Umbria: poco più di novecentomila abitanti (86000 stranieri residenti), 8456 kmq di superficie, 2 province con 92 comuni (Perugia 59, Terni 33), di cui 11 sopra i 20000 abitanti; 2 università (Università di Perugia, con varie sedi, e Università per Stranieri), 4 principali aree linguistiche, Pil procapite di 24454,90 euro, economia fondata su industria, artigianato, agricoltura e turismo. Queste sono le cifre del territorio che comprende – secondo i dati del Servizio Beni culturali della Regione – 256 biblioteche, di cui 101 biblioteche comunali (13 storiche e 16 con fondi antichi), 76 ecclesiastiche, 29 di associazioni ed enti, 7 private, 11 della Regione e delle Province, 19 universitarie, 13 di organi statali, a cui vanno aggiunte le biblioteche scolastiche (non censite), i centri di documentazione e altre biblioteche per lo più afferenti ad associazioni; l'anagrafe ICCU riporta 369 come numero complessivo, ma si possono ragionevolmente calcolare circa 300 biblioteche, tenendo conto anche dei dati forniti che non sono sempre aggiornati o completi. Una cifra comunque ragguardevole, considerate le dimensioni della regione, che dovrebbe essere accompagnata da una documentazione dettagliata sul personale in servizio e sui patrimoni librari e sulle effettive ore di apertura per avere un quadro fedele dello stato delle biblioteche e dei bibliotecari in Umbria.
La realtà bibliotecaria è abbastanza frammentata, le esternalizzazioni (per vari tipi di servizi, ma molto spesso determinate da un mero calcolo di costi di gestione) sono diffuse nella maggior parte delle biblioteche pubbliche e iniziano a essere applicate anche all'Università di Perugia. Le esperienze di sistema o consorzio sono estremamente limitate: la biblioteca intercomunale di Panicale e Piegaro, il sistema bibliotecario del comune di Perugia, i sistemi delle biblioteche della Regione e delle Province, il Centro servizi bibliotecari dell'Università degli studi. Esistono due poli SBN (uno costituito dall'Università per Stranieri, l'altro è il Sistema bibliotecario regionale, recentemente passato da SBN C/S a Sebina), mentre il sistema delle biblioteche dell'Università degli Studi utilizza Aleph.
Secondo una ricerca della Sezione, molte biblioteche risultano 'invisibili' su internet, poiché le pagine web sono inesistenti o nascoste all'interno del sito dell'ente di appartenenza; la posta elettronica, spesso impiegata per l'invio di newsletter, è di uso comune; un crescente numero di biblioteche ha iniziato a usare Facebook e pur tra difficoltà, spesso di carattere amministrativo e tecnico, ne ha ottenuto benefici per la comunicazione con il pubblico più giovane o informatizzato. Un ritardo politico amministrativo condiziona la diffusione degli accessi wireless ancora limitata, soprattutto in rapporto ad altri luoghi pubblici (uffici postali, informagiovani, università) dove questo servizio è disponibile. Oltre alle difficoltà che l'Umbria condivide con il resto d'Italia (scarsità di risorse economiche, personale ridotto, assunzioni insufficienti, attrezzature obsolete, spazi inadeguati), occorre tuttavia ricordare che negli ultimi dieci anni sono state o saranno rinnovate, trasferite, ampliate molte biblioteche in tutta la regione, fra cui Terni, Foligno, Orvieto, Spoleto, Perugia, Umbertide, Gubbio, Città di Castello, Corciano. A Perugia, su iniziativa privata, è sorta anche la Biblioteca delle Nuvole, una delle maggiori in Italia dedicate ai fumetti. Ogni innovazione è stata benefica nel far avvicinare i cittadini alle biblioteche, e ha posto naturalmente il problema (non sempre risolto) di rispondere adeguatamente alle nuove esigenze di un pubblico più numeroso e giovane. L'ultima apertura (settembre 2010) riguarda la biblioteca umanistica dell'Università di Perugia, 200 posti nel cuore della città, che, unita all'ampliamento serale dell'orario di apertura della biblioteca giuridica, ha comportato un notevole effetto nella presenza degli studenti e anche dei giovani perugini. E all'orizzonte - non sappiamo ancora come e quando - si profila il delicato e atteso rinnovamento delle biblioteca più importante e antica, la biblioteca Augusta di Perugia, una delle prime biblioteche pubbliche italiane.
