"Leggere fa bene alla salute!?!" un' affermazione basata su evidenze empiriche, che reca con se tanti interrogativi, è il titolo scelto per il convegno organizzato dal Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (SBIS) e dalla ASL n. 7 Distretto Sanitario di Carbonia, che si è svolto sabato 15 gennaio 2011, presso la Biblioteca Comunale Multimediale di Carbonia.
Questo evento, che ha ricevuto l'accreditamento ECM da parte della Regione Sardegna, per il valore formativo e divulgativo che gli è stato riconosciuto, ha rappresentato anche l'occasione per dare ufficialità al protocollo d'intesa che SBIS e ASL hanno sottoscritto nel 2010, quale impegno a collaborare per la promozione del Progetto Nazionale "Nati per Leggere". La partecipazione di figure sanitarie di profilo variegato ha confermato che l'impatto del tema è stato di notevole importanza; il sevizio di formazione della ASL, con l'organizzazione di questo corso, ha spostato il confine del concetto di salute conferendogli una preziosa completezza.
La giornata si è caratterizzata per la multidisciplinarietà degli apporti; vari esperti hanno relazionato non solo sul perché sia importante leggere storie ad alta voce ai bambini fin dalle primissime fasi della loro vita, ma hanno anche offerto suggestioni in relazione alle modalità, alle strategie e alle sinergie da attivare, affinché i destinatari del messaggio "Leggere fa bene alla salute", non siano solo le famiglie che hanno già sviluppato una sensibilità al riguardo, ma soprattutto quelle refrattarie o estranee a qualsiasi tipo di sollecitazione. Per questo motivo sono state coinvolte prioritariamente le figure professionali che a vario titolo si occupano di favorire un "sano" sviluppo del bambino, in primis quelle del comparto sanitario, che essendo riferimenti autorevoli per le famiglie, hanno più probabilità di trasmettere la bontà del messaggio, unitamente a quelle operanti nel campo socio-psico-pedagogico, scolastico e bibliotecario con le quali si entra in contatto durante il percorso evolutivo. È stato più volte sottolineato che la salute del bambino non deve essere intesa solo come assenza di malattia, ma anche come protezione dalle carenze affettive e cognitive che si ripercuotono in tutto il corso della vita con fenomeni sociali come l'abbandono scolastico, il disagio giovanile e la disoccupazione. Si è parlato di diritto alla "cura", inteso non solo come insieme di azioni sottese alla tutela della salute fisica, ma soprattutto come attenzione alla relazione affettiva, al contatto emozionale, che può trarre notevoli benefici anche da quei momenti di intimità e condivisione che si creano quando la lettura ad alta voce entra a far parte del vissuto familiare. Le sessioni di lavoro sono state intercalate da discussioni e proficui approfondimenti, proiezioni di filmati e brevi letture; scegliere come strumento didattico di leggere ad alta voce durante un corso di formazione sanitaria è stata una strategia di grande efficacia soprattutto quando a leggere non sono state le figure tradizionali ma una pediatra che ha, in questo semplice modo, dato un grande segnale ai partecipanti.
Di particolare interesse si è dimostrato anche il filmato che ha riportato esperienze pratiche di counseling in un ambulatorio pediatrico e testimonianze di mamme lettrici alle prese con i loro piccoli. Il convegno ha fatto seguito non solo a varie azioni promozionali intraprese nei mesi passati, ma anche negli anni precedenti; infatti da svariati anni alcuni operatori SBIS partecipano alle attività formative sul progetto NPL, organizzate dal Centro Servizi Bibliotecari della Provincia di Cagliari, partecipando anche ai gruppi di lavoro per la realizzazione della guida bibliografica "Nati per leggere in Sardegna". Tutte le biblioteche aderenti al Sistema, sono dotate di uno spazio dedicato alla sezione NPL; si distribuiscono con continuità opuscoli informativi e guide bibliografiche e si organizzano incontri rivolti a bambini di età prescolare. Tra questi possiamo citare la tre giorni intitolata "I suoni delle storie" che ha affiancato narrazione e musicalità e "I librianimati" in cui si è fatto uso della drammatizzazione con cui si sono creati dei piacevoli momenti di condivisione di storie che vedevano simultaneamente coinvolti bambini e figure parentali di riferimento. Già nel 2008 si è dato avvio ad una collaborazione più stretta con i pediatri, attraverso la donazione di una piccola dotazione libraria, alla pediatria ospedaliera di Carbonia e mediante l'organizzazione del convegno "Tenere vicino alla portata dei bambini", in occasione del quale vennero realizzati anche dei simpatici ricettari illustrati, per le prescrizioni "Sciroppi di storie" e "Pillole di lettura". Superando l'opinione che li vede quale bene patrimoniale delle biblioteche, si sono potuti allestire 15 piccoli angoli di lettura presso altrettante strutture del Distretto sanitario a cui gli utenti, guidati da semplici informazioni sul progetto e istruzioni per la fruizione, possono accedere in completa autonomia. Qualche pediatra ci ha riferito che nel suo ambulatorio i libri sono andati letteralmente "a ruba", ma questo fatto piuttosto che come dato negativo deve essere interpretato come una delle tante modalità attraverso cui si può raggiungere l'obiettivo; i genitori che non restituiscono i libri, ignorano quale oggetto "esplosivo" il bambino abbia portato a casa. L'evento formativo del 15 gennaio ha rafforzato la sensibilizzazione degli operatori sanitari facendo anche nascere l'esigenza di aumentare il numero delle postazioni Nati per leggere, in particolare nei reparti pediatrici ospedalieri del Sulcis. Il lavoro è in progressione e continuerà su più fronti con una collaborazione stretta fra i due enti, che si impegneranno a dare risposte tangibili, volte a promuovere la salute nel suo significato autentico e globale. I riferimenti alle attività, iniziative e servizi offerti sono consultabili sul sito www.sbis.it.