[AIB] AIB notizie 22 (2010), n. 6
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La nuova biblioteca del Quirinale

Cinzia Mescolini

Esito di un radicale intervento di restauro della sede storica e di riorganizzazione del patrimonio librario, la Biblioteca del Quirinale è stata inaugurata, in una veste interamente rinnovata, il 16 novembre scorso alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sono intervenuti alla cerimonia Donato Marra, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica; Lucrezia Ruggi d'Aragona, Capo del Servizio Biblioteca; Francesco Sabatini, Presidente Onorario dell'Accademia della Crusca e, in chiusura, lo stesso Giorgio Napolitano con un saluto augurale. Si apre così una nuova fase della Biblioteca del Quirinale che, sebbene conservando il proprio ruolo istituzionale, esce dallo storico arroccamento per guardare alla società civile. Il complesso lavoro di ristrutturazione, come spiega Lucrezia Ruggi d'Aragona, si è svolto in poco più di un anno con l'attività parallela di due cantieri. Il primo - il cantiere edile - ha consentito di riportare alla luce lo splendore della prestigiosa sede storica svelando veri e propri tesori artistici quali, per esempio, l'affresco del Brugnoli nascosto nelle controsoffittature. I locali in questione sono quelli adiacenti alla scala del Mascarino, destinati in epoca regia al guardaroba della Regina Margherita, ma che ospitano la biblioteca dal 1949, quando con la nascita della Repubblica il servizio venne riorganizzato per impulso del Presidente Luigi Einaudi, il cui scambio epistolare con Benedetto Croce circa alcuni esemplari di pregio resta a testimonianza del suo interesse per il patrimonio librario.

La ristrutturazione della sede storica, di circa seicento metri quadrati, è avvenuta nel rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche, considerando tuttavia l'esigenza di realizzare uno spazio che risultasse il più possibile accogliente per gli utenti della biblioteca stessa. L'altro cantiere può invece essere, a ragione, definito biblioteconomico, cosicché per la prima volta la sistemazione del patrimonio librario è stata affidata a personale con competenze specifiche che ha potuto delineare un progetto di gestione coerente. Sulla base di ciò, sono stati ridefiniti i criteri di classificazione e si è pertanto proceduto alla riorganizzazione dei cataloghi, con l'obiettivo di valorizzare sia i fondi storici che il fondo moderno. Nelle stesse scelte operate si ravvisa un messaggio di apertura, per cui, tradizionalmente concepita come "privata", la Biblioteca inizia ora a trasparire all'esterno in tutta la sua valenza storico-culturale.

Per natura istituzionale vocata alle materie storiche e giuridiche, la Biblioteca del Quirinale costituisce di per sé un luogo simbolo della storia d'Italia, di cui è specchio la stratificazione del patrimonio a partire dal nucleo originario, risalente al 1871 e appartenuto al Ministero della Casa Reale. Costantemente implementata negli anni, essa si è arricchita nel 1927 della prestigiosa raccolta privata della Regina Margherita di Savoia e successivamente dell'acquisizione di altri notevoli fondi, come il fondo proveniente dalla Villa Reale di Monza, mentre conserva tra i tesori librari una preziosa collezione di volumi antichi sull'equitazione e la veterinaria, raccolti dal maestro di equitazione del re Vittorio Emanuele II. Il valore simbolico dell'istituzione è emerso negli interventi inaugurali, a partire dal discorso di Donato Marra, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, che ne ha ripercorso la storia dalle origini fino al recente riassetto normativo con cui, per impulso del Presidente Giorgio Napolitano, è divenuta un Servizio autonomo dall'Archivio Storico. Sugli aspetti propriamente biblioteconomici si è soffermata invece Lucrezia Ruggi d'Aragona, Capo del Servizio Biblioteca, spiegando come l'esigenza di implementare la raccolta senza snaturarne le caratteristiche abbia determinato una politica di interscambio con altre biblioteche, incluse le piccole realtà locali. In proposito sottolinea nel suo discorso: «Questo vuol significare che, al di là di ogni altro intendimento più strettamente "tecnico", ciò che abbiamo ritenuto essere uno dei più rilevanti obiettivi è stato ed è aprire all'esterno, far conoscere una realtà fino ad oggi ad uso esclusivo (salvo rarissime eccezioni) di un'utenza interna, informare su ciò che si è e su ciò che si possiede per offrire a quanti siano interessati e facciano richiesta la possibilità di accedere alla Biblioteca, ai suoi servizi ed alle sue risorse, per creare un dinamico circuito di interesse».

Lo stesso spazio web dedicato alla Biblioteca, disponibile sul sito del Quirinale, risponde alle medesime esigenze di apertura all'esterno. All'indirizzo http://www.quirinale.it/qrnw/statico/biblioteca/bib_home.htm è al momento possibile apprendere informazioni sul patrimonio, sulle modalità di accesso e consultare il catalogo moderno, altre ad alcuni documenti relativi alle iniziative culturali, tra cui i video dell'inaugurazione e le relazioni in formato testo degli interventi. Le pagine si arricchiscono inoltre dello scambio epistolare, risalente al febbraio 1951, intercorso tra Luigi Einaudi e Benedetto Croce circa alcuni preziosi volumi della Biblioteca, qui riprodotto in digitale dagli originali autografi (http://www.quirinale.it/qrnw/statico/biblioteca/immagini_html/Einaudi1.htm).

L'identità della Biblioteca del Quirinale, tra passato e futuro, ha inoltre offerto lo spunto al Presidente Onorario dell'Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, per una riflessione sulla lingua nazionale di cui la Biblioteca rappresenta un eccezionale luogo di documentazione storica. Lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sottolineando l'importanza del tema, ha annunciato nel suo discorso conclusivo un'iniziativa specifica sulla lingua italiana da svolgersi in collaborazione con l'Accademia della Crusca nel quadro delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

mescolini@aib.it


MESCOLINI, Cinzia. La nuova biblioteca del Quirinale. «AIB notizie», 22 (2010), n. 6, p. 13-14

Copyright AIB 2010-10, ultimo aggiornamento 2011-01-16 a cura di Ilaria Fava
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