Ma oltre ai luoghi della lettura ricordiamo le attività, fra cui i gruppi di lettura attivi in molte biblioteche pubbliche; la nascita di un circolo per letture ad alta voce (LaAV); le iniziative di registrazione di libri per non vedenti; l'esperienza dell'Associazione Intra per il ricupero di libri e l'allestimento di raccolte tematiche in piccoli centri ed edifici storici; la presenza dei progetti di servizio civile. Questo è il panorama in cui opera la sezione umbra dell'AIB, nata nel 1972 (prima era collegata al Lazio), decaduta nel 1988 e rinata nel 1993. Negli ultimi anni gli iscritti sono stati una settantina, con una crescita degli enti e una diminuzione delle persone; un fenomeno che sembra diffuso e riflette la crescita dell'età media dei bibliotecari, i pensionamenti non sostituiti e la difficoltà a coinvolgere i giovani verso una professione che potrebbe purtroppo rivelarsi temporanea e precaria. Le attività di formazione si sono concentrate sulla partecipazione al congresso IFLA del 2009 a Milano (preparazione, presenza e condivisione dell'esperienza) coinvolgendo le istituzioni locali, l'università e la regione (che tradizionalmente cura le proposte di formazione). Sono state approfondite le relazioni con le biblioteche, le istituzioni (in particolare regione e università) e naturalmente con i soci e i bibliotecari. È iniziata una riflessione sulla riforma della legge regionale 37/90 (obiettivo concreto per l'immediato futuro) aggiornata alle biblioteche del nostro presente e anche del nostro futuro (è bene approvare una legge che sa guardare avanti), mentre si è ottenuto l'inserimento delle biblioteche come "soggetti" all'interno del "Piano sociale regionale", per valorizzare la dimensione sociale delle biblioteche, che è ormai un dato innegabile ma ancora non inserito nella programmazione e nelle politiche sociali.
Un lavoro analogo è in corso anche per quanto riguarda il ruolo delle biblioteche nell'economia della conoscenza. Da alcuni mesi partecipiamo alle riunioni delle associazioni afferenti al CoLAP, per promuovere la costituzione di una sezione umbra e una legislazione regionale che favorisca la nascita e lo sviluppo delle associazioni professionali. Basandosi sulla constatazione che le biblioteche devono farsi conoscere per essere apprezzate e sostenute da tutti i cittadini, è stata dedicata particolare attenzione alle iniziative di promozione delle biblioteche della lettura: Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore, Ottobre piovono libri, Nati per Leggere, Umbria Libri (Mostra mercato dell'editoria umbra) sono solo alcune delle iniziative che sono entrate nell'agenda della Sezione e che richiedono un notevole impegno organizzativo e di partecipazione. Un laboratorio di comunicazione del 2009 ha destato molto interesse, ed ha favorito la nascita del notiziario "Thesaurus" del Centro servizi bibliotecari dell'Università degli Studi.
Abbiamo lavorato per portare (positivamente) le biblioteche nel palinsesto dei mezzi di comunicazione locali, cercando di far superare gli stereotipi e la tendenza all'oblio o alla lamentela. In quest'ottica è nato il concorso "A corto di libri. I cortometraggi raccontano le biblioteche", che sta cercando di avvicinare i bibliotecari a 'raccontarsi' utilizzando i video, e di far scoprire ai professionisti o cineamatori il fascino del mondo delle biblioteche. Per la sezione Umbria – dove tutti si conoscono ma ognuno è chiamato a svolgere diversi incarichi e diversi ruoli - la strada è sicuramente in salita, ma collaborazione, competenza e fantasia sono le risorse con cui cerchiamo di rispondere alla crisi, alle richieste dei soci e ai bisogni dei lettori..