuovi professionisti. Alcune soluzioni cooperative, già usate dalle biblioteche per migliorare i servizi, sembrano ora molto vantaggiose per le Scuole di biblioteconomia: i consorzi di Università realizzano risultati migliori, razionalizzano gli investimenti e danno la possibilità di creare un corso di qualità anche dove investimenti non ci sono affatto. Questo è il messaggio che ho ottenuto partecipando al Satellite "Towards an Optimum Curriculum for Developing Countries: Prospects and Challenges"3. Un'altra cooperazione, stimolata dalla convergenza, è quella tra professioni diverse: per la digital curation bibliotecari, archivisti, informatici si sono confrontati sui temi da includere in un curriculum per formare i professionisti4. La sintesi finale è che ci sono molte somiglianze tra queste professioni ma anche molte differenze. Il tema della digital curation è cruciale per capire i nuovi ruoli ed i diversi approcci, ma ancora ci sono molte aree da investigare, a cominciare dalla definizione dei concetti di base.
La professione quindi si rinnova, non solo come generazione, ma soprattutto come ruolo. In contrasto con previsioni di fine della professione, altre previsioni anticipano un aumento di professionisti, capillarmente diffusi e attivi dovunque ci siano utenti che hanno bisogno di informazione. I leader del cambiamento sono i nuovi professionisti ed il Special Interest Group, che ha anche ricevuto il premio di migliori comunicatori dell'anno, è stato davvero attivo nell'organizzare le sue conferenze5. Per conoscere come sarà il professionista del futuro occorre leggere quello che i nuovi professionisti hanno deciso di essere, oppure leggere le relazioni futuristiche di alcuni colleghi più attempati, ma di menti aperte durante la sessione "Vision in 2020"6 organizzata dalla Sezione Management and Marketing: un bibliotecario qualificato sarà indispensabile nei team di ricerca delle università con il ruolo di facilitare connessioni e collaborazioni.
Se c'è stato un protagonista a questa 77. Conferenza IFLA è stato l'e-book. In molte sessioni del Convegno si è parlato dei cambiamenti che la de-materializzazione delle raccolte comporta. La Division IV si è interessata del problema dei diritti di proprietà intellettuale e delle limitazioni che questi impongono ai servizi come il prestito, a certi utenti (come i non vedenti), alla preservazione. Le barriere all'uso imposte da certi editori sembrano precludere l'accesso agli e-book e le biblioteche cercano di avere voce a livello mondiale per garantire la voce degli utenti. Non ci sono state presentazioni, ma una discussione animata coordinata da Kenneth Crews (Columbia University) che ha messo intorno allo stesso tavolo Peter Brantley (Internet Archive), Y. S. Chi (International Publishers Association), Magdalena Vinent (International Federation of Reproduction Rights Organizations), Elidio La Torre Lagares (autore), Steve Potash (OverDrive). La mia impressione è stata che le biblioteche sono al centro degli interessi di tutti gli presenti attorno al tavolo, che condividevano un approccio comune: le biblioteche come business model, cioè un partner interessante per vantaggi economici. Anche FAIFE ha organizzato un'importante sessione, dedicata a temi di grande attualità come quello della censura e del passaggio alla cybercensorship. Il dibattito ha preso il via da WikiLeaks fenomeno che ha fatto esplodere il problema della trasparenza degli archivi. I temi riprendevano quelli esposti nel volume di Yevgeni Morozov's "The net delusion: the dark side of Internet freedom"7: invece di realizzare l'utopia dell'accesso libero all'informazione e della democrazia globale portata dalla rete, quello che si sta verificando è l'appropriazione della rete da parte dei regimi. FAIFE e CLM portano il dibattito delle biblioteche decisamente fuori dal campo prettamente tecnico, che pure rimane, ma che si combina con un ruolo attivo della professione nella società. Questo è quello che caratterizza l'IFLA oggi, ben inserita nei problemi sociali, cercando di portare un contributo attivo, per dare visibilità alle biblioteche e contribuire al loro successo. Forse a qualcuno questa svolta non piacerà, qualcuno preferirà l'approccio più legato a problematiche professionali, a temi di backoffice. La nuova Presidente Ingrid Parent8 ha sposato in pieno questo nuovo porsi della professione con il suo tema presidenziale "Libraries a force for change". Come nuovo membro del Governing Board sono molto felice di poter collaborare a realizzare tutte le potenzialità di questo ruolo attivo delle biblioteche nella società e di poter collaborare con tanti bibliotecari esperti per lasciare davvero un impatto nelle nostre comunità nazionali. Perché questo è il valore dell'IFLA: non c'è nessun contrasto tra il livello internazionale e quello nazionale, ma i due livelli sono perfettamente integrati. Avete dubbi? Convinti forse che siamo diversi in Italia e possiamo quindi evitare perdite di tempo per confronti internazionali? Concludo invitando chi è convinto dell'importanza di aprirsi a livello internazionale o è solo curioso, di consultare il mio blog "Bibliotecari internazionali"9 dove ho sintetizzato alcuni momenti crucilai di IFLA a Puerto Rico e dove memorizzo pensieri, ricordi di personaggi ed esperienze del mio lavoro "internazionale".
annamaria.tammaro@unipr.it
* La Division IV comprende le sezioni dedicate alla formazione ed alla ricerca (Education and Training, Continuing education and Work based Learning, Library Theory), le sezioni di Management (Management and Marketing, Management of Library Associations, Statistics and Evaluation) e la Sezione Library Buildings. Sono aggregate alla Division IV i gruppi speciali di E-learning, E-metrics, Library History, New professionals and Women, Information and Libraries. La Division IV č inoltre referente per le attivitā "Core" dell'IFLA che riguardano il copyright e l'accesso libero all'informazione: CLM e FAIFE.
1 Internships and placements for the new information society - Education and Training - Session 122
2 Data collection in the service of libraries - Library Theory and Research Section with Statistics and Evaluation - Session 95
3 http://www.nccuslis.org/conted/iflalisted/cfp.htm
4 Education for digital curation - Education and Training Section with Preservation and Conservation, Information Technology; co-sponsored by ICA Section for Archival Education and Training - Session 217
5 New Professionals beyond New Professionals - skills, needs and strategies of a new generation of LIS professionals - Session 97
6 Vision 2020: innovative policies, services and tools - Management and Marketing Section with Academic and Research Libraries - Session 122
7 http://www.amazon.com/Net-Delusion-Dark-Internet-Freedom/dp/1586488740
8 Testo del tema Presidenziale: http://www.ifla.org/en/president/theme. Video a http://www.youtube.com/watch?v=ZPSgPZdAxcs.
9 http://annamariatammaro.wordpress.com/