[AIB] AIB notizie 23 (2011), n. 1
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In ricordo di Daniela Mori

i colleghi

Le parole sono inadeguate per far cogliere con chiarezza e senza retorica di circostanza quanto profondo sia il segno lasciato da Daniela in coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla, sia professionalmente che umanamente. In un'occasione di questo genere di sicuro sarebbe stata più abile, veloce, efficace e precisa nel trovare il tono giusto per scrivere. Entusiasmo e competenza, curiosità e passione, attenzione verso gli altri erano il suo biglietto da visita. Agli inizi degli anni 90 ha iniziato a lavorare alla Biblioteca comunale di Imola, e l'immagine che la rende nella pienezza di quegli anni è nella luce del suo ufficio, circondata da libri e schedine bibliografiche. Probabilmente la BIM è stata davvero il suo luogo ideale, dove con una professionalità sorretta da entusiasmo, intuito, amore per il suo lavoro ha creato una sezione di narrativa fantastica, in cui ogni genere e ogni letteratura venivano esplorati a fondo. Lavorava tra amici, con persone splendide che le sono restate vicine anche nei momenti più difficili. Poi qualche anno fa, stanca degli spostamenti quotidiani, si trasferì alla biblioteca CICU, dell'Ateneo bolognese. Anche in quella realtà lavorativa, molto diversa da quella da cui proveniva, riuscì come sempre a dare il meglio di sé stessa, anche nei momenti più critici come l'incendio della sala riviste, e a farsi apprezzare ed amare dai suoi colleghi. A chi ha condiviso con lei tanti anni di lavoro, resta sempre vivido il sapore delle discussioni, spunto per riflessioni più ampie sulla realtà in continuo cambiamento in cui siamo immersi, che continuavano fuori dal lavoro, nella sfera intima dell'amicizia. E le conversazioni erano lo spunto per leggere nuovi libri, conoscere nuovi autori, amare ancora di più il nostro lavoro. Con la nostra sagace compagna di banco siamo cresciuti professionalmente, e per tanti Daniela è sempre stata un punto di riferimento saldo, un'ancora di salvezza in tanti ambiti bibliotecari, dalla catalogazione semantica all'uso di SEBINA, dalla gestione delle raccolte - soprattutto di narrativa - alla promozione della lettura, alle relazioni con il pubblico. Nella vita privata era un'amica preziosa, capace di cogliere ogni cambiamento di umore, ogni difficoltà delle persone che aveva vicino, in grado di trasmettere energia positiva, forza e allegria.

A Daniela la vita non ha concesso molto tempo, ma lei lo ha vissuto con pienezza di sentimento e profondità di pensiero, lasciando un segno forte in tutti quelli che l'hanno conosciuta. È stato bellissimo poter percorrere un pezzo di strada insieme a lei, e scaldarsi al suo ricordo sentendola sempre comunque vicina.


In ricordo di Daniela Mori «AIB notizie», 23 (2011), n. 1, p. 18

Copyright AIB 2011-03 ultimo aggiornamento 2011-03-25 a cura di Ilaria Fava
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