[AIB] AIB notizie 22 (2010), n. 6
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I tempi stanno cambiando

Gabriele De Veris

Si chiude il 2010, anno durissimo per le biblioteche, ma più in generale per la cultura, la formazione, l'istruzione, le politiche sociali in tutte le forme e istituzioni, e per tante altre situazioni.

Le pagine dei giornali, le trasmissioni radiotelevisive, AIB-CUR, i blog... un coro crescente di denunce, allarmi, appelli che raccontano di biblioteche a rischio di chiusura, di orari ridotti ai minimi termini, di licenziamenti o mancati rinnovi di contratti, di tagli ai bilanci e alle acquisizioni dei documenti o di attrezzature, di organici in pensionamento e mai rinnovati, di gare di appalto al ribasso senza alcun ritegno, di giovani e meno giovani che dopo studi e tirocini infiniti non trovano lavoro e si arrangiano come possono, di operazioni di censura, di incarichi in biblioteca assegnati senza nessun requisito professionale, di biblioteche pubbliche tenute in vita da volontari, di concorsi ancora costruiti su misura per qualcuno, di recriminazioni perché l'AIB non fa questo o quello. Cose di cui siamo tutti consapevoli, ma che non toccano quasi mai la coscienza di chi ha potere decisionale, evidentemente. I tagli lineari e a zig zag dei bilanci e delle finanziarie hanno messo in crisi il nostro Paese e di conseguenza il mondo delle biblioteche.

è evidente che tagliare la cultura significa tagliare il ramo su cui siamo seduti, ma non si insegnano giochi nuovi a un vecchio cane, quindi è ingenuo pensare che l'evidenza dei fatti (guardiamo a come il resto del mondo ha reagito alla crisi, investendo nella cultura) possa far rinsavire chi ha fatto scelte così ottuse. Di fronte a questo piccolo diluvio universale possiamo ritirarci in solitudine su qualche Aventino, ripararci sotto un vecchio albero sperando che i fulmini non ci inceneriscano; o far cose più serie, costruir su macerie e mantenerci vivi, non maledire questo nostro tempo e non invidiare chi nascerà domani. In questo anno abbiamo anche visto biblioteche rinnovate, altre aperte per la prima volta; abbiamo visto Nati per Leggere festeggiare un compleanno importante, abbiamo trovato bibliotecari ed editori insieme in vari luoghi e occasioni, abbiamo vissuto un congresso importante dedicato a un tema – l'accesso aperto – che è cruciale per IFLA, ma anche per tutti i cittadini; abbiamo visto l'AIB (nel suo ottantesimo anniversario) fare passi importanti verso il riconoscimento come associazione professionale e rinnovare il proprio statuto; abbiamo anche visto tante manifestazioni per la cultura e le professioni, a partire dall'iniziativa del COLAP fino a quelle del 12 dicembre.

Mantenerci vivi, ma non solo. Essere convinti che non ci si salva da soli, ampliare le nostre letture (Allegro ma non troppo, Come farsi un movimento globale, Il punto critico, ecc.) e soprattutto i nostri orizzonti. Come ha ricordato pochi giorni fa Pierluigi Sacco (IULM) a una folta platea di operatori del mondo della cultura (dai bibliotecari ai registi), occorre evitare la difesa dell'orticello, bisogna aprirsi al cambiamento, vivere la cultura come strumento per esplorare e innovare, non come ripetere le solite pratiche, perché la gente deve poter trovare nella cultura (e in chi ci lavora) le risposte ai problemi e ai bisogni, come sta avvenendo in Europa. Parole forti che ci ricordano che non siamo soli ma che se non accettiamo la sfida del cambiamento (dedicando più tempo alla collaborazione con il "resto del mondo") sarà qualcun altro a decidere anche per noi. In un momento in cui sembra prevalere la politica dell'ignoranza, la società della conoscenza deve costruire la politica della conoscenza.

"Venite tutti voi che vagate, e ammettete che le acque intorno a voi sono salite e accettate che presto sarete inzuppati fino all'osso, se il tempo per voi ha un valore allora è meglio che iniziate a nuotare o affonderete come pietre perché i tempi stanno cambiando".

Buon anno dalla Redazione.

deveris@aib.it


DE VERIS, Gabriele. I tempi stanno cambiando. «AIB notizie», 22 (2010), n. 6, p. 3

Copyright AIB 2010-10, ultimo aggiornamento 2011-01-16 a cura di Ilaria Fava
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n22/0601.htm3

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